Metal Valley 2011 @ Area Expo – Rossiglione (GE), 10 luglio 2011
Il 10/07/2011, di Alice Ferrero.
Dopo un inevitabile anno sabbatico, torna sulle alture del Genovese l’appuntamento con il Metal Valley e, come era facile prevedere, rispetto alla prima, seminale edizione l’assicella viene posta una tacca più in alto. La formula è sempre quella della festa di paese dalla marcata impronta metal, ma la qualità delle band è andata facendosi sempre più elevata, come conferma la scelta degli headliner caduta sugli storici Deicide. Che, invece di scatenare isterismi anti-satanici, fiaccolate di protesta e liturgie riparatorie tra la popolazione del piccolo centro ligure, suscitano non poca curiosità, al punto che non saranno poche le famigliole con bambini al seguito assiepate dietro le transenne per cerare di “rubare” qualche scampolo di festival. Una kermesse che, per la natura degli headliner nonchè per i gusti personali del suo “patron”, il buon Trevor, assume via via i connotati di happening estremo, con sporadiche eccezioni scelte per rendere più varia la giornata ma finite per risultare vere mosche bianche in un contesto a loro avulso. E’ il caso questo dei rocker tutto sudore e attitudine Lucky Bastardz, di quel mix di metal, punk e rock degli interessanti 5 Star Grave, del folk vitaminizzato degli Elvenking e del classicismo (come storia e come sound) di Skanners (fenomenali in quanto a coinvolgimento, con un baby drummer davvero notevole) e dell’inossidabile Strana Officina, dirompente nei 40 minuti a sua disposizione. Tutto il resto è estremo, declinato in ogni sua forma. Si va quindi dal thrash venato di southern dei parmensi Spanking Hour agli eccellenti Nerve, un’autentica macchina da guerra in sede live, dal death ultra tecnico dei greci Cerebrum, tra le migliori band della giornata, al grind sanguinolento dei ritrovati Antropofagus, passando per il thrash più canonico dei Methedras, dal black degli acclamatissimi australiani The Amenta e dal death dei romani Hour Of Penance. Sempre più su, sino ad arrivare ai due piatti forti della giornata, gli austriaci Belphegor che, con tanto di teste di caprone d’ordinanza, arrivano a Rossiglione per presentare il nuovo ‘Blood Magick Necromance’, e gli invocatissimi Deicide. Con il combo di Tampa in buona giornata (Benton si presenta particolarmente disponibile mentre Santolla “gioca” con il pubblico per tutta la giornata) il festival esplode, e poco importa se il chitarrista italo/americano patisce alcuni problemi con la sua sei corde. I quattro investano i presenti con la loro furia blasfema alternando sapientemente estratti dall’ultimo ‘To Hell With God’ con brani dalla loro produzione più datata. La forma appare soddisfacente, così come buona è la risposta del pubblico che da tutto lo Stivale accoglie l’invito di Trevor facendo lievitare un festival destinato a proporsi come originale alternativa, in quanto a concept e a suggestiva location, al tradizionale panorama musicale estivo.