Pyramid – Rage And Hope
Il 15/03/2023, di Fabio Magliano.
I Pyramid sono una band americana dedita ad un elegante progressive metal nata nel 2017 da un’iniziativa del cantautore, produttore e bassista Lance Sawyer e autrice sin qui di cinque album, l’ultimo dei quali, ‘Rage’ ha recentemente visto la luce. Peculiarità di questo lavoro, così come per il precedente ‘Validity’, è la nutrita schiera di ospiti coinvolti nel progetto. A questo giro hanno dato il loro contributo ai Pyramid nomi del calibro di Tim Ripper Owens (ex Judas Priest, ex Iced Earth, tra gli altri), Andry Lagiou (The Harps), Harry Conklin “The Tyrant” (Jag Panzer) alla voce, Mike Abdow (Fates Warning) alle chitarre e Chris Quirarte (Redemption) alla batteria, Adam Bentley (Arch Echo) alle chitarre e al mixaggio, Joey Izzo (Arch Echo) alle tastiere e Perrine Missemer al violino. Impressionati da questo incredibile team ma, soprattutto, dalla ricchezza della proposta musicale dei Pyramid, siamo andati a approfondire il discorso direttamente con il mastermind Lance Sawyer.
‘Rage’ è il quinto album dei Pyramid, un disco impressionante che ha richiesto un duro lavoro ed enormi sacrifici. Come vi sentite oggi che l’album è finalmente uscito?
“(Lance Sawyer) L’album è uscito in maniera stellare e la comunità prog sembra apprezzare molto la musica e la sua diversità. Al suo interno c’è una vecchia scuola incrociata con una musica New Age che è decisamente ibrida, un qualcosa di assolutamente originale”.
Quali emozioni stai provando ora che la tua “creatura” ha finalmente visto la luce?
“Non è una persona o una situazione che influenza la tua vita; è il significato che dai a quella persona o a quella situazione, che influenza le tue emozioni e le tue azioni. La vostra scelta è di cambiare il significato che gli avete dato o di cambiare la vostra risposta, al fine di creare il risultato che desiderate”.
Qual è stata la sfida più difficile ma stimolante che ha affrontato questa volta?
“L’intero processo di creazione e sviluppo di un concept album come Pyramid ha richiesto molto impegno e dedizione. Come si può intuire, è molto dettagliato mettere insieme così tante menti brillanti per fondersi e creare un’opera d’arte come ‘Rage’ Per quanto possa sembrare impegnativo, è stato molto stimolante lavorare indipendentemente con ogni artista e cantante per ottenere un impatto positivo e un album di tale successo e flessibilità”.
Quali sono, secondo te, le principali differenze tra il tuo lavoro precedente e questo ‘Rage’?
“Le differenze che hanno costruito la musica dei Pyramid da un album all’altro sono i vocalist e i chitarristi e per una ragione. È stato assolutamente divertente lavorare con artisti così talentuosi e con una tale dinamica. Ogni canzone aveva bisogno di un certo elemento e di una certa vibrazione per raggiungere il massimo potenziale per ogni brano”.
Anche questa volta hai coinvolto un grande numero di ospiti, vuoi parlarcene?
“Pyramid è una collaborazione di artisti straordinari che hanno raggiunto il successo per ciò che sono e per chi sono. La miscela di talenti creativi che ho riunito ha ottenuto grandi risultati e successo nel suo complesso, con un impatto e un riscontro positivo da parte degli appassionati di musica moderna e contemporanea”.
C’è un artista che sei particolarmente orgoglioso di avere a bordo?
“Sono orgoglioso di ogni singola persona che aggiunge la propria presenza e professionalità alla musica. Come un quadro d’insieme, ed è questo che Pyramid è perfezione e forza come unità e struttura che durerà nel tempo”.
E c’è invece un musicista con cui avresti voluto lavorare ma non hai potuto?
“Ad essere onesti, a questo punto ogni artista e cantante cha avevo in mente è salito a bordo del progetto Pyramid. Finora nessuno mi ha detto di non voler partecipare alla produzione. È positivo e ti da una buona energia”.
Quanto tempo hai impiegato per concepire un’opera del genere e quanto tempo è passato dal momento in cui è stata concepita al momento in cui ha visto la luce?
“Pyramid è frutto di anni e anni di scrittura e di messa insieme della sua meravigliosa tecnica. Scrivo tutta la struttura di ogni singolo brano musicale. Il motivo per cui funziona così bene è che è fatto in modo sistematico con ogni artista e cantante Molto riflessivo e creativo, molto dettagliato”.
Dal punto di vista musicale, quali sono i riferimenti per questo lavoro?
“Sono cresciuto molto presto imparando a suonare il basso e costruendo una tecnica per suonare e scrivere musica. Sono molte le band degli anni ’70, ’80 e ’90 che hanno costruito le basi delle mie capacità come artista e produttore musicale”.
Addentrandoci nel disco stesso, puoi parlarci di ‘Greed’, che considero uno dei pezzi forti di questo concept?
“L’avidità è per me la rovina della società nel suo complesso. Il modo in cui Ripper Owens la descrive e la canta offre tutte le facce della medaglia. C’è l’avidità buona o cattiva e l’avidità di tutti i tipi. Riassume la totalità di ciò che è l’avidità in sé. È qualcosa con cui la gente può identificarsi e capire”.
E che dire di ‘Beast’?
“Anche ‘Beast’ è una canzone molto brillante sia dal punto di vista musicale che da quello dei testi. Racconta di come una persona possa prendere vita e sentire la forza di essere il miglior individuo e la miglior persona possibile. La Bestia rappresenta la forza, non la debolezza o la cattiveria. Harry Conklin ha fatto un lavoro straordinario e si merita le sue congratulazioni per l’ottimo lavoro svolto”.
Impossibile non citare tra i punti salienti l’impressionante ‘Dungeons And Dragons’…
“‘Dungeons and Dragons’ è figlia di un processo creativo di ore e ore. Trascorro settimane e mesi a lavorare sulla musica come un artista fa con un famoso dipinto. Faccio un passo indietro e poi torno sulla canzone in un secondo momento per aggiungere colore, contrasto e texture con idee e tecniche nuove. Il contenuto dei testi descrive, in senso metaforico, lo stato attuale del mondo in cui viviamo. Dungeon significa “doloroso”, il fondo e la fine. Il Drago simboleggia l’élite superiore che ha tutto e che divorerà e distruggerà tutto e tutti coloro che troverà davanti pur ottenerlo”.
Sei indubbiamente un artista poliedrico che spazia dal metal classico al progressive metal. Quale pensi sia la tua vera natura e qual è la dimensione in cui ti senti più a tuo agio?
“Assolutamente! Hai fatto centro con questa domanda. La parola “poliedrico” mi rappresenta bene, perchè è esattamente il modo in cui vedo e creo il mio stile di suonare e produrre la musica dei Pyramid. Dà un po’ di qualcosa che molte persone possono trarre in ogni canzone, indipendentemente dalle preferenze musicali”.
Ormai sei sulla scena da diversi anni, se guardi indietro alla tua carriera, qual è il momento che consideri più importante e di cui sei particolarmente orgoglioso?
“Sono orgoglioso di poter fare quello che faccio. Non do mai nulla per scontato. Sono molto grato e riconoscente verso tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile questo viaggio”.
Pensi che sia possibile in qualche modo promuovere questo lavoro dal vivo?
“So che molte persone vorrebbero vedere questo lavoro sul palco. La situazione e le condizioni economiche attuali sono estremamente volatili e al momento non è ragionevole puntare a questo. Ci concentriamo su un nuovo lavoro in studio, e anche in questo caso ci saranno grandi sorprese. Posso dirti che al momento Glen Drover, ex chitarrista dei Megadeth, e King Diamond stanno lavorando insieme per realizzare una composizione strumentale delle canzoni di Pyramid”.