Alive – Tutti per uno, Alive per tutti
Il 17/02/2023, di Andrea Lami.
I romani Alive sono un nuovo gruppo hard rock che coniuga la freschezza del suo disco di debutto alla tradizione rock. Il quintetto dopo essersi fatto conoscere nel 2019 con ‘Lookin’ for a Future’, album che lo ha proiettato direttamente sul palco del leggendario Whisky A Go Go, si è ripetuto nel 2022 con ‘Rewind And Play’, album che non solo graficamente ci riporta ai fasti degli anni Ottanta tra hook potenti, riff di chitarra incalzanti ed una sezione ritmica che non perde un colpo. Ne abbiamo approfittato per andare a scambiare due parole con la band al gran completo.
Ciao ragazzi, direi di partire dall’inizio. Come è nata la band?
“(Alive) Ciao! La band è stata fondata da Giuseppe Ricciolino (chitarrista solista) a fine 2018. Lui aveva questi brani nel cassetto già da un po’… e stava aspettando le persone giuste per trasformare il tutto in una vera e propria band. La prima esigenza era quella di trovare la voce adatta a quelle linee vocali (piuttosto infami da cantare!). La ricerca non è stata facile e i primi provini hanno trovato una lunga lista di aspiranti frontman con con più vizi che virtù da rockstar e qualche doppiatore di Topolino in incognito. Poi un giorno Giuseppe ha ascoltato Marco Patrocchi (voce) in una cover di Master Exploder (Jack Black sarebbe orgoglioso di noi!), la sua voce, anche se non veniva direttamente dall’ambiente hard rock, era quella adatta a quei brani rimasti nel cassetto. A questo punto, servivano altri nostalgici dell’hard rock dei bei tempi per completare la band. E tramite i classici annunci musicali, tra Roma e dintorni, ci siamo trovati…come mosche bianche appassionate di Van Halen, Mr Big, Extreme, Whitesnake ecc. ecc. Dario Di Pasquale (batteria), Simone Aversano (chitarra ritmica) e Mattia Tibuzzi (basso) sostituito poi con Valerio Amoroso nel passaggio tra primo e secondo album.”
Facendo qualche ricerca ho visto il primo album con una copertina fantastica nella quale sono contenuti tutti i titoli delle canzoni. A chi è venuta l’idea?
“(Giuseppe) Mea culpa, lo avevamo anche presentato come contest per vincere, scovando tutti i titoli, il nostro primo disco. Abbiamo già assegnato il premio ma v’invitiamo a commentare la foto della copertina del primo disco per ritentare la caccia al tesoro e ottenere uno sconto sulle ultime copie rimaste! -questa risposta potrebbe contenere un messaggio pubblicitario-. Anche sulla nuova copertina, realizzata anch’essa dal bravissimo e paziente Stefano Franco (che ha assecondato queste idee malsane…ne approfitto per ringraziarlo!) c’è una sorta di “easter egg”, andatelo a scovare! “
Come è andato il primo album?
“(Simone) Le recensioni, per fortuna, sono state sempre positive…e anche la risposta del pubblico, arrivando in pochi mesi ad avere addirittura un bel feedback dal palco dello storico Whisky a Go-Go di Hollywood nel gennaio del 2020. Il mese dopo sappiamo tutti cosa è successo al mondo e questo purtroppo ha i primi mesi, molto promettenti, di promozione del disco”.
Oggi siamo qui a parlare della seconda uscita ‘Rewind And Play’. Come sono andate le varie fasi (composizione, registrazione ecc.)?
“(Giuseppe) Proprio durante la pandemia abbiamo cercato di trovare un lato positivo (più che il tampone!) a quella situazione. Quindi ci siamo messi a fare i “compiti a casa” ed è nato il nuovo disco. Questa volta ho scritto tutto materiale nuovo avendo nuovi input e stimoli anche dal resto della band, soprattutto da Simone che è stato anche co-autore di uno dei dieci brani.
La pre-produzione è stata fatta a distanza, tra un lockdown e l’altro…e l’avere un piccolo home studio ha aiutato. Durante le registrazioni, per fortuna, è stato più facile incontrarsi e tutti i membri della band hanno potuto arricchire i brani con la loro interpretazione.
Il mix è stato affidato nuovamente a Mustrow, mentre il mastering è opera di Marco Moscetti”.
Il primo video ‘1 for all’ ha insito un messaggio (staccarci da tv e social), vogliamo parlarne?
“(Giuseppe) L’intenzione è stata quella di sottolineare che spesso non ci accorgiamo di tutto quello che ci sta attorno, facendoci condizionare dalla “realtà” spesso edulcorata dei social/tv che ci porta, per forza di cose, ad essere meno concreti e meno attenti.
Credo che la scena musicale, sopratutto underground, ne risenta particolarmente. Ad esempio, in quanti fanno i giudici (severi e anti-mainstream) dei talent show e festival dal divano di casa e nelle varie sezioni commenti? Tantissimi. Ma poi quanti di loro poi prestano attenzione alle tante band emergenti che hanno sotto il naso, magari in concerto a pochi metri da casa…?”
Oltre al primo video avete altro in programma per far arrivare la vostra musica a più persone?
“(Marco) Stiamo già raccogliendo le idee per i prossimi video…però non fate come il protagonista del video di “1 For All”, restate sintonizzati! Da questo punto di vista i social aiutano…e ci trovate ovunque cercandoci come @alivebandrock. Poi stiamo riprendendo finalmente a fare concerti, ci piacerebbe riconfrontarci con il pubblico straniero e qualche palco importante, per riprendere quel discorso interrotto troppo presto…e, allo stesso tempo, continuare la nostra gavetta facendoci conoscere anche nelle realtà più piccole (ma spesso molto calorose)”.
Vi lascio questo spazio per dire quello che vi fa piacere o per salutare i lettori di Metal Hammer Italia
“(Dario e Valerio) Beh, prima di tutto grazie! Se siete arrivati fino alla fine dell’intervista, significa che avete avuto molta pazienza nel sopportarci…Da Febbraio ripartiremo con nuovi live, il 24 ci sarà il nostro release party al Traffic Club di Roma. Male che vada, potete tornarvene a casa con un CD con una copertina bellissima di una band sconosciuta, farete un figurone con i vostri ospiti che la noteranno a casa!a questo punto, dato che siete probabilmente dei lettori e ascoltatori curiosi, venite anche a supportarci e verificare di persona come ce la caviamo!”