Node – Thrash-death italico puro

Il 24/04/2023, di .

Node – Thrash-death italico puro

Metal Hammer intervista Gary D’Eramo storico bassista e fondatore dei Node, una delle band italiane più popolari del genere thrash-death. Nati nel 1994 a Milano, dopo quasi 30 anni sono ancora pronti a mettere a ferro e fuoco il mondo del metal con nuovo singer e un nuovo album alle porte.
I Node stanno tornando e non vediamo l’ora di ascoltare il loro nuovo album! Ragazzi come state? 
“Stiamo bene, anche se siamo appena usciti da tre anni terribili e difficilissimi nei quali sono successi tanti cambiamenti radicali nonostante i quali siamo andati avanti a lavorare a testa bassa e denti stretti vivendo e accettando in piena serenità o quasi tutto ciò che ci è successo. Molti la etichettano come sfortuna ma come dico sempre da anni quando succede qualcosa di difficile e apparentemente insormontabile, la sfiga non esiste, è solo un comodo alibi per chi si arrende”.
L’anno prossimo saranno 30 anni dal vostro “esordio”: sei album all’attivo, tre EP, un live album e tanti km macinati sui palchi, non chiedo bilanci ma che effetto fa essere una delle band metal più “riconosciute” come tale e come ci si sta in questa dimensione?
“Da 29 anni e lo dico con grandissimo orgoglio, i Node si sono fregiati di questo riconoscimento grazie alla costante qualità che hanno espresso sia nei live che nei loro lavori ma soprattutto con una grandissima serietà e dignità all’interno di tutta la nostra scena , dando sempre il meglio sia nel più piccolo pub di provincia che nei contesto di un grande festival e non è cosa da tutti. Ho sempre creduto che una band aldilà di ogni cosa debba sempre dare il meglio di sè divertendosi e divertendo chi sta davanti sempre e comunque con ciò che passa il convento… Ed è lì che fai la differenza, moltissima gente negli anni ha capito questo nostro mood e ha sempre dimostrato stima e rispetto nei nostri confronti, e credo sia uno dei segreti della nostra longevità. In questa dimensione ci siamo cresciuti perché ce la siamo guadagnata e creata giorno dopo giorno superando sempre mille problemi”.
Siete passati per svariate “peripezie” ma avete ancora tanto da dare e soprattutto da dire e sappiamo che avete delle grandi novità da condividere con noi e col vostro pubblico. Raccontateci che cosa sta bollendo in pentola ultimamente…
“Purtroppo a Dicembre di quest’anno abbiamo perso il nostro frontman Sid perché a causa di un suo serio problema di salute non è stato più in grado di andare avanti. Poco dopo abbiamo perso anche il chitarrista Giancarlo Mendo il quale non aveva più la testa per andare avanti con noi, tutto questo è successo a pochi giorni di distanza e con un disco da registrare. Come potrai ben capire metabolizzare uno scossone di questo genere non è stato facile. Abbiamo quindi cercato di non perdere la bussola e concentrarci unicamente sulle canzoni nuove come se non fosse successo niente e siamo andati avanti lo stesso. In primis decidendo di proseguire con un solo chitarrista anzichè due e mettendoci alla ricerca di un nuovo cantante, ricerca che è culminata nell’arrivo di Dave Arri come nuovo frontman. Abbiamo praticamente ricominciato tutto da capo a partire dagli arrangiamenti e dalle stesure delle linee vocali che erano state già preparate da Sid riadattando tutto sullo stile di Dave che è abbastanza distante dal suo e molto più improntato sul nostro vecchio stile quello del periodo di ‘Das Kapital’ giusto per intenderci. Io oltre al basso ho riabbracciato la chitarra così da essere pronto a registrare le parti dei pezzi che ho scritto per questo nuovo lavoro ed è un po’ come se non avessimo perso un chitarrista, risparmiando un mare di tempo, mentre Gabriele penserà ai suoi pezzi, dato che siamo i due che si sono quasi esclusivamente occupati della stesura dei brani in questi ultimi tre anni. Abbiamo già registrato della roba nuova e a breve uscirà materiale inedito per promuovere questo nuovo corso e anticipare questo nuovo album”.

Come hai accennato, una novità importantissima è l’ingresso del nuovo cantante Davide  “Dave” Arri. Vi conoscevate già? Com’è nata questa “collaborazione”?
“Dave è una nostra vecchia conoscenza perché segue i Node da più di 20 anni, appena Sid ci ha incoraggiato a cercare un’altra persona per sostituirlo a dire il vero non ho pensato a lui al primo momento, anche perché la distanza chilometrica che ci divide è notevole. Ma dopo aver provato con un’altra persona prima di lui anche se molto brava e preparata, non soddisfaceva il tipo di voce che cercavamo. A questo punto allora gli ho chiesto se era disposto a provare e quando ha detto si non nascondo che per un 90% sapevo che sarebbe andato bene per noi, rimaneva la distanza ma una volta che abbiamo toccato con mano il grande entusiasmo che lo pervadeva abbiamo detto: “è fatta!!!” Dave ha portato un’ondata di entusiasmo in un contesto che stava voltando allo scoraggiamento, è stato un raggio di sole nella tempesta”.
La sinergia tra voi è palpabile, si evince anche dalle vostre pagine social e dalla tanta voglia di fare della band. Questa energia come nasce? Ed è difficile andare avanti sempre coerentemente e con la musica sempre in testa?
“L’energia è la stessa, tanto amore per ciò che si fa e con l’obiettivo di farlo sempre meglio indipendentemente dai risultati. La filosofia e la mentalità dei Node è sempre stata quella 50/50 tra la partita del calcetto del mercoledì e della birra al sabato in compagnia per quanto riguarda il lato umano e la cocciutaggine e l’abnegazione di chi vuole dare sempre il massimo per creare sempre qualcosa di bello e importante, il tutto racchiuso nel grande amore che ognuno di noi ha per la musica e per ciò che ne fa parte. Ed è grazie proprio alla metà della partita di calcetto e della birra al sabato sera che sono ancora legato da una profonda e fraterna amicizia con tutti i ragazzi della line up storica da quasi 30 anni nonostante non suonino più con me da 15 anni almeno… Questo conta più di ogni altra cosa in una band”.
Un nuovo album all’orizzonte (di cui sicuramente a tempo debito sapremo di più) ma qualche anticipazione è possibile averla?
“Come ho detto prima a breve rilasceremo del materiale inedito registrato con la nuova line up e che andrà a preparare la strada per questo nuovo album. Posso anticiparti che Marco Barusso (Lacuna Coil, Cayne, The Price)  si sta occupando del lavoro di produzione e di Mix per queste imminenti novità inedite mentre Paolo Puppo (Will O Wisp) si sta occupando del lavoro grafico, Paolo ha lavorato  con i Sadist nelle grafiche del loro ultimo lavoro. L’album sarà un concept sull’individualismo, sulla cancrena del nostro secolo e sulle sue derivazioni tossiche: isolamento, narcisismo e apatia analizzando le motivazioni che hanno portato la nostra società a tutto questo”.
Il 30 Aprile aprirete ai Sinister in una data allo Slaughter Club, seguiranno altre date? Presenterete qualche nuovo brano?
“Il 30 aprile una buona parte del nostro set sarà dedicata ai nuovi brani oltre che all’esordio live di Dave e a questa rinnovata line up… Garantisco che non rimarrete delusi nemmeno questa volta! Abbiamo chiuso un’altra data a giugno che verrà ufficializzata a breve, non avendo management e facendo tutto da soli essere riusciti a trovare pure da soli due date in mezzo a tutto il casino che è successo è da premio Nobel! Ringraziamo comunque la comunità di Wfr, nelle persone di Marco Genitori ed Enrico Toselli per averci dato la possibilità di essere nel Bill del loro Fest”.
Siamo giunti alla fine di questa intervista. Se volete aggiungere qualche altro particolare e salutare i lettori di Metal Hammer questo spazio è tutto vostro! Grazie ragazzi!
“Grazie di nuovo per lo spazio che ci avete concesso, rimanete sintonizzati sui nostri canali social per ogni aggiornamento… Si ricomincia a spaccare!!! Horns Up!”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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