2Cellos @Arena Di Verona – Verona (VR), 11 maggio 2016
Il 12/05/2016, di Stefano Giorgianni.
Maledizione che freddo! Ebbene sì, mai mi è capitato in vita di varcare la soglia dell’Arena di Verona con la felpa e il giubbino di pelle chiuso. Invece accade anche questo nella città scaligera il 12 maggio 2016, quando sul palco sono pronti a esibirsi i 2 Cellos, giovane duo sloveno-croato (anche se si è abituati a considerarli solamente croati) che sta raccogliendo consensi in ogni parte del globo con il loro misto di classica e rock. A dir la verità qualche dubbio lo avevo prima di vedere lo spettacolo di violoncellisti, al secolo Luka Šulić e Stjepan Hauser, perché i pareri contrastanti di rockers miei conoscenti che hanno assistito ai loro show mi hanno avvertito in ambo i sensi, ovvero “ti annoierai a morte”/”ti divertirai come un bambino nel paese dei balocchi”. Va beh, armato di tutto punto con preghiere sciamaniche contro la pioggia mi reco all’anfiteatro romano deciso a sfidare i detrattori (d’altronde scrive uno che adora il genere proposto da David Garrett, che così lontano dai 2 Cellos proprio non è). Inizio poi a farmi qualche domanda fra me e me: “Quinto anno di carriera e già in Arena, allora… Da qualche reality non sono usciti, quindi devono esser bravi sul serio”. Il pensiero ha per fortuna trovato accoglimento nella prestazione del duo, che riuscendo ad alternare in maniera sapiente accenni alla musica classica (soprattutto durante la prima parte del concerto) e rielaborazioni di brani emblematici del rock/metal portano a casa uno show di tutto rispetto con tre encore chiamati a gran voce dal pubblico. Tra i pezzi proposti in avvio ”Oblivion”di Astor Piazzolla, ”Gabriel’s oboe” di Ennio Morricone (che tutti ricordiamo nella colonna sonora del film “The Mission” con Robert De Niro), “Viva la vida” dei Coldplay, ”Shape of my heart” di Sting, ”Resistance” dei Muse, ”With or without you” degli U2, brani conosciuti del pop-rock insomma, fino a un omaggio a Michael Jackson con ”Human nature” e ”Smooth criminal”. Però si sa, il cuore del metallaro è duro a scaldarsi, questo avviene in concomitanza dell’entrata del piccolo ma tempestoso drummer Dušan Kranjc, che con “Thunderstruck” degli AC/DC comincia a scaldare l’atmosfera e la infuocherà con ”Shook me all night long” e ”Highway to hell” sempre dei giganti australiani. Ci sarà spazio anche per i Nirvana (”Smells like teen spirit”), i Rolling Stones (”Satisfaction”), ma è il primo encore con ”The trooper” degli Iron Maiden, ”Whole lotta love” dei Led Zeppelin e ”Back in black” degli AC/DC a rendere di più. Lo show si chiude in tranquillità con Johann Sebastian Bach e ”Fields of gold” di Sting. Insomma, concerto godibile anche per noi di Metal Hammer, sarebbe però curioso sentire i 2 Cellos proporre qualche loro inedito in aggiunta alle ben eseguite cover.