Peter Hook & The Light @Anfiteatro Mediterraneo – Bisceglie (BT), 08 luglio 2017
Il 11/07/2017, di Giuseppe Cassatella.
L’assolata Puglia estiva e l’oscura musica creata da Peter Hook non doverebbero essere un’accoppiata felice, eppure il musicista conosciuto all’anagrafe come Peter Woodhead nel Tacco d’Italia c’è tornato per la seconda volta in meno di un anno. Il progetto Peter Hook & The Light messo su per rendere il tributo ai suoi due gruppi principali, Joy Division e New Order, ha ormai una formula rodata che vede lo show diviso in due parti, la prima dedicata alla creatura elettro pop romantico degli anni 80, la seconda incentrata sul repertorio dell’ex band di Ian Curtis.
A fare da cornice all’evento il piccolo e delizioso Anfiteatro Mediterraneo di Bisceglie, che con la sua vista mozzafiato sul mare regala uno spettacolo nello spettacolo. Non un’affluenza stratosferica, considerato quanto siano tornati di moda i Joy Division, soprattutto nel campo dell’abbigliamento, mi aspettavo qualche persona in più.
Chi c’era però s’è divertito, non uno show epocale, ma comunque una bella serata. Qualche problema tecnico iniziale ha fatto partire col freno a mano la band, una volta superati gli inghippi, il gruppo si è lasciato andare. Certo una quindicina di pezzi dei New Order ascoltati di seguito hanno mandato in crisi il mio Io metallaro dalla mentalità aperta. Sarà stato il mare alle spalle, sarò stato l’abbigliamento quasi balneare della band, sarà stato quel suono così anni 80, ma il sottoscritto a un certo punto si è sentito catapultato in pieno Festival Bar!
Fortunatamente, dopo una pausa di qualche minuto, i Kraftwerk hanno accompagnato il ritorno di Hook e compagni (età media molto bassa), questa volta per il repertorio atteso da tutti, almeno a giudicare dall’elevato numero di magliette adornate con l’artwork di ‘Unknown Pleasures’.
E da lì è stata tutta un’altra musica, non solo in senso letterale, ma anche ambientale.
Il pubblico che aveva accompagnato con interesse, ma senza un particolare calore, la riproposizione del repertorio contenuto in ‘Substance’ dei New Order, quando sono partiti i brani inseriti nella compilation con lo stesso titolo ma con i brani dei Joy Division, si è scatenato. Pian piano qualcuno ha iniziato ad abbandonare timidamente il proprio posto, accennando qualche passo di danza. Quando sono partite le note di ‘Transmission’, anche gli ultimi indugi sono stati spazzati via e il pubblico si è scaraventato a ridosso del proscenio.
Lo stesso Peter, la cui voce non è parsa il massimo (in alcuni frangenti ha lasciato il microfono al figlio Jack, anche chitarrista della band), che sino a quel momento era stato abbastanza contenuto nei modi, ha iniziato a cercare il contatto fisico con i fan. Così tra note, sudore ed entusiasmo, l’empatia artista pubblico è cresciuta. Gran finale con il pezzo già citato, ‘She’s Lost Control’, ‘Incubation’, ‘Dead Souls’, ‘Atmosphere’ e, soprattutto, l’attentissima ‘Love Will Tear Us Apart’.
Dopo più di trenta brani proposti, non c’è stato il bis, la band s’è congedata ringraziando il pubblico, in particolare Peter Hook ha lanciato la propria maglia inzuppata ai fan.
Un concerto con luci e ombre, quest’ultime soprattutto nella prima parte. La voce è quella che è, ma il carisma di Hook è innegabile, così come l’amore che lega il pubblico al repertorio dei Joy Division!