Lynch Mob – Una sensazione malvagia
Il 19/12/2023, di Andrea Lami.
Ci sono voluti sei anni per assistere al ritorno sulle scene dei Lynch Mob, la creatura dell’ex Dokken George Lynch assistito per l’occasione dal cantante Gabriel Colón, dal bassista Jaron Gulino (Tantric, Heavens Edge) e dal batterista Jimmy D’anda (ex-Bulletboys), ma alla fine ‘Babylon’ ha potuto vedere la luce. Una buona occasione per cercare di scambiare qualche parola con il chitarrista statunitense anche se l’impresa è stata più complicata del previsto…
Bentornati Lynch Mob. Da dove è nata l’idea di un nuovo album?
“(George Lynch): Erano 5 anni che i Lynch Mob non facevano un disco, quindi eravamo decisamente in ritardo. Dopo che la nuova formazione è andata in tour e si è rafforzata, abbiamo sentito che era il momento giusto.”
Come è stata messa insieme questa nuova formazione? Dove avete trovato i vari membri?
“Jaron veniva agli spettacoli e frequentava la band. Non ero sicuro del perché, ma il mio tecnico era suo amico e mi disse che sarebbe stato perfetto per la band se si fosse presentata l’occasione e Jaron aveva tutte le carte in regola.
Gabriel era sul mio radar da qualche anno, quindi quando la nostra situazione è cambiata Gabriel era disponibile ed il gioco è fatto”.
Le canzoni hanno il classico stile Dokken, che come sappiamo hai contribuito a creare, con l’aggiunta di alcuni rinnovamenti.
“I scrivo la stessa canzone da 50 anni (ride Nda)”.
C’è qualche canzone di quest’ultimo album a cui è particolarmente legato e che vorrebbe che il pubblico potesse apprezzare per qualche motivo particolare (melodia o testo)?
“The Shadow Train” è stato molto importante e personale per me.”
Babilonia è stata rappresentata/disegnata in così tanti modi, quali sono le ragioni per cui ci sono molti soggetti sulla tua copertina oltre alla torre e cosa rappresentano per te?
“Ho solo pensato che fosse un nome dal suono forte e un’immagine dall’aspetto forte. E’ un’immagine bella da vedere.”
Come ti vengono le idee per le canzoni? Ti limiti a suonare o hai altri metodi?
“Ogni volta che suono la chitarra e mi vengono delle idee, le registro. In questo modo ho un cesto di idee a cui fare riferimento quando scrivo un album.”
Ho letto che lei pensa di avere una quantità limitata di idee. Dopo tanti anni di musica suonata e creata, non hai paura che questa striscia compositiva finisca?
“No. probabilmente mi ripeto in modo inconsapevole (sic) ma non così spesso come altri gruppi. lol.
Dato che le parti sono suonate in un contesto diverso con un cantante diverso, probabilmente non è così ovvio per l’ascoltatore medio.”
Rimpiangi di non essere riuscito a uscire da quello che è riconosciuto come il tuo stile compositivo/musicale? In breve, le piacerebbe poter scrivere liberamente o preferisce essere fedele a se stesso (e ai suoi fan) lasciando questa libertà compositiva per eventuali altri progetti?
“Non ho mai scritto una grande canzone, vorrei trovare un altro modo per aumentare la mia scrittura. qualche nuovo strumento. non ho mai scritto su una tastiera, cosa che mi piacerebbe provare.”
Tra i vari progetti a cui ha partecipato, ce n’è qualcuno a cui è più affezionato?
“Li amo tutti per quello che sono.”