Queen @Villa Contarini – Piazzola Sul Brenta (PD), 25 giugno 2016
Il 26/06/2016, di Roberto Villani.
Sono trascorsi oltre trentaquattro anni dal 16 aprile 1982, ossia la data del mio ultimo approccio diretto con l’attività live dei “veri” Queen, quando a Zurigo in un Hallenstadion gremito e ridondante di entusiasmo, si realizzò uno dei concerti più spettacolari ed entusiasmanti della band inglese, trainata da un Freddie Mercury in stato di grazia.
Di acqua sotto i ponti ne è passata, da quel tour a supporto degli album “Hot Space” e “Flash Gordon” e rivedere oggi Brian May e Roger Taylor accompagnati da Adam Lambert, oltre che da un manipolo di ottimi session men, non è esattamente la stessa cosa di come li lasciai nell’Arena elvetica.
Diciamo la verità fino in fondo, i Queen sono morti quell’infausto 24 novembre 1991 in cui il mondo venne privato di uno dei suoi più illustri e geniali personaggi e, preso atto di questo punto di non ritorno, possiamo sgombrare la mente da tutto quello che la storia o meglio, leggenda ci ha consegnato, e gustarci serenamente tutti i vari progetti messi insieme dagli instancabili May e Taylor, tra cui il celebrato e fortunato musical “We Will Rock You”, dal successo mondiale clamoroso, ma anche questo ennesimo ritorno all’attività live, che ha toccato il nostro paese con una data nell’incantevole scenario di Villa Contarini, alle porte di Padova.
Quasi nulla è cambiato dal concerto dell’anno scorso passato da Milano (e per il sottoscritto da Zurigo), se non una manciata di brani tra cui l’innesto in scaletta di “Flash” e “The Hero ”, tracce che hanno aperto la serata, oltre alla rotazione di “Play The Game” al posto di “Save Me”, entrambe tratte dal monumentale “The Game”.
Premesso che il tentativo di avvicinarsi a quello che è stato definito il più grande cantante di tutti i tempi è impresa non titanica, quanto impossibile, ma questo non toglie che, in fondo, la vera nota lieta della serata sia stato proprio Adam Lambert, finalmente padrone della situazione ed a suo agio nell’interpretazione dei brani storici dei Queen, molto più di quanto si accostò un mostro sacro come Paul Rodgers.
Capolavori assoluti come “Somebody To Love“, “Killer Queen“ e “Tie Your Mother Down”, sono gemme che brillano di luce propria nello straordinario contesto di Piazza Camerini e dove non arriva il pur talentuoso Adam Lambert, ecco spuntare la Red Special di un Brian May non al massimo delle prestazioni, ma pur sempre un chitarrista con la C maiuscola.
Con “Bohemian Rhapsody“ si raggiunge l’apice della serata e si ritorna ad assaporare la voce di Freddie Mercury, che appare in video per un duetto virtuale con Lambert, che l’anno scorso a Zurigo fu impietoso per il giovane cantante di Indianapolis, a differenza di quest’anno dove ne è uscito molto più che dignitosamente .
Il gran finale è un frammento di storia del rock, con le epocali “We Will Rock You” e “We Are The Champions”, in un tripudio di effetti pirotecnici e con la netta sensazione che questo gruppo, così composto, potrebbe giocarsi le proprie carte anche con materiale nuovo, grazie all’innato mestiere di Brian May e Roger Taylor unito alla freschezza e alle spiccate doti vocali dell’ex American Idol, Adam Lambert.
E con questo di stasera, sono dieci i concerti dei Queen a cui ho assistito, di cui i primi quattro a cavallo del 1978 e 1982, con Lui alla voce.