Nemdis – The Rising Powers in the East

Il 06/08/2023, di .

Nemdis – The Rising Powers in the East

I Nemdis sono una di quelle band che ti catturano sin dal primo ascolto. Nascono in Bielorussia nel 2008, passano attraverso problematiche varie e inevitabili cambi di line-up ma, nonostante questo, riescono a sfornare un album e una serie di singoli sufficienti per fare attirare su di sè l’attenzione di media e fan e riscuotere critiche positive un po’ ovunque. La svolta, se così la vogliamo chiamare, nel 2019 quando, grazie all’intercessione di due mostri sacri del metal scandinavo come Daniel Bergstrand (Dark Funeral, Pain Of Salvation, Behemoth, Meshuggah, In Flames, Dimmu Borgir, Strapping Young Lad…) e Per Nilsson (Scar Simmetry, Meshuggah, Nocturnal Rites, Kaipa…), entrano nella band il cantante Mikael Sehlin e con il batterista Björn Nyberg, che si uniscono al bassista Dennis Bouglai e ai chitarristi Serge Bouglai e Andrei Solonko per quelli che sono oggi i Nemdis “definitivi”. Una band bielorusso-svedese come si ama definire, autrice di un sound potente che strizza l’occhio a più riprese al classico Gothenburg-sound, con parti melodiche alternate a feroce aggressività, riff potenti ma sempre eleganti, tecnica e attitudine da vendere. Il tutto ben testimoniato dal nuovo singolo ‘Unlimited Truth’, tanto valido da incuriosirci e spingerci a voler sapere un po’ di più di questa band che, di cose da dire, ne ha realmente tante. Nostro interlocutore nella chiacchierata che segue il disponibile Serge Bouglai, chitarrista e fondatore della band.
Puoi raccontarci come sono nati i Nemdis?
(Serge Bouglai) Tutto è iniziato molto tempo fa, durante l’infanzia, ascoltando i nostri gruppi preferiti, immergendoci nella musica e scoprendo il mondo del metal. Il metal è venuto prima di tutto per noi. Era la parte più importante. Ovunque tu fossi e qualunque cosa facessi, la musica era il filo conduttore di tutto il resto! Da bambini ringhiavamo, suonavamo su oggetti improvvisati che sostituivano la batteria e altri strumenti. Mio nonno aveva un basso elettroacustico appeso al muro, che aveva suonato in un ensemble musicale in anni precedenti (forse a ’70 anni), c’erano altoparlanti, un amplificatore e una semplice batteria in garage, quindi fin dall’infanzia ho visto tutto questo e questo mi ha sempre attratto. Tutto cominciò a prendere forma dopo qualche anno, quando a scuola, intorno al 1995, iniziai a conoscere gli Ac/Dc, poi i Metallica e infine la band svedese Grave. Questi tre pilastri hanno fatto il loro lavoro e hanno dato una direzione al mio viaggio musicale. E hanno contribuito a formare delle visioni musicali. Naturalmente c’erano molti altri gruppi che ascoltavo e mi piacevano, ma questi tre sono stati i più importanti nel formare i miei gusti musicali. Dal 1997 ci sono stati tentativi di fare qualcosa, di creare un gruppo e di suonare. Era come una macchina che non si poteva più fermare! È stata come una calamita che ci ha costantemente attratto e abbiamo tratto un piacere incredibile da questo processo. Nel 2003, insieme a Eugene Skvorchevskiy (voce) abbiamo formato la band Detrimentum, che è durata un anno. Solo quattro anni dopo, nel maggio 2008, la spina dorsale dell’ex progetto Detrimentum, nelle persone di Denis, Evgeny e del chitarrista Nikolai Potapenko, si è riunita per continuare il viaggio interrotto, ma con un atteggiamento e un approccio diverso al business, ma con un obiettivo comune: continuare a fare ciò che tutti amiamo. Possiamo dire che questo è il momento in cui è stata formata la band Nemdis”.
Cosa vi ha spinto a fondare i Nemdis e qual è il concept alla base della band?
“Anche i nostri genitori erano amici. Come spesso accade, i bambini si mostrano l’un l’altro i loro nuovi giocattoli, giochi, palle, biciclette e così via, condividono tutto il loro divertimento, così via. Qualche anno dopo, è successa la stessa cosa con la musica. Poi è iniziata la scuola, siamo cresciuti, ma siamo rimasti sempre amici. A scuola, Dennis ha conosciuto gli Ac/Dc, poi i Metallica e ha mostrato i dischi dei Metallica a Eugene! Ci volle pochissimo tempo perché la sensazione di bellezza riempisse completamente il cuore e la mente del giovane Eugene. Poi abbiamo conosciuto la band svedese Grave e da quel momento il nostro infantile senso di curiosità e la voglia di nuovi orizzonti e conoscenze sono diventati inarrestabili. Il metal è diventato una grande passione per entrambi. È stato il metal a determinare le nostre ulteriori conoscenze con nuovi ragazzo. Se un ragazzo ascolta il metal, allora devi essere suo amico. È così che sono nate amicizie con persone che la pensano come noi e nuovi amici. Non ricordo come sia nata l’idea di creare una band. A quanto pare è successo da solo – evolutivamente! Ma è successo! Il concept della band è che tutto cosa si fa lo si fa con piacere e gioia. Questo è il concept”.

Se dovessi descrivere il vostro sound a chi ancora non vi conosce, che termini useresti?
“All’inizio, quando abbiamo iniziato a suonare, avevamo una visione comune: il nostro stile era il death melodico. Ora è difficile dirlo, facciamo quello che ci piace. Non ci poniamo limiti rigidi dal punto di vista musicale. L’unica cosa è che sia metal e che ci soddisfi. Vediamo la nostra musica in questo modo!”
Come nasce la vostra musica?
“Partiamo sempre da riff di chitarra. Ti siedi e suoni la chitarra, e se ti viene una buona idea e ti piace un pezzo, allora lo registri su un registratore per lavorarci ulteriormente. Direi che il 95% delle nostre canzoni parte dai riff di chitarra”.
Quali sono le emozioni che si celano dietro la musica dei Nemdis?
“Il piacere!”
Spesso sottolineate di essere una band bielorusso-svedese. Perché è così importante affermare le vostre origini?
“La band Nemdis dal 2019 è esattamente una band bielorusso-svedese nel senso letterale del termine. Tre membri della band provengono dalla Bielorussia e due dalla Svezia. E pensiamo che sia una bella combinazione”.
Cosa c’è di bielorusso e cosa di svedese nel vostro sound?
“Si tratta di un unico organismo che, a nostro avviso, è armonioso al 100% proprio in questa forma. È tanto bielorusso quanto svedese. Poiché è stato creato da ragazzi in gamba provenienti dalla Bielorussia e dalla Svezia! Tutto questo è passato attraverso le nostre connessioni neurali, il nostro pensiero. A quanto pare, continuiamo le tradizioni dei nostri antenati. Dopo tutto, bielorussi e svedesi hanno un rapporto molto lungo e buono. Nel Medioevo, le principali rotte commerciali dalla Svezia alla Grecia e oltre passavano per le terre bielorusse. Furono costruite relazioni economiche e il commercio fiorì tra i nostri antenati”.
Come state vivendo la drammatica situazione nell’Europa dell’Est?
“Non c’è alcuna giustificazione per la guerra che la Russia ha iniziato. E questo sta accadendo ora! Le guerre aggressive nei tempi moderni sono impossibili da capire! Viviamo in questa regione ed è impossibile rimanere indifferenti. Questo ci preoccupa molto, siamo molto indignati dal fatto che ci sia una guerra in Europa. È come un brutto sogno. Dopo tutto, sappiamo molto della Seconda Guerra Mondiale grazie ai nostri nonni. La Bielorussia ha sofferto più di tutti i Paesi dell’ex Unione Sovietica durante la Seconda Guerra Mondiale. Un abitante su quattro della Bielorussia è stato ucciso. E abbiamo sempre creduto che le guerre europee appartenessero al passato. Pensavamo che tutti si fossero già ripresi, ma si scopre che ci sono ancora dei pazzi. Il progresso e lo sviluppo vanno sempre avanti e sostituiscono sempre tutto ciò che è indietro! La barbarie deve finire senza ambiguità!”

Pensi che ciò che sta accadendo in qualche modo vada a influenzare la tua musica, soprattutto da un punto di vista emotivo?
“Nessun effetto sulla musica! Non lo abbiamo mai pensato in questo modo. Ma se ci pensiamo, allora, a quanto pare, influisce in modo diverso! L’ambiente in cui una persona vive la plasma. Il suo carattere, le sue opinioni su molte cose. Per quanto riguarda noi personalmente, abbiamo sempre cercato di uscire da questo ristagno e da questa goffaggine. Abbiamo sempre guardato solo agli esempi più brillanti e migliori in Europa, negli Stati Uniti, alle band di maggior successo, cercando di capire come hanno fatto. Abbiamo sempre analizzato tutto”.
Nel 2011 avete pubblicato il vostro primo album ‘Against The Current’, dopo avete pubblicato solo singoli. Perché avete fatto questa scelta?
“È piuttosto difficile per noi pubblicare e promuovere l’intero album, abbiamo bisogno di fondi che sono estremamente difficili da trovare nel nostro Paese. Abbiamo pensieri, idee, sviluppi per le canzoni future, direi addirittura per due album, ma abbiamo deciso di realizzarli passo dopo passo. Queste sono le nostre capacità oggi”.
Quanto è cambiata la vostra musica dal primo album a ‘Unlimited Truth’?
“La musica, secondo noi, è cambiata molto, perché questo è il processo della nostra naturale evoluzione. Tuttavia, sarà più facile per un estraneo che ascolta la nostra musica capire e dire quanto è cambiata”.
Puoi presentarci il vostro nuovo singolo? Dal punto di vista sonoro è davvero devastante. Quali messaggi volete trasmettere con questa canzone?
“È semplicemente la nostra nuova canzone così com’è. Per quanto riguarda l’idea della canzone e il significato del testo, sta nel fatto che non bisogna porsi barriere e restrizioni artificiali! Spesso accade che le persone limitino se stesse, le loro capacità a causa di alcuni pregiudizi. Non riescono ad andare oltre la loro scatola mentale creata artificialmente. E così limitano il loro sviluppo, il loro potenziale, il miglioramento della loro vita, della vita della società e dei Paesi. Ma l’essenza dell’essere è migliorare, svilupparsi e progredire. Questa è la nostra visione, ciò con cui cerchiamo di attraversare la vita. L’essenza della canzone riguarda lo sviluppo dell’uomo e l’espansione delle sue vedute mentali e della sua mente”.
Negli ultimi dischi avete iniziato a collaborare con Per Nilsson e Daniel Bergstrand, già al lavoro con gruppi del calibro di Meshuggah, In Flames, Soilwork, Dimmu Borgir, Behemoth… Quanto hanno apportato queste collaborazioni alla vostra musica?
“Per Nilsson e Daniel Bergstrand sono le persone che hanno dato vita e reso possibile l’esistenza dei Nemdis. Non ci hanno solo aiutato a realizzare il disco, ma hanno dato vita all’intero progetto così com’è e come sarà. Quello che Per e Daniel hanno fatto non può essere sopravvalutato! Grazie a Per Nilsson, siamo diventati una band bielorusso-svedese! Qualche anno prima di incontrare Per, abbiamo avuto molte difficoltà con il cantante. C’era anche una situazione instabile con il batterista. Eravamo in uno stato di assenza di peso per quanto riguarda il nostro sogno più grande: dare vita a un gruppo musicale. Abbiamo cercato di trovare un nuovo cantante. Abbiamo scritto a ragazzi dagli Stati Uniti, dalla Spagna, dall’Inghilterra, dalla Bielorussia, da altri Paesi, non ci ricordiamo! Con qualcuno c’è stata solo una corrispondenza, qualcuno non ci ha risposto affatto, qualcuno ha posto condizioni incomprensibili, con qualcuno abbiamo fatto delle registrazioni demo. Ma tutto non era come doveva essere, in qualche modo non si incastrava, non era molto fluido, o qualcosa non combaciava. Non c’era soddisfazione e non c’era armonia in quello che succedeva! Avevamo materiale musicale  e un sacco di problemi enormi che non riuscivamo a superare per molto tempo. Nonostante tutte queste difficoltà, dovevamo comunque fare qualcosa con la band. A quanto pare il momento stesso richiedeva azioni e decisioni. Abbiamo incontrato Per, abbiamo parlato della nostra situazione e dei nostri progetti. Per ci ha aiutato a risolvere questa enorme serie di problemi, ci ha presentato Mikael e Björn in Svezia, che hanno accettato di far parte dei Nemdis. Abbiamo iniziato a fare dischi insieme. Daniel Bergstrand ci ha aiutato molto con le voci. Siamo andati in Svezia per conoscerci e abbiamo trascorso dei bei momenti insieme. Saremo grati a Per Nilsson e Daniel Bergstrand per il resto della nostra vita. Questo è esattamente ciò che si può raccontare ai nostri discendenti e alle compagnie di amici. Abbiamo ricevuto un grande aiuto da grandi persone e saremo sempre grati a loro per questo! Ora possiamo dire con sicurezza che, grazie a Per Nilsson e Daniel Bergstrand, Nemdis è un organismo armonioso al 100%.Tutti i componenti sono perfettamente abbinati, si completano a vicenda, ogni cosa è al suo posto, come dovrebbe essere!”
Nel 2014 avete suonato in Russia con i Children Of Bodom. Cosa avete tratto da quell’esperienza e qual è la cosa più importante che avete imparato da questo tour?
“Abbiamo capito che potevamo esibirci con sicurezza su grandi palchi, di fronte a grandi platee e con band di fama mondiale. Ci siamo esibiti alla grande! È stata un’esperienza gratificante!”
Che cosa pensate della scena Metal bielorussa?
“È difficile rispondere a questa domanda. Non seguiamo molto le band locali. Abbiamo ascoltato le band locali solo quando eravamo adolescenti e non avevamo ancora una band nostra. Recentemente, a causa della situazione nella nostra regione, abbiamo appreso dalle notizie che alcune band hanno lasciato la Bielorussia perchè la situazione era diventata difficile da gestire”.
Avete in programma qualche tour?
“Al momento non facciamo concerti, perché parte della band è in Svezia e parte in Bielorussia. Ma grazie alle moderne possibilità, cerchiamo di portare la nostra musica alle masse attraverso Internet e le piattaforme di streaming come Spotify, Apple Music, Deeser, ecc”.
Grazie e buona fortuna per la vostra carriera!
“Grazie mille per l’opportunità a tutta Metal Hammer IT! Fuochi d’artificio dalla Bielorussia e dalla Svezia. Auguriamo buona fortuna, buon umore e buona salute a voi e ai vostri lettori”

Nemdis hyperlinks:
https://open.spotify.com/artist/32d8MRmXbXl8AQ5pi9TfAX
https://www.youtube.com/NemdisOFFICIAL
https://www.instagram.com/nemdis_official/
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https://twitter.com/NEMDIS
http://www.nemdis.by/

 

Nemdis are one of those bands that capture you from the first listen. They were born in Belarus in 2008, went through various problems and inevitable line-up changes but, despite this, release an album and a series of singles enough to have the attention of media and fans drawn to them and receive positive reviews just about everywhere. The turning point, if you want to call it that, in 2019 when, thanks to the intercession of two sacred monsters of Scandinavian metal like Daniel Bergstrand (Dark Funeral, Pain Of Salvation, Behemoth, Meshuggah, In Flames, Dimmu Borgir, Strapping Young Lad… ) and Per Nilsson (Scar Simmetry, Meshuggah, Nocturnal Rites, Kaipa…), vocalist Mikael Sehlin and with drummer Björn Nyberg join the band, joining bassist Dennis Bouglai and guitarists Serge Bouglai and Andrei Solonko for what is now the “definitive” Nemdis. A Belarusian-Swedish band as they like to call themselves, the author of a powerful sound that winks at several times at the classic Gothenburg-sound, with melodic parts alternating with fierce aggression, powerful but always elegant riffs, technique and attitude to spare. All of which is well evidenced by the new single ‘Unlimited Truth,’ good enough to intrigue us and push us to want to know a little more about this band that, of things to say, really has a lot to say. Our interlocutor in the chat that follows is the helpful Serge Bouglai, guitarist and founder of the band.
Can you tell us how Nemdis came about?
“It all started a long time ago, back in childhood, listening to our favorite bands, immersed in music and discovered the world of metal. Metal came first for us. It was the most important part. Wherever you were and whatever you do, music was the thread that ran through everything else! As children, we growled, played on improvised items that replaced drums and other instruments.
My grandfather had an electro-acoustic bass guitar hanging on the wall, which he played in a musical ensemble in earlier years (maybe at 70-th), there were speakers, an amplifier and a simple drum set in the garage, so from the very childhood I saw all this and this attracted me all the time.
Everything began to take shape after a few years, when at school, around 1995, I began to get acquainted with AC/DC, then METALLICA and then the Swedish band GRAVE. These three pillars did their job and gave direction to the musical journey. And formed musical views. Of course, there were many other bands that we listened to and liked, but these three were the most important in shaping my taste in music. Since 1997 there have been attempts to do something, create a band and play music. It was like a formation that could no longer be stopped! It’s like a magnet that constantly attracted us and we got incredible pleasure from this whole process.
In 2003, together with Eugene Skvorchevskiy (vocals DETRIMENTUM/NEMDIS) we formed the band DETRIMENTUM, which lasted one year. And only four years later, in May 2008, the backbone of the former DETRIMENTUM project in the person of Denis, Evgeny and guitarist Nikolai Potapenko got together to continue the once interrupted journey, but with a different attitude, approach to business, but with one common goal – to continue doing what which we all love. We can say that this is the moment when the NEMDIS band was formned”.
What prompted you to start Nemdis, and what is the concept behind the band?
“Dennis and Eugene have been friends since kindergarten, when they were 3-4 years old. Even at a very young age, children played together, spent time together, rode bicycles and played with different toys like all children, in fact. Also, our parents were friends. As often happens, children show each other their new toys, games, balls, bicycles and so on, share all their fun with each other, change and so on. A few years later, the same thing happened with music. Then school started, we grew up, but we were friends all the time.
At school, Dennis met AC / DC, then METALLICA and showed the records of METALLICA to Eugene! It took a very short time for the feeling of beauty to completely fill the heart and mind of the young boy Eugene. Then we learned about the Swedish band GRAVE and after that our childish sense of inquisitiveness and craving for new horizons and knowledge was unstoppable. Metal has become a major passion for both of us. It was metal that determined our further acquaintances with new children. If a child listens to metal, then you need to be friends with him. This is how friendships were made with like-minded people and new friends. I don’t remember how the idea to create a band came about. Apparently this happened by itself – evolutionarily! But it happened!
The concept of the band is that you do it with pleasure and joy. This is what the concept is”.
What were your influences – music, literature, philosophy, art, experiences – when starting, and are you influenced by different things now?
“We were influenced by other bands. And we can say the love of music as such. It was music that influenced us at that time and continues to influence us now. And apart from the music, nothing else matter”.
What type of metal do you describe yourselves as being and why?
“At the very beginning, when we started playing, we had a common vision that our style was melodic death. Now it’s hard to say, we do what we like. We don’t set ourselves strict limits musically. The only thing is that it should be metal and we should satisfy ourselves. We just see our music that way!”
How do you create this music? What inspires you and do you start with an idea, a melody, or a rhythm?
“We always start with guitar riffs. You just sit and play the guitar, and if a good idea comes up and you like some piece, then you just record it on a recorder for further work. I would say that 95% of our songs start from the guitar riffs”.
What are the emotions behind the music of Nemdis?
“Pleasure!”
You often emphasize that you are a Belarusian-Swedish band. Why is it so important to affirm your origin?
“NEMDIS band since 2019 is exactly the Belarusian-Swedish band in the literal sense. Three band members from Belarus and two from Sweden. And we think it’s a cool combination, Ha-Ha”.
What is Belarusian and what is Swedish about your sound?
“Impossible to isolate! This is a single organism, which, in our opinion, is 100% harmonious exactly in this form as it is. It is as Belarusian as it is Swedish. Since it was created by cool guys from Belarus and Sweden! Ha-Ha! Of course, Swedish musicians and bands, Swedish guitar sounds, melodies, etc. have influenced our views to a large extent. All this went through our neural connections, our thinking. Apparently we continue the traditions of our ancestors. After all, Belarusians and Swedes have a very long and good relationship. Back in the Middle Ages, the main trade routes from Sweden to Greece and further passed through the Belarusian lands. Economic relations were built, trade flourished between our ancestors”.
How are you experiencing the dramatic situation in Eastern Europe?
“Let’s be honest – it’s terrible! There is no justification for the war that Russia started. And this is happening now! Aggressive wars in modern times are impossible to understand! We live in this region and it is impossible to remain indifferent to it. This worries us very much, we are very indignant that there is a war in Europe. It’s like a bad dream. After all, we know a lot about World War II from our grandparents. Belarus suffered more than all the countries of the former Soviet Union during the Second World War. Every fourth inhabitant of Belarus was killed. And we have always believed that European wars are in the past. We thought that everyone had already recovered, but it turns out that there are still crazy people. Progress and development always goes forward and always replaces everything backward! Barbarism must end unambiguously!”
Do you think that what is happening in some way goes to influence your music, especially from an emotional point of view?
“No effect on music! We didn’t think about it that way. But if to think about it, then, apparently, it affects in a different way! The environment in which a person lives shapes him. His character, views on many things.
As for us personally, we have always tried to break out of this mothballed stagnation and ackwardness. We have always looked only at the brightest and best examples in Europe, the USA, the most successful bands, trying to understand how they did it. Always analyzed everything.
11. In 2011 you released your first album Against The Current, after only singles. Why did you make this choice?
It is quite difficult for us to release and promote the whole album, we need funds that are extremely difficult to find in our country. We have thoughts, ideas, we have developments for future songs, I would even say for 2 albums ahead, but we decided to implement them step by step. These are our abilities today”.
How much has your music changed from the first album to ‘Unlimited Truth’?
“Music, in our opinion, has changed a lot, as this is the process of our natural evolution. However, it will be easier for an outsider who listens to our music to understand and say how much it has changed”.
Can you introduce us to your new single? From a sonic point of view it is really devastating. What messages do you want to send with this song?
“It’s just our new song as it is. As for the idea of the song and the meaning of the lyrics, it lies in the fact that you shouldn’t put yourself artificial barriers and restrictions! It often happens that people limit themselves, their capabilities because of some kind of prejudices. They cannot go beyond their artificially created mental box. And thus they themselves limit their development, their potential, the improvement of their lives, the life of society and countries. But the essence of being is to improve, develop and move forward. This is our vision, what we try to go through life with. Those. the essence of the song is about the development of man and the expansion of his mental views and mind”.
Do you plan to make a second album soon or do you prefer to continue down the path of singles?
“We don’t know how we will act in the future. However, we have a lot of accumulated material”.
In the last few records you have started collaborating with Per Nilsson and Daniel Bergstrand. How much have these collaborations brought to your music?
“Per Nilsson and Daniel Bergstrand are the people who breathed life and made it possible for the NEMDIS band to exist. They didn’t just help us make the record, they gave life to the whole project as it is and what will be. What Per and Daniel have done cannot be overestimated!
Thanks to Per Nilsson, we have become a Belarusian-Swedish band! A few years before we met Per, we had a lot of difficulties with the vocalist. There was also an unstable situation with the drummer. We were in a state of weightlessness with our biggest dream – a musical band. We tried to find a new vocalist. We wrote to guys from the USA, Spain, England, Belarus, some other countries, we don’t remember! With someone there was just a correspondence, someone didn’t answer us at all, someone put forward incomprehensible conditions, with someone we made demo recordings. But everything was not as it should be, somehow it didn’t fit together, it wasn’t very smooth, or something didn’t match. There was no satisfaction and there was no harmony in what happens!
We had musical material (developments), and a lot of huge problems that we couldn’t overcome for a very long time.
Despite all these difficulties, we still needed to do something with the band. Apparently the time itself required action and any decisions.
We met Per, talked about our situation and our plans. Per helped us with this huge array of problems. Per introduced us to Mikael and Björn in Sweden who agreed to be part of NEMDIS. We started making records together.
Daniel Bergstrand helped us a lot with the vocals.
We flew to Sweden to get to know each other, spent a great time together.
We will be grateful to Per Nilsson and Daniel Bergstrand for the rest of our lives. This is exactly what can be told in stories to our descendants and in companies of friends. We have received great help from great people and we will always be grateful to them for this!
Now we can say with confidence that thanks to Per Nilsson and Daniel Bergstrand, NEMDIS is a 100% harmonious organism. All components are perfectly matched, complement each other, everything is in its place, as it should be!”
You have played in Russia with Children Of Bodom. What did you take away from that experience and what is the most important thing you learned from this tour?
“We realized that we could confidently perform on big stages, in front of big audiences and with world famous bands. We performed great! It was a rewarding experience!”
What do you think about the Metal scene of your area or region?
“It is difficult to answer this question. We don’t really follow the local bands. We only listened to local bands when we were teenagers and didn’t play in a band ourselves!
Recently, due to the situation in our region, we learn from the news that some bands have left Belarus”.
Any tour plans?
“At the moment we don’t give gigs, as part of the band is in Sweden, part in Belarus. But thanks to modern possibilities, we try to bring our music to the masses through the Internet and streaming platforms such as Spotify, Apple Music, DEEZER, etc”.
Thank you and good luck for your career!!!
“Many thanks for the opportunity to the entire Metal Hammer IT!!! Fireworks from Belarus and Sweden. We wish good luck, good mood and good health to you and your readers. thank you!”

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