Fleshgod Apocalypse @Cap 10100 – Torino (TO), 27 ottobre 2016
Il 28/10/2016, di Alberto Gandolfo.
Dopo un tour per gli Stati Uniti e per i maggiori festival europei, i nostrani Fleshgod Apocalypse grazie a Bagana Rock Agency sono tornati in tour in Italia. Il 27 ottobre la band death metal perugina ha suonato al Cap10100 di Torino. La band sotto etichetta con il colosso ‘Nuclear Blast’ sta promuovendo ‘King’, l’ultima fatica discografica uscita lo scorso 5 febbraio.
La potenza della band in sede live è impressionante, violenza e cinismo sono a livelli elevatissimi. La band è ora composta da Tommaso Riccardi (voce e chitarra), Cristiano Trionfera (chitarra e cori), Paolo Rossi (basso e cori), Francesco Ferrini (pianoforte), Francesco Paoli (batteria) e la cantante lirica Veronica Bordacchini.
Davanti ad un pubblico purtroppo non troppo numeroso, i Fleshgod Apocalypse hanno proposto una scaletta di quasi due ore, pescando brani dalla loro quasi decennale carriera e lasciando largo spazio a ‘King’. L’inizio è affidato a Marche Royale seguita subito da In Aeternum. Scorrendo nella scaletta Tommaso Riccardi arriva sul palco con un libro, e legge il canto XXVI° dell’inferno Dantesco: “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”, la band attacca con ‘The Violation’, uno dei brani più attesi della serata, suonato con una violenza e una brutalità inaudita, il pubblico torinese va in delirio ed inizia a pogare, da lì a poco dentro al Cap10100 assisteremo a Mosh Pit e anche ad un Wall Of Death.
Il mix della band che propone death metal misto ad elementi di musica lirica (grazie alle orchestrazioni di Ferrini e alla voce lirica di Veronica Bordacchini) è perfetto.
Le composizioni sono sempre piacevoli e mai scontate, la tecnica della band in sede live e di altissimo livello e non lascia mai fiato agli spettatori. Ottima anche la presenza scenica del quintetto di Perugia, nulla è lasciato al caso, dall’allestimento del palco ai costumi.
A fine concerto possiamo tranquillamente affermare che i Fleshgod Apocalypse al momento sono una delle cose più belle del metal italiano, ma che purtroppo in casa non riescono a riscontrare lo stesso successo che riscontrano fuori dal nostro Paese