Ren Marabou And The Berserkers – Legendary tales
Il 16/08/2022, di Fabio Magliano.
Ha da poco visto la luce ‘Tales Of Rune’, ultimo capitolo a firma degli irlandesi Ren Marabou And The Bersekers, paladini del viking metal che, con questo lavoro, vanno a chiudere una suggestiva trilogia ispirata dalla mitologia norrena, avviata da ‘Valhalla Waits’ e proseguita con ‘SAGAS’. Un lavoro ricco di fascino che ci ha incuriositi e ci ha spinti a volerne sapere un po’ di più su questa eccentrica band. A parlarci di ‘Tales Of Rune’ sono i componenti della band al completo, il cantante/chitarrista Ren Marabou, il batterista Terence McCann e il bassista Michael Casserly.
Per i nostri lettori che ancora non conoscono i Ren Marabou And The Bersekers, potete presentarci la proposta sonora della vostra band?
“(Terence) Se dovessi dare un’etichetta alla nostra musica, cosa che non mi piace fare perché ci sono così tante influenze dietro le canzoni, direi che siamo una band viking metal o norse metal. Il problema è che il termine evoca automaticamente un’immagine e un suono molto pesante, brutale, quasi death metal. I testi parlano della mitologia norrena, dei personaggi, delle storie, ma sempre più spesso parlano anche dell’influenza norrena qui in Irlanda. Le canzoni sono molto liriche, melodiche, anthemiche e accessibili all’orecchio, in alcuni casi quasi classic metal. ‘Sigurd the Dragon Slayer’ da ‘Tales of Rune’ è un ottimo esempio: è una canzone metal classica con un testo norreno”.
A livello di band, quali sono i gruppi che pensate abbiano maggiormente influenzato il vostro sound?
“(Ren) Le mie principali influenze per la musica che scriviamo sono Tyr, Manegarm, Wardruna, Faun, Brothers of Metal, Artillery e Grand Magus”.
‘Tales of Rune’ fa parte di una trilogia. Vi va di approfondire l’argomento?
“(Ren) Sì, ‘Tales of Rune’ è l’album finale che completa la trilogia insieme a ‘Valhalla Waits’ e ‘SAGAS’. La bonus track di ‘Tales of Rune’, della durata di 9 minuti e pubblicata di recente, si chiama ‘Bloodlines, Echos Of The Norse Gael’ e segna la chiusura della trilogia. Ogni album è basato sulla mitologia norrena, sulla tradizione nordica, sui racconti del gaelico norreno e sulle saghe islandesi”.
Quanto tempo è stato necessario per scrivere e registrare l’album?
“(Ren) Il processo di scrittura e registrazione è durato sette mesi. In quel periodo abbiamo anche firmato con United Music Mafia, abbiamo fatto un tour con Vader e Hate, abbiamo pubblicato cinque singoli e un video musicale, quindi è inutile dire che abbiamo avuto un 2022 produttivo”.
C’è qualcosa che vi ha messi particolarmente alla prova durante le registrazioni di ‘Tales of Rune’?
“(Ren)Probabilmente tagliare le canzoni dell’album. Avevamo circa 30 brani tra cui scegliere, odiamo tagliare, ma questo significa che abbiamo un sacco di materiale, quindi non ci vorrà molto prima di tornare in studio”.
Come avete accennato in precedenza, la storia e la mitologia sono temi ricorrenti nei testi della vostra band. Che cosa vi affascina particolarmente dei temi che trattate?
“(Terence) Una cosa che sta diventando sempre più importante, e che appare in ‘Tales of Rune’ su ‘Finngaill (Fair Foreigners)’, è la storia e l’influenza dei norreni in Irlanda. I norreni sbarcarono in Irlanda verso la fine del ‘700 dando origine ai galli norreni, un popolo di ascendenza mista gaelica e norrena. I loro guerrieri mercenari d’élite, noti come Gallowglass, ebbero un enorme impatto sulla storia del Donegal, e di questo vogliamo scrivere di più. Fa parte della nostra storia. È importante per noi raccontare questa storia”.
Qual è la cosa più preziosa che avete imparato durante la scrittura, la registrazione e la pubblicazione di ‘Tales of Rune’?
“(Michael)È stato il periodo più impegnativo della mia carriera musicale, quindi imparare a destreggiarsi tra lavoro, famiglia e band è stato prezioso”.
Come è cambiato il vostro approccio alla scrittura, alla registrazione e al tour nel corso degli anni?
“(Ren) La scrittura è sempre la stessa, ci piace attenerci a un processo organico. Le registrazioni sono state ottime nei Meadowbank Studios di Donegal negli ultimi anni, ma abbiamo in programma una produzione molto più grande per il prossimo album, e siamo entusiasti di questo. I tour cambieranno radicalmente quando saremo in giro per la Scandinavia con Vader, Hate, Thy Disease e The Noctambulant, perché sarà il nostro più grande tour fino ad oggi”.
Qual è la più grande soddisfazione che vi è capitata nel corso della vostra carriera musicale?
“(Michael) L’ultimo anno personalmente mi ha dato davvero tante soddisfazioni: abbiamo firmato un contratto discografico, abbiamo firmato con un management, abbiamo suonato alcuni concerti incredibili e abbiamo ottenuto il tour con i Vader/Hate. Speriamo di poter continuare questa traiettoria ascendente nel prossimo anno”.
“(Terence) Ren mi ha chiesto di unirmi alla famiglia Berserker. Onestamente, quando Ren mi ha chiesto di unirmi a lui, ho pensato: “Ecco la possibilità di lavorare con un musicista prolifico che vive e respira musica da oltre vent’anni”. Ren mi ha offerto l’opportunità di far parte di qualcosa di molto speciale: un gruppo affiatato di famiglie che si sostengono a vicenda e un autore di canzoni da urlo”.
“(Ren) Per me è importante citare alcune cose, come la firma con Split Screen Management, la firma con United Music Mafia e l’approdo al Vader and Hate Tour, ma anche l’appoggio di Cassidy Guitars, Skull Strings, Iron Age Guitar Accessories, l’essere un artista supportato da Blackstar e l’essere diventato ambasciatore di Viking Lifestyles e Ulster Mead Co”.
Quale qualità pensate vi caratterizzi maggiormente? Quella che vi rende ciò che siete e che vi consente di essere nel vostro piccolo speciali?
“(Michael) La determinazione. Quando sei in una band tutti dovrebbero fare la loro parte e non è sempre così. Ma con i Berserker siamo tutti estremamente determinati e impegnati e abbiamo tutti ruoli diversi nella band, oltre a quello di suonare e scrivere”.
“(Terence) Alcune persone sono fuoco. Io sono acqua. Non sono naturalmente combattivo e tendo a trovare un terreno comune con le persone, anche se queste non ricambiano. Empatico. Penso che sia una buona cosa”.
Per concludere, a breve sarete on the road con Vader e Hate. Cosa provate alla vigilia di questo tour?
“(Ren) Siamo tutti orgogliosi di condividere il palco con band che hanno scritto pagine importanti della storia del metal estremo. Dire che siamo entusiasti è un eufemismo. Ci terrei a ringraziare tutti i ragazzi della Creative Music per aver creduto in noi e per averci dato questa grande opportunità”.