Placebo @ Collisioni – Barolo (CN), 16 luglio 2017
Il 17/07/2017, di Alice Ferrero.
E’ da anni uno dei festival più originali e “trasversali” nel panorama culturale estivo, Collisioni, e non solo per l’insolita location, Barolo, un piccolo paese nel cuore delle Langhe patrimonio dell’umanità UNESCO che per quattro giorni ogni anno si popola di migliaia di spettatori provenienti da ogni parte d’Italia per dare vita al primo Festival Agrirock della Penisola. E’ originale perchè, al di la dell’aspetto meramente musicale, per due giorni mette lo spettatore nelle condizioni di trovarsi faccia a faccia, sui tre palchi del paese, con Premi Nobel e Premi Pulitzer, giornalisti, musicisti, politici, scrittori, attori, registi… in una vera e propria “collisione artistica”. E se quest’anno gli incontri culturali sono stati animati, tra gli altri, da Roberto Saviano, Vittorio Sgarbi, Matt Dillon, Alberto Angela, il Nobel Gao Xingjian, Abel Ferrara, Pietro Grasso, Jonathan Coe, Marco Travaglio e Jeffrey Eugenides, il programma musicale si è ancora una volta confermato di primissima qualità. Su un palco principale che, negli anni, ha visto sfilare artisti del calibro di Bob Dylan, Jamiroquai, Elton John, Deep Purple, Neil Young, sono stati annunciati quest’anno Robbie Williams, Renato Zero, Carmen Consoli-Max Gazzè-Daniele Silvestri e, a dare un tocco “agrirock”, The Offspring (in programma il 27 luglio) e i Placebo, che ieri sera hanno infiammato una piazza riempita da 9.000 fan in delirio, che hanno reso tributo ad un gruppo arrivato in Italia per celebrare (come già fatto lo scorso novembre) i 20 anni di carriera. Ecco quindi che lo spettacolo si trasforma presto in un enorme greatest hits, con il duo Brian Molko (cui gli anni paiono non aver sopito quelle fastidiose bizze da rockstar che ne avevano segnato gli anni giovanili) e Stefan Olsdal in gran forma e il pubblico, quasi devoto, pronto ad accogliere quei classici snocciolati con precisione quasi chirurgica. Si va quindi dall’opener ‘Pure Morning’ a ‘Jesus Son’, quindi giù zigzagando tra le varie ‘Too Many Friends’, ‘For What It’s Worth’, ‘Slave To The Wage’, ‘Special K’, ‘Song To Say Goodbye’, ‘The Bitter End’… in un percorso musicale capace di andare ad abbracciare, fondendoli, rock e punk, glam ed elettronica in una costante crescita stilistica ben raffigurata nella scaletta cuneese. Ridotto al minimo il rapporto pubblico/artista, Molko si conferma artista tanto valido quanto asettico, ma al pubblico bastano le note che portano al crescendo finale rappresentato da ‘Teenage Angst’, ‘Nancy Boy’ e ‘Infra-Red’ che chiudono la prima pagina rock oriented della nona edizione del festival più agrirock d’Italia.
Setlist
Pure Morning
Loud Like Love
Jesus’ Son
Soulmates
Special Needs
Too Many Friends
Twenty Years
I Know
Devil in the Details
Space Monkey
Exit Wounds
Protect Me from What I Want
Without You I’m Nothing
36 Degrees
For What It’s Worth
Slave to the Wage
Special K
Song to Say Goodbye
The Bitter End
Teenage Angst
Nancy Boy
Infra-red
Running Up That Hill (A Deal with God)