Inner Vitriol, the Butterfly Effect
Il 19/02/2025, di Alex Ventriglia.
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Non so contare le volte in cui ci incagliamo nel giudizio o nella semplice supponenza, quando parliamo della nostra scena, dei nostri gruppi che, quasi inconsapevolmente, spesso si tarpano le ali in maniera autonoma, non credendo sufficientemente in sé stessi e anzi rifuggendo una personalità musicale che, specialmente in anni “ingolfati” e veloci come quelli che stiamo vivendo, è una tappa obbligata per poter lasciare il segno.
Un segno indelebile in tal senso è quello che, contrariamente, lasciano gli Inner Vitriol, quartetto con sede a Bologna e con dalla sua una capacità straordinaria nel coniugare diversi aspetti della musica, della sua bellezza in quanto tale e di un’introspezione vivida e toccante, la quale riesce a toccare le corde giuste attraverso un progressive metal di grande gusto e dalle fosche tinte, umbratile e profondo. Uno stile personale ed elaborato che ha saputo conquistare anche le platee europee più esigenti e anche particolari – ricordiamo per esempio l’emblematico DVD ‘Live in Moscow’, pubblicato nel 2023, frutto di un’importante esperienza live nella lontana Russia – oppure il fiero omaggio alla Premiata Forneria Marconi, ‘Impressioni di Settembre’, che tanto può dire e tanto sancisce sugli Inner Vitriol… Inner Vitriol che presentano oggi la nuova ‘Butterflies’, altro splendido esempio di solennità introspettiva che gioca tra l’altro su un video di grande impatto, ma soprattutto canzone che scalda un po’ i “motori” in vista dell’imminentissima tournée che dal 19 febbraio li porterà in Germania, Austria, Svizzera e Italia (per un’unica data il 23 febbraio all’Alchemica di Bologna), di supporto a Geoff Tate, indimenticato ex vocalist dei Queensryche. Ragion per cui abbiamo voluto indagare per saperne di più su questo e altro ancora, chiamando quindi ai nostri microfoni Michele Panepinto, batterista e uno dei leader compositivi degli Inner Vitriol.
Michele, mi presenti la nuova ‘Butterflies’? Credo che, in quanto a bellezza sia compositiva che emotiva, ci sia poco da aggiungere…
“(Michele Panepinto) Innanzitutto grazie per le tue belle parole, ci riempiono di gioia. ‘Butterflies’ è un brano che rappresenta al meglio una delle anime del progetto Inner Vitriol, quella più introspettiva ed esistenzialista. Si tratta di una lunga riflessione, lirica e anche musicale, sull’evanescenza della comprensione del senso delle esperienze, sia positive che negative, resa possibile da contesti riflessivi, solitari e, per così dire, “notturni”, ovvero lontani dalla violenza e dalla bidimensionalità della piena luce solare e della razionalità.”
È un primo assaggio del vostro prossimo lavoro, che so essere molto imminente?
“In realtà no, è un singolo stand-alone, costruito su una melodia ed una struttura che sono con noi praticamente da sempre, fin dagli albori della creatura Vitriol che poi è confluita nel progetto Inner Vitriol. Anche se ‘Butterflies’ non sarà nel nuovo disco, c’è da dire che invece sicuramente molte delle cose che sono in ‘Butterflies’ saranno presenti anche nell’album, se vuoi anche portate alle loro “estreme conseguenze” in termini sia lirici che musicali… come correttamente dici, l’album è imminente, e non vediamo l’ora di farvelo ascoltare. Se vi sta piacendo ‘Butterflies’, lo adorerete!”
Oltre che essere il prezioso biglietto da visita per il prossimo mini-tour di spalla a Geoff Tate, tour che culminerà nella data finale nella vostra Bologna…
“Eh eh, ci hai scoperti! Sì, diciamo che fare coincidere l’uscita di un nuovo singolo con la bella esperienza che stiamo per vivere con Geoff Tate e con la sua spettacolare band tra Germania, Austria, Svizzera e Italia ci è sembrata naturale e quasi scontata. È come se tutti i pezzi di un puzzle si siano incastrati a costruire un quadro di fronte al quale ci siamo detti: “Se non ora, quando?”. Con Geoff e la sua crew si è creata una specie di magia, abbiamo già fatto un po’ di cose assieme e contiamo di farne molte altre, e quindi quando si è palesata la proposta di seguire la sua porzione europea per qualche data ci siamo, come si suol dire, buttati di testa!!! Il tutto è reso ancora più bello e quasi “baciato dal fato” se pensi al fatto che il tour si concluderà all’Alchemica Music Club, che è il nostro quartier generale, il posto dove il progetto Inner Vitriol ha trovato la sua realizzazione (sia pratica che ideale) e nel quale fieramente e felicemente viviamo il nostro fare Musica… Meglio di così non si può!”
Sempre di live parliamo, ma il vostro recente tour europeo? Ho letto benissimo di voi, di grandi accoglienze e, naturalmente, di grandi soddisfazioni.
“È stata un’esperienza grandiosa! Il touring party era quanto di meglio si potesse sognare in termini sia professionali che umani. Gli Evergrey e il personale tecnico (una crew tutta made in Italy, fateci essere un po’ orgogliosi!) non hanno certamente bisogno di presentazione da parte nostra e si sono dimostrati davvero di un altro pianeta sotto ogni punto di vista, la gente ha dimostrato un amore che non ci aspettavamo per la nostra musica e una voglia incredibile, ed anch’essa inaspettata, di stare con noi prima, durante e dopo lo show, creando quell’atmosfera irripetibile che davvero è la forza trainante principale per chi fa il nostro lavoro e ha la nostra passione. Con noi c’erano anche i Klogr da Carpi che, oltre ad essere delle persone super e dei perfetti compagni per la vita on the road, hanno portato in tour uno show eccezionale. La quantità e la qualità degli aneddoti te le risparmiamo, ma davvero è stato un trionfo, che ci ha infuso tanta, tanta voglia di ripartire, o meglio, di non fermarci più!”