Dani Filth – Un grido dal profondo
Il 20/03/2025, di Nicola Picerno.

Quando parliamo di Metal è naturale pensare a band come Black Sabbath, Iron Maiden o Metallica, ma se ci focalizziamo sul Symphonic Black o sul Gothic Metal è altresì spontaneo figurare in mente i Cradle Of Filth. Questa volta, in vista dell’imminente uscita del nuovo album, ‘The Screaming Of The Valkyries’, abbiamo avuto il piacere di intervistare il frontman di questa incredibile band, Dani FIlth. Buona lettura!
Ciao Dani! Innanzi tutto grazie davvero per la disponibilità. Come stai?
“Grazie a voi! È sempre un piacere per me, è grazie a voi se sono dove sono”.
Manca davvero poco alla pubblicazione del nuovo album, ‘The Screaming Of The Valkyries’, si tratta di un concept album? Quali tematiche contiene?
“Come accade sempre, durante la scrittura sono stato influenzato da tante cose. I testi spesso arrivano dopo la musica e ovviamente anche le tematiche, in base al mood che si crea. In generale, questo lavoro ha un messaggio di fondo “positivo”, ma l’ultimo brano, ‘When Misery Was A Stranger’, che poi è il brano da cui viene preso il titolo dell’album, parla della condizione in cui ci si trova quando si è a pochi minuti dalla morte. Il termine “l’urlo delle Valchirie” è stato il mio modo di vedere questa condizione, dato che le Valchirie, nella mitologia norrena, sono coloro che accompagnano le anime dei guerrieri caduti in battaglia nel Valhalla e, nella loro discesa sulla Terra, urlano, appunto, annunciando il loro arrivo. Non direi comunque che si tratta di un concept album”.
Visto che in parte lo hai accennato prima, come lavorate, in quanto band, su un nuovo album?
“Beh, dipende dalla situazione e questa volta è stato un po’ diverso dal solito. Negli ultimi quattro anni, quindi dopo il periodo covid, siamo stati quasi sempre in tour. Gran parte del lavoro quindi è stato fatto “on the road”, spesso addirittura nelle camere degli alberghi in cui ci trovavamo, e devo dire che ha funzionato. In generale comunque creiamo una serie di riff che dividiamo poi in blocchi, in base al mood, e poi da lì sviluppiamo il tutto. Siamo una band ben rodata ormai, tanto nasce in modo naturale”.
Qual è stato il feedback da parte dei fan ai primi due singoli, ‘Malignant Perfection’ e ‘To Live Deliciously’?
“Ad essere onesto non saprei, nel senso che non ne ho ancora parlato con nessuno e solitamente non faccio ricerche in merito. Sicuramente darò un’occhiata quando sarà pubblicato anche il terzo singolo, ‘White Hellebore’.”
Lo scorso novembre, quando avete suonato a Milano, Zoe e Marek, durante un’intervista, hanno detto che questo album sarà un mix di nuovi e vecchi elementi: cosa ne pensi?
“Sicuramente lo è, nel senso che è normale che sia così, ogni nuovo album rappresenta la crescita di una band. Ovviamente è normale ritrovarsi davanti a melodie o atmosfere che ci suonano familiari, unite poi a tanti nuovi elementi. Un altro fattore che influisce è la produzione, saltano fuori tecniche sempre più avanzate.”
Ti va di fare una tua considerazione su ciò che è stata ed è l’evoluzione dei Cradle Of Filth?
“Sicuramente siamo migliorati, sotto tanti aspetti! Non intendo solo artisticamente… Il segreto sta nel fare errori, umanamente e artisticamente, e imparare da essi. Il tempo non rende la vita più semplice, ma l’esperienza sicuramente ti dà una mano ad affrontare le varie situazioni. Una band è ovviamente un business sai, ci sono tante persone e tanti elementi che girano attorno ad essa ed è importante saper funzionare il tutto. L’esperienza poi ti insegna anche a non essere sempre in tensione e nervoso, impari a goderti maggiormente il viaggio”.
Visto che abbiamo fatto la stessa domanda a Zoe e Marek, qual è il tuo album preferito dei Cradle Of Filth? E quale pensi sia sottovalutato?
“È davvero difficile per me rispondere a questa domanda, ma penso di poter citare ‘Cruelty And The Beast’. Quell’album per noi fu qualcosa di veramente grande, sia dal punto di vista della composizione, sia per i feedback ricevuti dai fan. Un album sottovalutato invece penso sia ‘Godspeed On The Devil’s Thunder’, ho sempre avuto l’impressione che non abbia mai ricevuto l’ammirazione che merita”.
Bene Dani, questa era l’ultima domanda. Ti ringrazio nuovamente per l’opportunità ti chiedo, se ti va, di lasciare un messaggio ai fan e lettori di Metal Hammer.
“Grazie a voi! Certamente. Sono stato recentemente in vacanza in Italia, a Firenze per la precisione, adoro quella città. Sfortunatamente, non sono riuscito a godermela appieno perché influenzato, ma non vedo l’ora di tornare nel vostro splendido Paese! Mi raccomando, guardate il nuovo video ufficiale in uscita verso fine marzo. Ci vediamo presto!”.