Joel Hoekstra – 13, The Magic Number
Il 10/08/2023, di Andrea Lami.
Come spesso accade, l’occasione dell’uscita di un nuovo album, ci regala l’opportunità di fare due chiacchiere con uno dei chitarristi più iconoci della scena hard rock melodica. Vi sto parlando di Joel Hoekstra, polistrumentista (ma come scopriremo più chitarrista), che ha prestato le sue capacità per artisti del calibro di Cher, Jeff Scott Soto, Night Ranger, Tony Mills e più recentemente Iconic, Revolution Saints, Trans-Siberian Orchestra e Whitesnake.
Bentornato Joel. E’ recentemente uscito il tuo album solista, come sono nati il titolo e la copertina dell’album?
“Ho pensato che il tema dell’album potesse essere quello degli eventi che cambiano la vita. La copertina è stata ideata dall’artista grafica Christiane Gilbrook. Ha fatto ‘Running Games’ anche per me. Direi che è 2 su 2… haha!”
Di cosa parlano i testi delle canzoni? C’è una canzone/testo a cui sei più legato?
“Mi piace che gli ascoltatori sentano le loro storie nelle mie canzoni, quindi mi piace mantenere i testi piuttosto vaghi. Non ho una canzone preferita, no. Mi dispiace! Haha!”
Come si fa a capire la destinazione di una canzone in fase di composizione? Ovvero, a quale gruppo o progetto la collochi?
“Di solito scrivo per una situazione specifica. Con questo album, alcune idee di riff sono state scritte per altri progetti e altre specificamente per ciò di cui l’album aveva ancora bisogno.”
Con tutti i gruppi attivi che hai (Whitesnake, Revolution Saints, The Trans-Siberian Orchestra, Iconic) come trovi il tempo per fare tutto?
“Lavoro duramente ogni giorno. In pratica non mi prendo giorni di riposo. Consiglio a tutti coloro che si avvicinano alla musica di fare lo stesso se vogliono avere successo.”
C’è una ragione per la quale hai scelto numero 13? Potrebbe essere dovuto al fatto che sei nato il 13 dicembre?
“Sì, esattamente. È un numero fortunato.”
Sei nato in una famiglia di musicisti. Iniziando con il pianoforte e passando poi alla chitarra. Sai suonare altri strumenti? Quale strumento ti rappresenta o in quale ti esprimi meglio?
“Non proprio. Suono un po’ di pianoforte e mi piace molto suonare anche il basso. Oh, e un po’ di mandolino e banjo tenore. Posso portare qualche ritmo di batteria di base in una jam di garage. Haha! Questo è tutto. Sono praticamente solo un chitarrista.”
Com’è stato suonare con Cher?
“Molto divertente. È una di quelle opportunità che non ti aspetti, ma che si rivela una cosa fantastica. Sono grato per tutte le fantastiche esperienze di vita che ho fatto.”
E’ nota la tua partecipazione al film Rock Of Ages. Che ricordi hai di quell’esperienza?
“Beh, ho fatto parte della band dello spettacolo di Broadway per circa 6 anni… per tutta la durata dello spettacolo a New York. Ci sono troppi ricordi da elencare. Il film era praticamente solo un piccolo cameo, ma mi sono divertito un mondo a stare con Sebastian Bach, Nuno Bettencourt, Kevin Cronin e Debbie Gibson per quei 3 giorni. Facevamo tutti parte della stessa scena. È stato anche divertente trascorrere un po’ di tempo con Russell Brand, Tom Cruise, Catherine Zeta Jones, ecc. ”
Il nostro giornale ha una rubrica chiamata ROUTE666 sugli anni d’oro dell’hard rock. I grandi palchi, le feste infinite. Ti va di raccontarci qualcosa a riguardo?
“Sono conosciuto soprattutto per aver sfondato durante la rinascita. Negli anni ’80 andavo a scuola. Haha! Direi che stavo vivendo l’opposto, perché mi esercitavo molto. Ho recuperato il tempo perduto quando mi sono unito ai Night Ranger nel 2008. Io e Brad Gillis siamo tornati agli anni ’80 per un po’! Haha!”
Chiudo chiedendoti qualche anticipazione sulle tue attività. Ci sono novità in casa Whitesnake? Trans-Siberian Orchestra o altro?
“Qualsiasi notizia sugli Whitesnake dovrà venire da David, ovviamente. È un grande. Qualsiasi visione abbia per il suo futuro musicale, mi piacerebbe farne parte. Abbiamo una bella amicizia e ha il mio appoggio incondizionato. Gli sono molto grato per tutto quello che ha fatto per me. Inoltre, è un tipo molto divertente e molto perspicace. La Trans Siberian Orchestra partirà presto per l’annuale tour invernale e sono grato di farne parte. Ci sono così tante cose belle nella TSO. Il pool di talenti è sbalorditivo. La produzione non è seconda a nessuno. Inoltre, tutti i membri della band sono fantastici. Abbiamo un forte legame dopo tutti questi anni insieme.”