DragonForce + Twilight Force @Zona Roveri – Bologna (BO), 29 ottobre 2017
Il 31/10/2017, di Redazione.
Testo di Valérie Morisi
Foto di Roberto Villani
Serata interamente dedicata al power metal il 29 ottobre al Zona Roveri Music Factory di Bologna, con gli italiani Sailing To Nowhere, i Twilight Force, alfieri dell’adventure metal, e gli headliner Dragonforce.
I Sailing to Nowhere hanno spianato la strada, scaldando il pubblico col loro ultimo album ‘Lost in time’ (2017) e portando sul palco le uniche voci femminili della serata. Come annuncia la loro canzone ‘Fight For Your Dreams’, questi artisti credono davvero nel proprio sogno e affrontano il pubblico, ancora freddo mentre si raduna, con il sorriso sulle labbra, guidati dal frontman Marco Palazzi. Nel caso le tre voci non fossero state sufficienti a riscaldare a sufficienza i presenti, l’intervento risoluto del batterista Giovanni Noè ha senza dubbio scosso anche più esitanti.
Bologna aveva già ospitato i Twilight Force nel 2015, ma l’ultima esibizione italiana della band risale a meno di un anno fa: il ritorno dell’avventurosa compagnia è stato accolto calorosamente dai fan italiani. I Twilight Force hanno trasformato il concerto in una quest nei Twilight Kingdoms e la voce di Tommy Johansson dei Sabaton, subentrato al cantante Chrileon per il tour, non ha tradito le aspettative del pubblico.
Guidati dalla voce narrante di Blackwald abbiamo intrapreso un viaggio attraverso le canzoni dell’album d’esordio ‘Tales Of Ancient Prophecies’ (2014), realizzato dopo anni di lavoro, e ‘Heroes Of Mighty Magic’, il secondo album della band uscito a soli due anni di distanza, nel 2016, per l’etichetta Nuclear Blast. Coi draghi e i nani in ‘Flight Of The Sapphire Dragon’, e i potenti cavalieri di ‘Riders Of The Dawn’ la band svedese ha condotto i fan, quasi superfluo dirlo, ‘To The Stars’.
Gli attesissimi DragonForce hanno portato l’entusiasmo generale al culmine: il gruppo britannico ha spaziato dagli albori del primo album ‘Valley Of The Damned’ (2003) fino all’ultimo disco, uscito questo stesso anno, ‘Reaching Into Infinity’. A tutta velocità si è rimbalzati avanti e indietro la storia musicale del gruppo: da ‘Seasons’ (‘The Power Within’, 2012) a ‘Curse Of Darkness’ (‘Reaching into Infinity’, 2017) il passo è stato breve, per poi precipitarsi nuovamente nel passato.
Il cantante Marc Hudson, dall’inesauribile energia, ha coinvolto il pubblico chiedendo a tutti di prestare la propria voce per ‘Cry Thunder’, un urlo divenuto assordante. Urla che non sono mancate nemmeno quando Hudosn ha tentato un’incursione nella nostra lingua, con l’aiuto del batterista, Gee Anzalone, il quale ha dato il meglio di sé per l’esibizione in patria con un assolo strepitoso. Non da meno le chitarre di Herman Li e Sam Totman, e il basso di Frédéric Leclercq.
In chiusura non è potuta mancare la famosissima ‘Through The Fires And Flames’ (da ‘Inhuman Rampage’, 2005), divenuta globale grazie al videogioco Giutar Hero III, che ha mandato l’intero audience in delirio.
Chi cercava una serata elettrizzante, piena di energia pura non è certo rimasto deluso.