Rock Monsters Of Switzerland – Gotthard + Krokus + Shakra @Berne Festhalle, 3 marzo 2017

Il 06/03/2017, di .

Rock Monsters Of Switzerland – Gotthard + Krokus + Shakra @Berne Festhalle, 3 marzo 2017

La Svizzera , pur non vantando una grande tradizione in fatto di Rock, e’ riuscita a mettere in piedi un proprio festival interamente costruito intorno a quelle band, che da anni riscuotono un discreto successo al di fuori dei propri confini e che nelle tranquille lande dei quattro cantoni, rappresentano delle vere e proprie glorie nazionali.
Vedere insieme sul medesimo palcoscenico, Gotthard, Krokus e Shakra , le tre piu’ importanti e conosciute band d’oltralpe, si e’ rivelata occasione troppo ghiotta per lasciarsi sfuggire questa piacevole gita in quel di Berna , per assistere alla prima delle due date del Rock Monsters Of Switzerland , che Metal Hammer Italia non poteva certo lasciarsi sfuggire.
Spetta agli Shakra , il compito di fare gli onori di casa e di scaldare la sparuta platea, considerato che il loro show e’ iniziato quando ancora era pomeriggio inoltrato e il sold out annunciato all’esterno della Festhalle, era ancora ben lungi dal materializzarsi.
Con una carriera quasi ventennale e dodici album alle spalle, gli Shakra hanno dato vita ad un set durato poco piu di mezzora , gradevoli momenti attraversati da brani poco piu’ che discreti , che, tuttavia, difficilmente rimarranno impressi nelle menti dei presenti , se non in quelle dei fan a loro piu’ fedeli, assiepati alle transenne del pit.
Poco il tempo a loro disposizione per farsi notare, ma probabilmente , poco o niente sarebbe cambiato con un set più’ lungo, quando e’ la qualita’ dei brani a risultare davvero modesta.
Tutt’altra musica quando a dare fuoco alle polveri , sono arrivati gli inossidabili Krokus con la loro irresistibile carica esplosiva, intrisa di quella micidiale miscela di rock’n roll e blues, che li ha resi , a meta’ degli anni ottanta , una delle band piu’ popolari al mondo nel loro genere , periodo nel quale riempivano regolarmente le arene al di qua’ e al di la’ dell’Atlantico.
Mai dimenticare e sottovalutare l’impatto che album seminali come “ Metal Rendez-Vous” , “ Headhunter “ e “ Hardware” hanno avuto su tutto il movimento metal ed in primis, su quello elvetico e lo show di stasera ne e’ una logica conseguenza , scatenando una propria ovazione di massa e tanti brividi lungo la schiena del sottoscritto.
Molte cover in scaletta nell’ora e mezza a disposizione di un Marc Storace al limite della perfezione, tanto da farlo , personalmente , rimpiangere quale degno sostituto di Brian Johnson negli AC/DC e se lo dissi in tempi non sospetti, questa sera ne ho ricevuta ampia conferma, senza nulla togliere al talento immenso di Axl.
La seconda giovinezza della band si materializza attraverso brani trascinanti quali “ Easy Rocker” vera e propria icona rock’n roll degli anni ottanta e “ Long Stick Goes Boom” , una carica pura di sanguigna adrenalina , che ti trafigge senza scampo e poco importa se “ Jumpin’ Jack Flash” non vincera’ mai un ipotetico duello assai impari con la versione originale degli Stones , quando poi arriva “ Tokyo Nights” in tutta la sua devastante bellezza, a scandire il tempo e le emozioni nella tiepida notte di Berna.
Rapido cambio di palco e dal fuoco dei Krokus, si passa al patinato “ Silver” dei Gotthard, ad oggi e da oltre un decennio, la band piu’ popolare in Svizzera e dintorni.
Tenere testa all’esplosivo set dei Krokus non e’stata impresa semplice, ma i Gotthard ci sono riusciti alla grande , sciorinando uno show di altissimo livello , degno della fama da veri e propri fuoriclasse che hanno in patria.
Le chitarre di Leo Leoni e Freddy Scherer infilano riff di grande presa , molto apprezzati dal pubblico , mentre Nic Maeder sembra essersi scrollato di dosso la pesante eredita’ lasciatagli dal talento sopraffino dello sfortunato ed inimitabile Steve Lee.
Un set collaudato quello dei Gotthard, che alterna i brani dell’ultimo album “ Silver” , ai classici dell’era Steve Lee , reinterpretati, come detto, con nuovi arrangiamenti e maggior convinzione dal nuovo cantante , sempre piu’ padrone della situazione e di questo ed altro, non potra’ che beneficiarne sia il concerto di stasera, che i Gotthard stessi in chiave futura.
Il nuovo singolo “ Stay With Me” si puo’ gia definire un nuovo classico, visto il boato assordante con cui viene accolto , mentre la celeberrima e trascinante “ Top Of The World” rimane una delle mie preferite tra i brani piu’ datati della band ticinese, insieme alle evergreen One Life, One Soul e Anytime, Anywhere.
Quando poi i Gotthard invitano i Krokus sul palco per una memorabile jam session finale , sulle note di “ Come Together”, “ Bedside Radio” e “ Mighty Queen” , si scatena l’inferno all’interno della Festhalle, sancendo una degna conclusione ed il successo di questo mini festival in terra elvetica.
ROBERTO VILLANI

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