Illumishade – Music is what you feel

Il 12/02/2023, di .

Illumishade – Music is what you feel

La quinta edizione del Milady Metal Fest, svoltosi sabato 21 gennaio presso l’Arci Tom di Mantova, ha avuto come headliner il quintetto svizzero degli Illumishade, nelle cui fila militano la frontwoman Fabienne Erni e il chitarrista Jonas Wolf, presenti anche nella line up degli Eluveitie. Per gli Illumishade, questo è il debutto nel Belpaese, e noi di Metal Hammer Italia potevamo forse lasciarci sfuggire di intervistarli al gran completo? Certo che no, anzi, appena il sottoscritto e il fotografo Eric hanno messo piede nel locale, Fabienne e compagni si sono subito resi disponibilissimi per una piacevole chiacchierata. Ecco quanto abbiamo raccolto per voi.
Ciao ragazzi, grazie della vostra disponibilità e benvenuti a Metal Hammer Italia: come state innanzitutto?

“(Jonas Wolf) Alla grande, grazie!”
Volete presentare la band ai nostri lettori?
“(JW) Assolutamente, ovvio che lo vogliamo, dato che ce l’hai chiesto! (ridono, ndr.) Noi siamo gli Illumishade, siamo molto felici di essere finalmente qui, dato che questo è il nostro primo concerto in Italia, e addirittura da headliner, il che è fantastico. Come possiamo già ascoltare, ci sono tante band interessanti che si stanno esibendo, e ovviamente non vediamo l’ora di salire sul palco! Per quanto concerne il nostro sound, è sempre difficile da descrivere: credo sia un nostro modo originale di interpretare il modern metal, con forti influenze dal prog e un’aggiunta di paesaggi sonori cinematografici, molto importanti per delineare la nostra proposta. Inoltre, amiamo molto la melodia, ma al tempo stesso sappiamo aggiungere del groove pesante. Credo che questa, più o meno, possa essere la descrizione del nostro sound, ho dimenticato qualcosa?”
“(Yannick Urbanczik) Credo che tutti noi abbiamo portato ingredienti differenti nel sound della band: veniamo tutti da differenti aree del mondo rock e metal, e di tutto questo abbiamo creato un nostro personale “minestrone”.” (ride, ndr.)
Al momento avete all’attivo un solo disco, dal titolo ‘ECLYPTIC: Wake Of Shadows’, ma cosa vi riserverà l’imminente futuro?
“(Fabienne Erni) Beh, al momento stiamo lavorando su delle nuove canzoni, altro non possiamo ancora svelare… (ride, ndr.) A novembre scorso siamo usciti con il singolo ‘Elegy’, e per quest’anno abbiamo tante altre sorprese, che faranno proseguire il viaggio degli Illumishade.”

Riguardo il concerto di questa sera al Milady Metal Fest, si tratta di una serata singola, o fa parte di un tour?“(JW) Purtroppo non siamo in tour, ma se dovessi conoscere qualcuno che ci farebbe girare l’Italia, per favore facci sapere! (ridono tutti, ndr.) Ci piacerebbe molto suonare qui, è un bellissimo paese per il rock e il metal, c’è gente molto passionevole e devota a questo tipo di musica. Purtroppo, però, quello di questa sera sarà uno show singolo.”
…e riguardo suonare da voi, in Svizzera? Ci sono parecchie possibilità e opzioni?
“(JW) Se comparati con la grandezza del nostro paese, secondo me ci sono molti eventi e festival diversi tra loro. Ovviamente la Svizzera non è poi immensa, quindi la scena rock è comparata con le sue dimensioni.”
In generale, com’è suonare heavy metal qui piuttosto che in Svizzera o in Europa? Difficile, in quanto il pop riesce sempre ad avere la meglio, oppure secondo voi c’è la possibilità, per questo genere, di ricavarsi i giusti spazi?
“(Marc Friedrich) Ovviamente ci si trova a comparare i vari generi tra loro, ma dopotutto non credo abbia molto senso. In Svizzera la situazione non è poi tanto diversa, tuttavia la scena metal, dopo aver ricevuto dei grossi benefici, si è evoluta. Credo che in ogni paese europeo, ovunque sia, tu possa trovare molta gente che ascolta metal, e un altro grossissimo fattore che ho visto con i miei occhi, è che una volta che i fan apprezzano la tua musica, ne sono interessati, devoti e fedeli. E credo che questo sia un vantaggio nei confronti della scena pop.”

Questa sera vi esibirete in compagnia di band come Deathless Legacy, Sick N’ Beautiful, Revenience e altri, ma volendo sognare ad occhi aperti, con chi vorreste condividere il palco?
“(FE) Nightwish, e pure gli Sleep Token potrebbero essere intriganti: li sto ascoltando parecchio da sei mesi, e credo che tra loro e gli Illumishade potrebbe esserci un approccio interessante…”
“(MF) Sicuramente i Symphony X, Dream Theater, Leprous, Epica: sarebbe davvero figo.”
“(Mirjam Skal) Per me assolutamente i Vola, in quanto credo che il loro universo creerebbe un interessante multiverso…”
“(JW) Ehm, ci sono troppe band interessanti… Tra quelle non dette nomino i Periphery, ai quali aggiungerei gli Spirit Box e gli Architects. Inoltre, mi piacciono molto i Jinjer.”
“(YU) Nessuno: tre ore di Illumishade in solitaria, e questo è quanto.” (ridono tutti, ndr.)
…e cosa ne pensate, invece, delle band che si esibiranno questa sera?
“(JW) Beh, le ragazze che stanno suonando in questo momento (le Snei Ap, ndr.), stanno veramente spaccando! Siamo usciti poco fa ad ascoltare qualche brano, e devo dire che sono veramente forti.”
“(FE) E’ veramente un festival interessante: ho ricevuto dei feedback da parte di fan che saranno qui stasera, i quali mi hanno detto che la line up è veramente di prim’ordine, quindi si prospetta una serata davvero curiosa.”
Ieri è uscito il nuovo album dei Måneskin: un fenomeno mondiale come ad esempio questa band, può far ritornare nell’adolescente, nel giovane, la passione per uno strumento musicale, cosa che mi sembra sia calata mostruosamente negli ultimi anni, così come la voglia di uscire di casa, incontrare altre persone, e perchè no, formare una band?
“(MF) Certo, credo che il fatto che i giovani possano vedere questa come una “band modello” per appassionarsi a uno strumento, sia una grossa possibilità. Per tutti noi è iniziato così, osservando delle band suonare, che si chiamassero Red Hot Chili Peppers o altro: ognuno ha trovato la sua band modello che lo ha influenzato e fatto appassionare verso uno strumento.”
“(MS) Credo che i Måneskin siano grandi, adoro quello che stanno facendo e come stanno ispirando i giovani d’oggi a salire, un domani, sul palco. E’ bello vedere una donna suonare il basso, e non essere per forza la cantante, quindi credo che tutto ciò sia veramente figo.”
“(YU) Penso che sia altrettanto importante vedere la musica come un qualcosa di universale, che semplicemente evolve. Ovviamente a tutti fa piacere che il rock, e quindi che la musica suonata sopravviva, ma non credo sia un qualcosa di necessario. Penso che ci sia una sorta di evoluzione naturale, che semplicemente accade, e non ci si può fare niente. Magari ora grazie ai Måneskin più persone saranno influenzate a suonare, mentre altre volte ci sarà meno interesse verso tutto ciò. Non credo che ci debba essere un genere musicale specifico che debba essere preservato, seppur io in primis lo ami. Credo semplicemente che sia un qualcosa di universale: la musica è ciò che semplicemente senti.”

Perfetto. Ed ora, qual’è il prossimo capitolo targato Illumishade?
“(JW) Attualmente uno show.” (ridono tutti, ndr.)
“(FE) Tempo in studio. Passeremo alcuni giorni a scrivere e comporre, e sarà un qualcosa di veramente interessante: nuova musica, nuovi video, nuovi singoli… Credo che il 2023 sarà davvero un bell’anno per noi.”
“(MF) E auspicabilmente qualche concerto!”
Molto bene, l’intervista è giunta al termine. Ringraziandovi ancora per la vostra disponibilità, se c’è qualcosa che volete aggiungere per i lettori di Metal Hammer Italia, quest’ultimo spazio è tutto vostro!
“(JW) Grazie per questa intervista, se volete dare un occhio ci trovate su ogni canale social, oltre che al sito www.illumishade.ch. Speriamo apprezziate la nostra musica.”
“(FE) Grazie mille per il vostro interesse, siamo davvero eccitati per lo show che ci aspetta questa sera, il nostro primo in Italia!”

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