Aerosmith + Alter Bridge + Extreme @ Fiera – Rho (MI), 25 giugno 2014

Il 12/07/2014, di .

Aerosmith + Alter Bridge + Extreme @ Fiera – Rho (MI), 25 giugno 2014

L’ultima volta che ebbi l’occasione di vedere dal vivo gli Aerosmith fu in una circostanza particolare,‭ ‬nel‭ ‬2001‭ ‬al Babylon di Monaco di Baviera,‭ ‬un piccolo club dove Steven Tyler e compagni vennero chiamati ad esibirsi‭ “‬in incognito‭” ‬per promuovere il nuovo‭ ‘‬Just Push Play‭’‬.‭ ‬Eravamo in‭ ‬1.500‭ ‬quella sera,‭ ‬ad assistere ad una performance fuori dagli schemi,‭ ‬dall’elevato tasso rock/blues e con‭ ‘‬I Don’t Wanna Miss a Thing‭’ ‬unica concessione al‭ “‬commerciale‭”‬.‭ ‬Una premessa dovuta,‭ ‬perchè ben fotografa la‭ “‬botta‭” ‬provata al momento di varcare le soglie dell’Arena Fiera di Rho,‭ ‬invasa da rocker provenienti da tutta Italia‭ (‬si parla di‭ ‬40.000‭ ‬spettatori‭!) ‬per celebrare una band che pare vivere realmente una seconda giovinezza.‭ ‬Nonostante anni di eccessi Steve Tyler si presenta davanti al suo pubblico in forma strepitosa,‭ ‬i lifting vari fanno miracoli dal punto di vista estetico,‭ ‬ma quel che più sorprende è la carica che questo‭ ‬66enne riesce a riversare sul palco,‭ ‬un moto perpetuo tra salti,‭ ‬balli e piroette,‭ ‬che lo rendono uno dei frontman più coinvolgenti e carismatici della storia del rock.‭ ‬Alle sue spalle una band oliata a dovere,‭ ‬il gemellino Joe Perry si prende spesso e volentieri la scena quasi a voler affermare,‭ ‬se mai ce ne fosse bisogno,‭ ‬il suo peso in seno al gruppo,‭ ‬mentre Brad Whitford,‭ ‬Tom Hamilton e Joey Kramer,‭ ‬un passo indietro,‭ ‬svolgono il loro lavoro oscuro ma tremendamente efficace.‭ ‬Se un’intro rappata spiazza e sorprende non poco i presenti accalcati sotto il palco,‭ ‬ci pensa l’adrenalina di‭ ‘‬Mama Kin‭’‬,‭ ‘‬Eat The Rich‭’ ‬e‭ ‘‬Love In An Elevator‭’ ‬sparate in rapida successione a riportare lo show sui binari del migliore hard rock e a dare il là alla festa.‭ ‬Perchè questa,‭ ‬alla fine è,‭ ‬una grande festa nel quale il rock viene celebrato in ogni sua forma,‭ ‬da quello più scanzonato e stradaiolo deflagrato con‭ ‘‬Rag Doll‭’‬,‭ ‘‬Livin‭’ ‬On The Edge‭’ ‬e‭ ‘‬Dude‭ (‬Looks Like A Lady‭)’ ‬a quello più emozionale sviscerato con le immancabili ballad‭ ‘‬Cryin‭’‬,‭ ‘‬I Don’t Wanna Miss a Thing‭’ ‬e‭ ‘‬Angel/Dream On‭’‬,‭ ‬da quello blues oriented di‭ ‘‬Last Child‭’ ‬e‭ ‘‬Same Old Song And Dance‭’ ‬a quello old school di‭ ‘‬No More No More‭’ ‬e‭ ‘‬Rats In The Cellar‭’‬,‭ ‬senza tralasciare alcune chicche come la cover beatlesiana di‭ ‘‬Come Together‭’‬,‭ ‬una vera sorpresa,‭ ‬e quella‭ ‘‬Freedom Fighter‭’ ‬cantata da Joe Perry in grado di strappare sorrisi con la proiezione di un video nel quale il chitarrista viene ripreso in Piazza del Duomo intento a suonare la chitarra seduto su uno scalino racimolando persino qualche euro da qualche turista poco avvezzo al mondo degli Aerosmith.‭ ‬Non mancano neppure‭ ‘‬Walk This Way‭’ ‬la canzone capace di rompere ogni barriera e spalancare al rock nuove porte,‭ ‬e la sensuale‭ ‘‬Sweet Emotion‭’ ‬con la quale si chiude quella che dalla band stessa viene definita come‭ “‬La più fantastica delle avventure…‭”‬.‭ ‬Come darle torto‭? A corollario dell’esibizione di questi mostri sacri,‭ ‬alcuni volti noti della scena rock contemporanea.‭ ‬Si parte con i britannici The Treatment,‭ ‬già visti all’opera di spalla ad Alice Cooper.‭ ‬La proposta sonora della band,‭ ‬seppur non originalissima,‭ ‬riesce a cogliere nel segno grazie all’eccellente tenuta del palco dei musicisti,‭ ‬che di chilometri on the road ne hanno macinati a migliaia e qui dimostrano di aver imparato a pieno la lezione.‭ ‬Tocca quindi ai Walking Papers,‭ ‬ovvero il nuovo progetto di Duff McKagan qui supportato dal drummer degli Screaming Trees Barrett Martin.‭ ‬Chi si aspettava un altro buco nell’acqua‭ “‬à la Loaded‭” ‬sarà rimasto piacevolmente sorpreso da questo mix di blues oscuro e claustrofobico fortemente influenzato da una vena di post grunge efficacissima nel rendere la proposta sonora della band decisamente attuale.‭ Il primo highlight della giornata arriva con gli Extreme che ritornano in Italia dopo la comparsata al Rock Of Ages del‭ ‬2008.‭ ‬La band si presenta in ottima forma,‭ ‬Gary Cherone parte carico e non deve impegnarsi più di tanto per portare il pubblico dalla sua,‭ ‬complice una scaletta che,‭ ‬tormentone‭ ‘‬More Than Words‭’ ‬a parte,‭ ‬poco spazio lascia al respiro,‭ ‬con brani tirati,‭ ‬caratterizzati da quel metal venato di funk che ha segnato indelebilmente la storia del gruppo di Boston.‭ ‘‬Kid Ego‭’‬,‭ ‘‬It’s A Monster‭’‬,‭ ‘‬Decadence Dance‭’‬,‭ ‘‬Play With Me‭’‬,‭ ‘‬Get The Funk Out‭’ ‬sono pezzi che non danno tregua al pubblico,‭ ‬Cherone è una forza della natura mentre quasi in secondo piano Nono Bettencourt avvinghiato alla sua chitarra tratteggia pennellate confermandosi uno dei migliori virtuosi del rock moderno.‭ ‬A ruota,‭ ‬quasi a sorpresa,‭ ‬arrivano gli Alter Bridge.‭ ‬L’avvio è imbarazzante,‭ ‬con evidenti problemi di volume che rischiano di compromettere tutto lo show.‭ ‬Myles Kennedy è bravo a prendere in mano la situazione…sorride,‭ ‬scherza,‭ ‬dialoga con il pubblico e alla fine il concerto decolla sulle ali delle varie‭ ‘‬Fortress‭’‬,‭ ‘‬Metalingus‭’‬,‭ ‘‬Blackbird‭’‬,‭ ‘‬Isolation‭’‬…veri anthem capaci di riscaldare a dovere i presenti.‭ ‬Nonostante questo dal pubblico qualcuno contesta con uno striscione la posizione in scaletta della band di Orlando,‭ ‬Kennedy sorride,‭ ‬abbozza,‭ ‬tanto tra poco arriveranno gli Aerosmith a mettere tutti d’accordo…

FABIO MAGLIANO

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