Cambio Radicale, mutando ma rimanendo fedeli al rock’n’roll
Il 09/02/2024, di Andrea Lami.
Provenienti dall’Emilia, i Cambio Radicale sono una nuova realtà hard rock. Nati dalle ceneri o dall’evoluzione della Valerio Franchi Band, la band ha dato alla luce l’album d’esordio che, districandosi tra una manciata di canzoni, afferma con decisione la loro personalità musicale. Ne parliamo con Valerio Franchi (voce e chitarra) e Cesare Fioriti (chitarra)
Ciao ragazzi, partiamo come sempre dalle origini, mi raccontare come si sono formati i Cambio Radicale? Se non sbaglio il gruppo nasce dalle ‘ceneri’ di un’altra band.
“(Cesare) In verità quella di ora è l’ultima formazione ufficiale con cui suonavamo l’album ‘Carpe Diem’ uscito dieci anni fa e nel quale hanno suonato diversi musicisti. Prima di una pausa durata alcuni anni avevamo comunque già cominciato a comporre qualcosa che è finito su questo nuovo disco, io e Valerio dopo aver ultimato impegni con altri progetti che tutt’ora sono attivi abbiamo preso la decisione di portare a termine questo nuovo lavoro e abbiamo cominciato a lavorare su nuovo materiale ed ovviamente abbiamo coinvolto gli attuali altri due membri per completare le registrazioni”.
Come avete scelto gli altri membri della band?
“(Valerio) Mentre sviluppavamo i pezzi abbiamo pensato chi potesse aiutarci a portare la parte ritmica su certi livelli e chi potesse sposare la causa, naturalmente nel nostro panorama di amicizie e conoscenze”.
Quali sono le vostre influenze, musicali e non?
“(Cesare) Oggi abbiamo la possibilità di accedere davvero a tantissima musica molto facilmente, tuttavia le influenze che principalmente hanno lasciato un segno nel mio modo di comporre e suonare provengono dall’hard rock e dalla scena heavy metal degli anni ’80 e ’90”.
Avevate già in mente la direzione musicale da intraprendere o vi siete lasciati trasportare dal flusso compositivo?
“(Valerio) No nessuna direzione se non il rock in tutte le sue sfaccettature, la parte compositiva nasce in alcuni momenti e tendo personalmente a cogliere quello che viene e metterlo giù in maniera non calcolata, poi ci si lavora per svilupparla”.
Come create la musica? Partite da un riff o da un ritornello o altro?
“(Cesare) “In ‘Gioco Al Caos’ le idee per quanto riguarda testo e linea melodica sono nate da Valerio che ha indicato la strada principale del brano, ho poi personalmente sviluppato i brani rispettando quello che era l’idea principale cercando di renderli completi ed organici in ogni parte, il lavoro di Vito al basso e di Paolo alla batteria hanno completato il tutto”.
Quali sono gli obiettivi che vi siete dati con la realizzazione di questo album?
“(Valerio) Nessun obiettivo in particolare, riuscire a dare forma a lavori inediti che sono la linfa vera per chi compone musica, poi naturalmente portare live questo album sarebbe meraviglioso”.
Quanto tempo è stato necessario per comporre e per registrare questo album?
“(Cesare) La composizione di alcuni pezzi compreso il singolo del video ‘Tempesta’ è cominciata diversi anni fa, direi comunque che da quando ci siamo messi al lavoro con una discreta costanza siamo riusciti a completare tutto nel giro di tre anni circa”.
C’è qualche canzone alla quale siete più legati e perché?
“(Valerio) No ritengo che tutti i pezzi abbiano una propria importanza nel momento in cui sono concepiti, anche se personalmente “Pazzo” sia un pezzo molto bello sia nella parte musicale che in quella del testo”.
‘Tempesta’ è il primo singolo, perché la scelta è caduta su questo brano? Volevate far conoscere il vostro lato più rock?
“(Cesare) Sicuramente è uno dei brani più tirati dell’album e ci sembrava il più adatto per un video, inoltre è praticamente il primo brano che abbiamo cominciato a sviluppare quando è nata l’intenzione di portare a termine questo progetto quindi era quello giusto”.
Avete in programma delle date dal vivo per promuovere l’album? Se si quali e dove?
“(Valerio) Abbiamo pensato ad una data zero per la presentazione del disco, ma non sappiamo ancora la data precisa”.
Che differenze ci sono tra il precedente lavoro a nome Valerio Franchi Band e questo nuovo lavoro?
“(Cesare) In sostanza il primo lavoro si è avvalso dell’apporto di diversi musicisti e amici, me compreso, che hanno contribuito nel corso del tempo alle registrazioni e la produzione era stata curata dal bassista di allora che ritengo abbia fatto un ottimo lavoro. In questo nuovo album abbiamo curato quasi tutto io e Valerio per quanto riguarda composizioni e produzione, per questa ragione ritengo che il risultato possa essere considerato più omogeneo”.
Quali sono i vostri ascolti attuali? Già che ci siamo, cosa ascoltavate da ‘giovani’? Primo album comprato?
“(Valerio) Attualmente sto’ ascoltando ‘K3’ dei Karma, ma il mio passato è stato influenzato da Hard rock ed Heavy metal, primo album credo sia stato ‘Word Wide Live’ degli Scorpions”.
Chi vi ha fatto venire la voglia di suonare uno strumento e perché proprio quello che suoni?
“(Cesare) Ho cominciato a suonare perché mi piaceva creare musica, iniziare con la chitarra è stato un caso ma alla fine non ho più smesso e tutto ciò mi ha portato a fare il mio lavoro essendo titolare di un negozio di strumenti musicali”.
“(Valerio) Ho cominciato a cantare in alcuni musical che a quel tempo venivano organizzati all’oratorio del mio paese che da adolescente frequentavo, poi la chitarra è stato un’ approccio più’ semplice per me che non avevo una grande preparazione musicale”.
Qual è l’ultimo concerto al quale hai assistito? Ai concerti compri ancora i cd o qualcosa nel banchetto merchandise?
“(Cesare) Ultimo concerto il grande ritorno di Yngwie Malmsteen in Italia, visto a Padova, ritengo che sia un incredibile musicista, un formidabile animale da palco e un personaggio che fa parte di quel lato più romantico e controverso del mondo della musica che forse sta lentamente scomparendo”.
“(Valerio) Ho visto i the Winery Dogs a Bologna, grande band con musicisti di altissimo livello, ma non mi sono entusiasmato più di tanto”.
Se doveste registrare una cover, su quale canzone cadrebbe la vostra scelta e perché?
“(Valerio) Se dovessi fare una cover mi piacerebbe ‘Rebel Yell’ di Billy Idol, perché spacca”.
C’è un momento legato alla musica al quale sei particolarmente legato?
“(Cesare) Sono legato al ricordo di una persona molto speciale che mi ha fatto innamorare della musica heavy e rock, credo che la mia strada sia stata influenzata in modo decisivo da questo”.
Qual è l’aspetto del musicista che ti piace di più?
“(Valerio) Ma sinceramente esibirmi live”.
Meglio comporre e registrare oppure andare in giro a suonare?
“(Cesare) Personalmente amo molto comporre e registrare musica, diciamo che se dovessi scegliere sarei per lo studio e la composizione ma non potrei comunque rinunciare cosi facilmente alle esibizioni, sono la linfa vitale del rock e della musica che amiamo”.
“(Valerio) Io a differenza di Cesare probabilmente suonare in giro, anche perché’ ho poca pratica nell’ utilizzo della tecnologia anche con la musica”.
Grazie per il vostro tempo… questo spazio è vostro per saluti o altro.
“(Cesare) Ringrazio per il tempo che ci avete dedicato, per noi è davvero importante e di grande soddisfazione dopo tanto lavoro! Grazie mille!”
“(Valerio) Ringrazio anche io per questa bella opportunità’, abbiamo bisogno di avere sempre un po’ di visibilità’ per tenere la fiamma accesa. Grazie di cuore”.