Green Day @Unipol Arena – Bologna (BO), 13 gennaio 2017
Il 14/01/2017, di Roberto Villani.
Un vero e proprio bagno di folla, valutato intorno alle tredicimila presenze, ha tributato il trionfo dei Green Day all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, dopo i sold out di Torino e Firenze e prima di quello conclusivo al Forum di Asago, confermandosi sicuramente come una tra le piu’ potenti ed influenti rock band attualmente sulle scene, pur battendo i palcoscenici di tutto il mondo da oltre trent’anni.
Da punk band, a fautori di un mainstream rock orecchiabile da urlare a squarciagola, ma mai banale e fuori luogo, passando da seguaci devoti del Lennon piu’ impegnato e politicizzato di Working Class Hero, i Green Day hanno sfoderato uno show che per oltre due ore, ha scatenato il delirio all’interno dell’Arena bolognese.
L’appendice politica che aveva indotto il terzetto di Berkley a scrivere American Idiot contro Bush Jr, prosegue con le accese rimostranze nei confronti di Donald Trump , contro cui la band americana si schiera apertamente , ma che stavolta non ha prodotto nuove canzoni a tema, almeno per il momento.
Guidati dal folletto ed indiavolato Billy Joe Armstrong , autore di una prova maiuscola da vero animale da palcoscenico quale e’, lo show ha avuto il suo punto debole nelle troppe pause che il talentuoso vocalist e buon chitarrista, si prendeva tra un brano e l’altro , spezzando di fatto o ad arte un ritmo concerto ad altissima intensita’ , tra dialoghi col pubblico e ragazzini grondanti di emozione, invitati dall’istrionico Billy Joe a suonare con la band sul palco dell’Unipol Aena.
Ovviamente la parte piu’ suggestiva e trascinante del concerto e’ ad appannaggio dei successi clamorosi di qualche tempo fa , dall’iniziale “ Know Your Enemy” , a “ Minority “ e “ Holiday”, passando dal “ Boulevard Of Broken Dreams” fino alla pazzesca “ She” e all’evergreen “ Basket Case” , oltre alla gia’ citata “ American Idiot” .
Spazio , ovviamente, anche ai brani del nuovo “ Revolution Radio” , album di buon successo mondiale, che esprime una buona dose di continuita’ col passato, attraverso brani collaudati quali “ Bang Bang” e “ Still Breathing” , per chi scrive la migliore del lotto tra le nuove canzoni proposte in questo tour.
Non mancano i consueti omaggi ai grandi eroi del nostro e loro passato e puntualmente arrivano accenni ai Rolling Stones di “ ( I can’t get no ) Satisfaction e ai Beatles di “ Hey Jude” , con una parentesi tanto inaspettata , quanto azzeccata di “ Careless Whisper” del compianto George Michael, musicalmente lontano anni luce dai Green Day, ma doverosamente rispettato come deve essere.
Tutto sommato un’altra grande prova dal vivo di questa importante e conclamata rock ed ex punk band , che continua imperterrita a macinare sold out ovunque metta piede, lasciandomi una stravagante quanto inattuabile e fantascientifica considerazione finale dopo l’ennesimo trionfo , che e’ quella di vedere i Ramones che suonano sul palco dei Queen.
Oggi lo stanno facendo loro .
Arrivederci alla prossima estate quando torneranno in Italia per due super concerti a Monza e Lucca con i “mitici” ed imperdibili Rancid come graditi ospiti.