RockLand MetalFest III @Dagda Live Club – Borgo Priolo (PV), 13 maggio 2017
Il 16/05/2017, di Melissa Ghezzo.
Un altro giorno di festival per il locale del pavese, il Dagda Live Club, che anche durante tutto l’anno propone serate interessanti.
Ma parliamo di questo secondo giorno… Band molto note del panorama metal italiano, hanno deliziato le nostre orecchie in attesa del finale col botto!
13 maggio 2017
La prima band a partire arriva da terra di mare, sono i genovesi Winterage. I sei componenti della band mi stupiscono ed emozionano con uno sviolinare di note calde e melodiche, la voce di Daniele Barbarossa è decisa e potente con una dolcezza che traspare dai primi momenti accompagnati da Dario Gisotti alle tastiere, Fausto Ciapina al basso, Riccardo Gisotti alla chitarra, Luca Ghiglione alla batteria e Gabriele Boschi al violino. E’ stato un live intenso, il pubblico entusiasta dalla bravura di questi sei giovani ragazzi che sembrano essere nati per stare sul palco. Insomma… non hanno sbagliato un colpo in questa serata.
Continuano i Path of Sorrow dall’attitudine deciamente più estrema, anch’essi genovesi e con grinta da vendere. Death metal potentissimo sul palco, Mat alla voce sfoglia il libro su cui sono illustrate le vicende narrate nelle loro canzoni con influenze horror. Si ispirano a bands come In Flames e At the Gates, buona padronanza del palco senza intoppi. Anche loro hanno regalto un concerto interessate e meritano di essere rivisti prima o poi.
E’ la volta dei romani Doomraiser, band che ricordo di aver ascoltato molti anni fa in quel di Torino. Qui al Dagda Live Club hanno dimostrato che il tempo non logora la musica ma la intensifica e, con piacere, ho assistito a questa loro apparizione con ammirazione. I Doomraiser sono uno dei gruppi doom italiani più apprezzati ed il pubblico non vedeva l’ora di immergersi nelle loro atmosfere. Perfetti sul palco e da rivedere mille volte. Cynar alla voce, intensa e graffiante ed è stato uno spettacolo da ricordare.
The Foreshadowing, romani anche loro e propongono un doom con tocchi gotici. Marco I. Benevento ha una voce molto profonda ed intensa ma inizialmente mi hanno un po’annoiata, ascoltandoli meglio mi sono lasciata trasportare dalla loro atmosfera ed ho saputo apprezzare la bravura della band. Che dire… presenza on stage ottima e sanno il fatto loro, il pubblico ha apprezzato l’esibizione premiandoli con affetto e complimenti.
Siamo arrivati all’apice di questo festival e tutti non vedevamo l’ora di poter assistere al concerto dei Moonspell. Li ho visti per la prima volta, è stato molto intenso con il loro speciale show con Wolfheart e Irreligious che sono rispettivamente il primo ed il secondo album della band portoghese. Salgono sul palco del Dagda partendo subito con Opium, brano dal secondo album e la gente è andata subito in fibrillazione! Hanno continuato con Awake, For a Taste of Eternity, Riun and Misery, Raven Claws ma quando hanno intonato Mephisto c’è stato un sussulto tra il pubblico che ha accompagnato la band cantandola dal principio. Uno show speciale durato quasi due ore in cui sono stati appunto cantanti i primi due album in due date italiane.
E’ stato un festival intenso in cui nuove amicizie sono state fatte e, ringraziando tutto lo staff del Dagda Live Club, si aspetta il prossimo RockLand MetalFest !