Deströyer 666 + Sudden Death + Tales of DeliriÄ + Bibliopegia Antropodermica + Implodead @ Demodé, Modugno (Ba), 23 Settembre 2016
Il 01/10/2016, di Giuseppe Cassatella.
A quasi tre lustri di distanza, tornano in terra di Puglia gli australiani Deströyer 666. Gli aussie capeggiati dal biondo K.K. Warslut nei loro ventidue anni di carriera hanno centellinato le proprie uscite, solo cinque full lenght, per questo ogni loro pubblicazione è un evento. Quale miglior modo di rendere il giusto tributo al nuovo ‘Wildfire’ se non quello di sudare e sbraitare con gli australiani sotto un palco? Onore quindi ai ragazzi del Metal Symposium che da anni con ostinazione continuano a regalare a una piazza affetta da narcolessia il fior fiore dell’underground nazionale e internazionale.
Ma ogni viaggio inizia con un passo, così, prima di arrivare nella Terra dei Canguri, si è passati proprio da Bari, con gli Implodead, dediti a un crudo death and roll dal groove spaccassassi. La band pur avendo iniziato la propria attività da un annetto, ha dimostrato una buona coesione sul palco.
Due passi più in là c’è Brindisi, omaggiata dai tecnicissimi e brutali Bibliopegia Antropodermica, che, tra teste di cavallo e litri di sudore, hanno spaccato non poche ossa con il loro death in salsa Cannibal Corpse estratto dall’unico lavoro fin qui pubblicato, l’Ep ‘The Eleusinian Mysteries: the descent, the search, the ascent’.
Un passo indietro per prendere la rincorsa, ed ecco i Tales of DeliriÄ, thrasher baresi autori di un terremotante show che ha visto l’affluenza maggiore di pubblico sotto il palco, a riprova di quanto si possa essere profeti in patria se si hanno le qualità. Il pubblico ha dimostrato non solo di gradire i brani proposti dai pugliesi ma anche di conoscerli a menadito.
Tutte le strade portano a Roma, anche quelle per l’Australia, per questo un salto nella Capitale con i Sudden Death non poteva mancare. I laziali con ‘Monolith of Sorrow’ hanno tagliato il prestigioso traguardo del terzo album. La loro esibizione è partita in sordina con ‘Blood Wings’, ma pian piano il loro death trascinante ha richiamato nella saletta del Demodé un numero cospicuo di persone. Una bella soddisfazione per questi veterani della scena tricolore che hanno spianato la strada agli headliner della serata.
Bardati nei propri abiti di pelle e agghindati di catene, i Deströyer 666 si sono presentati sul palco agguerriti per fare al meglio quello che sanno fare: casino! Il loro thrash\black, che paga il tributo ai Motorhead (non è mancata la cover di ‘Iron Fist’), ai Venom e ai Bathory, da studio ha il suo perché, ma solo dal vivo garantisce la piena resa del proprio potenziale.
La formazione con K.K. alla chitarra, Felipe al basso (grandiosa la sua t-shirt della leggenda doom nostrana Black Hole), Ro alla chitarra e Perra alla batteria, ci ha messo poco per far salire la temperatura, con colate di metallo bollente versate sul pubblico sin dall’iniziale ‘Rise of the Predator’ .
Dicevamo di come gli australiani non siano tra i gruppi più prolifici in circolazione, ma negli anni un repertorio di tutto rispetto l’hanno messo su – guadagnandosi a buon di diritto lo status di cult band – e di certo all’interno di questo non sfigurano i pezzi del recente ‘Wildfire’: ‘Traitor’, ‘Wildfire’, ‘Hounds at Ya Back’ il trittico estratto dall’ultima fatica.
Però, si sa, i cavalli di battaglia sono altri, così il popolo metallico s’è fomentato durante ‘I Am the Wargod (Ode to the Battle Slain)’, ‘Sons of Perdition’, ‘A Breed Apart’, ‘Black City – Black Fire’ e ‘Satanic Speed Metal’ che hanno anticipato la conclusiva Trailed By Fire’.
Il tutto servito a velocità spaventose e con pochi momenti di pausa per tirare un po’ il fiato.
A notte tarda, i sopravvissuti alla mattanza dei Deströyer 666 sono tornati sorridenti a casa contando le ferite, perché K.K. e compagni sono una vera e propria macchina da guerra! 666 is the number of the K.K.angaroo!