Stormbreaker – In the eye of the storm
Il 19/03/2023, di Fabio Magliano.
Gli Stormbreaker sono una band finlandese nata nel 2021 su iniziativa del cantante dei Kolossus Petri Tarvainen deciso a dare vita a un progetto solista rivolto ad un metal melodico ad ampio respiro. Con il passare del tempo il progetto ha preso forma come una vera e propria band con una solida formazione che include l’altra cantante Annie Kokkonen, i chitarristi Tuomi Virtanen e Jaakko Kauppinen, il bassista Tatu Heikkinen e il batterista Sami Ratilainen. I sei membri hanno all’attivo diverse band come Decrowned, Nevicate, Kolussus, Margraf, Valkyer, Inharmonic… che hanno permesso loro di acquisire una grande esperienza nel corso degli anni, sino alla recente realizzazione dell’EP di debutto ‘Vengeance’.
Vi siete affacciati da poco sulla scena metal europea. Che ne dite di iniziare raccontandoci le origini degli Stormbreaker?
“(Tomi Virtanen) La storia degli Stormbreaker è iniziata quando Petri ha notato un altro musicista heavy metal sul suo posto di lavoro. Si accese subito una discussione sui progetti musicali e non ci volle molto prima che condividessero uno studio e registrassero alcuni demo. Quando un paio di canzoni furono pronte iniziò a cercare gli altri musicisti da coinvolgere e con i quali condividere un percorso artistico. Una volta iniziato a suonare insieme abbiamo incominciato a sentire che avevamo creato qualcosa che volevamo tenere stretto e non lasciare andare – una vera e propria band che lavorava molto bene insieme”.
Che termini usereste se doveste descrivere il vostro sound a chi ancora non vi conosce?
“Definiamo semplicemente la nostra musica come energico metal melodico, perché le nostre canzoni hanno un grande impatto e un’atmosfera continua, con voci potenti e veloci assoli di chitarra!”
Quali sono le vostre principali influenze?
“Molte band metal, come In Flames, Diablo, Amaranthe, Beast in black (solo per citarne alcune) hanno influenzato la nostra musica. I nostri testi provengono dalla vita reale, dai destini umani, dalle lamentele e così via”
Quali sono le emozioni che si celano dietro la musica degli Stormbreaker?
“Per i nostri temi cerchiamo destini intriganti e profondi dell’umanità, che nascono ad esempio dall’equilibrio tra amore e tradimento o dalla lotta contro l’ingiustizia e la distruzione”.
Ci presentate il nuovo EP ‘Vengeance’?
“L’EP ‘Vengeance’ è composto da quattro energiche canzoni di metal melodico, tutte dotate di melodie accattivanti e di assoli sapienti. Tutti i temi sono avvolti dalla parola “vendetta”, anche se in modi diversi”.
Quali erano gli obiettivi che vi siete posti quando avete iniziato a lavorare al nuovo disco?
“I nostri obiettivi principali erano quelli di vedere cosa siamo in grado di fare con la nostra nuova formazione e di condividere il risultato con il resto del mondo metal. Siamo soddisfatti di ‘Vengeance’ e ora abbiamo imparato quanto bene la band lavori insieme!”
Quanto tempo è stato necessario per scrivere e registrare l’album?
“Alcune canzoni sono state scritte prima ancora di trovare tutti i membri della band, ma diciamo che l’EP ha richiesto un anno più o meno, Gli Stormbreaker si sono formati nel bel mezzo della pandemia e questo ha rallentato un po’ tutto. Pensa che il nostro primo concerto si terrà a La Barre, Joensuu, Finlandia, il 25 marzo 2023. L’attesa finalmente finisce!”.
Considerate la vostra musica come arte, intrattenimento o entrambe le cose?
“Sicuramente entrambe! L’arte consiste nell’espandere i confini, usare l’immaginazione, dare un significato alle canzoni e affidarsi al flusso del processo. È qualcosa che facciamo per noi stessi. L’intrattenimento è più che altro condividere questa gioia con gli altri e permettere a tutti di avere un pezzo di ciò che abbiamo creato”.
C’è qualche canzone a cui siete particolarmente legati?
“(Anni) Per me ‘Throne’ è una canzone importante perché è rimasta nel mio cassetto per molti anni prima di incrociare la band giusta in cui si inserisse. Tuttavia, ‘Silence=Death’ è una canzone che parla di come entrare in contatto con la propria vera passione dopo tutti gli ostacoli che la vita ti ha posto davanti (per esempio, non essere in grado di salire su un palco per tanti anni a causa della covid!), Quindi questo tema mi è molto vicino”.
“(Petri) ‘Silence=Death’ perché il suo riff ha cercato il posto giusto per un po’ di tempo e alla fine abbiamo trovato la canzone giusta per esso”.
“(Tomi) Ho creato una parte dell’assolo di ‘Throne’ molti anni fa ed è stata un’aggiunta naturale. È sempre bello quando i vecchi pezzi finalmente prendono vita”.
Qual è la cosa più preziosa che avete imparato durante la scrittura, la registrazione e la pubblicazione dell’album?
“Che la vita dovrebbe essere più incentrata sul rock’n roll che sullo stress per cose stupide. Fare musica insieme può essere divertente e comunque molto gratificante”.
Come è stato accolto ‘Vengeance’ dalla comunità metal?
“Il feedback è stato molto positivo e la gente non vede l’ora che arrivi il nuovo disco! Abbiamo ricevuto ottime recensioni da vari media metal e questo ci ha entusiasmato!”
La Finlandia è sempre stata madre di grandi metal band. Quale è la situazione della scena oggigiorno?
“Pensiamo che la scena metal finlandese sia ancora piuttosto fiorente ed è certo che c’era richiesta per un gruppo come il nostro. Tuttavia siamo un po’ preoccupati se i giovani possono ancora essere attratti dall’ assistere agli spettacoli dal vivo o se siamo sconfitti dai social media e dai servizi di streaming… Ma siamo fiduciosi che il rock’n roll continuerà a vivere!”.