Kee Marcello – I’m Kee
Il 01/11/2023, di Andrea Lami.
L’uscita dell’album ‘Road’ di Alice Cooper è l’occasione interessante per far due chiacchiere con Kee Marcello, storico chitarrista degli Europe. La sua collaborazione nella stesura del pezzo necessitava di un approfondimento quindi ci siamo presi la briga di andarlo a disturbare per farci chiarire un po’ di cose.
Ciao Kee, parliamo subito del motivo di questa intervista, il brano ‘I’m Alice’ di cui sei coautore. Come è nata la canzone?
“Beh, è iniziata con una sessione di scrittura nei miei GEM Studios insieme ad Anders Fästader, che ha un passato come chitarrista di una band chiamata Alice, e dei Great King Rat (con musicisti che in seguito si sono uniti al gruppo di Michael Schenker, Hammerfall, Thunder ed Electric Boys) che purtroppo non è mai andato da nessuna parte. Ha anche fatto parte della band di John Norum per un po’. Tuttavia, da anni Anders gestisce una società di art design e ha disegnato molte copertine di album premiate per numerose band/artisti e ha effettivamente realizzato il lavoro artistico per i miei album ‘Judas Kiss’, ‘Redux: Europe’ e ‘Scaling Up’.
Ma proprio quel giorno ci siamo incontrati con un’idea specifica in mente: realizzare una ‘canzone a tema’ per Alice Cooper, da far eseguire a lui stesso. Dal momento che quest’uomo è un’icona del genere horror rock (e, francamente, ne è l’inventore), ci è sembrato strano che non ci fosse nessuna canzone a tema per Alice Cooper. Abbiamo trovato singolare che nessuno prima di noi avesse mai pensato di fare una cosa del genere”.
Hai composto la musica, i testi o parte di questi elementi?
“Inizialmente io e Anders abbiamo scritto la musica e i testi e abbiamo registrato un demo completo e finito in cui io ho cantato la voce principale. Questa è la versione che Alice ha ascoltato per la prima volta e con la quale abbiamo ‘comprato’ la canzone. Poi sono passati anni, prima che all’improvviso ci arrivasse la notizia che la canzone piaceva molto ad Alice e a Ezrin, che la vedevano come protagonista del suo prossimo album e che avrebbe potuto avere un ruolo importante nel suo prossimo album ‘Road’. Alice ha riscritto la maggior parte del testo (in modo sorprendente, devo aggiungere) e gli altri hanno apportato un paio di (per lo più) modifiche agli arrangiamenti, da cui i crediti di co-scrittura. Ma è necessario menzionarlo: il titolo ‘I’m Alice’ e l’intero concetto della canzone e del testo sono stati un’idea mia e di Anders. Il nostro obiettivo era quello di ricreare lo stile di scrittura delle canzoni dell’epoca ‘Killer/School’s Out/Billion Dollar Babies’, unito a un testo che funzionasse come una presentazione dello shock rocker originale e, dal nostro punto di vista, la più grande canzone di sempre”.
Come siete arrivati ad Alice Cooper? Lo conoscevi già personalmente? L’ha incontrato di persona?
“Ho incontrato brevemente Alice a Hollywood alla fine degli anni ’80 e ho incontrato Bob Ezrin un paio di volte. Ma la persona che presentò loro la canzone fu il chitarrista della band di Alice dal vivo, Ryan Roxie. Sia io che Anders
lo conosciamo perchè vive a Stoccolma”.
Pensi che dopo questa grande collaborazione ne arriveranno altre?
“Ho un mucchio di collaborazioni molto interessanti nel mio prossimo album da solista, che uscirà nell’autunno del 2024 e l’EP che uscirà prima di Natale. Ma non posso ancora parlarne”.
Qual è stata la sua emozione quando ha capito che la collaborazione si sarebbe realizzata? So che il vostro primo gruppo (attualmente attivo) si chiama Easy Action, proprio in onore di un album di Alice…
“Beh, l’intero progetto è stato molto emozionante e gratificante. Devi ricordare che quando
‘Killer’, ‘School’s Out’ e ‘Billion Dollar Babies’ sono stati pubblicati, ero un giovane amante della chitarra, appena adolescente, che aveva appena avuto la folle idea di iniziare a suonare la chitarra e di diventare una rockstar internazionale. (Perché sognare in piccolo?!) Quegli album mi colpirono come una tonnellata di mattoni e sono stati di grande ispirazione per me. E come hai detto tu, non è certo una coincidenza che la mia prima band di successo, gli Easy Action, abbia preso il nome da uno dei suoi album. Per me l’intero progetto è stato un omaggio e un segno di gratitudine nei confronti di una delle mie più grandi ispirazioni. E naturalmente è stato fantastico sentire Alice cantarla per la prima volta. È stato un po’ come la chiusura di un cerchio”.
C’è un motivo per cui non hai suonato la chitarra nel pezzo come ospite? Quando ho letto della collaborazione ho subito pensato di sì.
“Non ho mai ricevuto questa proposta, quindi non lo so. Ma credo che l’idea di ‘Road’ fosse quella di mettere in scena la sua band dal vivo. Ma guarda, non avrei detto ‘no’ se Alice me lo avesse chiesto!”
Hai pensando di inserire una tua versione di ‘I’m Alice’ in uno dei tuoi prossimi dischi, magari cambiando il testo?
“Non ci ho mai pensato, e non so nemmeno come potrebbe funzionare. Voglio dire, cantare ‘I’m Kee’ sarebbe sciocco. Forse il fatto è che questa canzone è stata scritta in onore di Alice Cooper, per lui, perché la eseguisse. E forse dovrebbe rimanere così”.
Torniamo a te. Puoi dirmi quali sono i tuoi progetti attuali? Ci sono molte possibilità aperte ora, sia come compositore e produttore, ma anche come musicista, con Out Of This World, Easy Action…
“Ho un sacco di cose in cantiere. Per quanto riguarda la mia carriera da solista: innanzitutto un singolo nuovo di zecca in autunno, poi un EP di 4 canzoni tutte nuove prima di Natale. Oltre a questo, molte altre sorprese. Il 2024 sarà un grande anno”.
Grazie per il tuo tempo, mi auguro di vederti presto in Italia.
“Grazie Andrea. Spero di vederti presto in tour!”
Cover photo by Toby Jorgensen