Mariangela Demurtas – La Luce In Fondo Al Tunnel
Il 21/02/2022, di Gianfranco Monese.
Con alle spalle una carriera ineccepibile come voce dei norvegesi Tristania, e tre anni fa la pubblicazione, assieme a Kris Laurent, dell’album di debutto degli Ardours dal titolo ‘Last Place On Earth’, esordisce, questa volta in veste solista, l’italiana Mariangela Demurtas, con un EP dal titolo ‘Dark Ability’. E noi di Metal Hammer Italia non ci siamo certo fatti scappare l’occasione di chiederle qualche informazione, sia sul suo debutto uscito lo scorso undici febbraio, che sull’imminente futuro.
Ciao Mariangela, grazie per la tua disponibilità e benvenuta a Metal Hammer Italia: come stai innanzitutto?
Grazie, tutto bene! Spero anche voi!
Parliamo di ‘Dark Ability’, tuo EP solista: qual’è il significato del titolo?
‘Dark Ability’ si riferisce alla capacità di essere resilienti di fronte a ciò che di più buio la vita ci può presentare.
Hai lavorato in solitaria sul nuovo materiale, o con qualche musicista? In caso, puoi presentarci chi ha fatto parte del processo di lavorazione di ‘Dark Ability’?
Ho lavorato principalmente da sola, dopodiché ho contattato Daniel Cardoso degli Anathema per gli arrangiamenti. I pezzi si sono sviluppati da melodie già esistenti che avevo conservato durante i miei momenti d’ispirazione, mentre sia testi che melodia sono stati elaborati in un altro contesto temporale, quello appunto della pre-produzione.
Com’è stato lavorare sul nuovo materiale nonostante il CoronaVirus?
E’ stato un periodo d’incertezza e probabilmente i sentimenti erano più vividi che mai… E per questo, devo dire, è risultato più semplice sentire il bisogno di esprimermi.
C’è un filo conduttore che lega i testi dei brani, o sono tutti capitoli a sé?
Si, c’è: la descrizione dei sentimenti, di vuoto e malinconia, di speranza e di buio che mi hanno fatto sentire vulnerabile e indifesa.
Riguardo, invece, lo spirito del disco, le sue atmosfere, qual’è stato il tuo intento?
Essere il più pura e onesta possibile.
Che differenza di approccio c’è su un tuo lavoro solista, rispetto ad un lavoro dei Tristania?
Nel mio sono io che decido tutto, mentre nei Tristania si deve essere tutti d’accordo e non si può fare molto al di fuori di quello che rispecchia l’identità musicale della band.
Cosa prevede ora la tua agenda, sia da solista che con i Tristania e gli Ardours (virus permettendo)?
Promozione dell’EP, oltre che del nuovo disco degli Ardours, ed un tour con i Tristania a fine anno. Dopodiché nuova musica da scrivere, per la quale ho in ballo delle collaborazioni… Cercherò, insomma, di fare tutto il possibile.
Bene Mariangela, chiudiamo con un paio di domande generiche: quali cantanti, o musicisti, ti hanno spinta a dedicarti al canto?
Direi vari, ma sicuramente quando ero piccina Bryan Adams, Roxette, Tracy Chapman…. Diciamo che con loro sono passata dalle canzoni infantili a quelle un po’ più adulte.
…e quali sono i tuoi tre dischi di sempre? Te ne concedo cinque, se tre sono pochi…
Questa, per me, non è una domanda facile (ride, ndr.)… Tuttavia direi ‘Nevermind’ dei Nirvana, ‘Last Fair Deal Gone Down’ dei Katatonia e ‘Jar Of Flies’ degli Alice In Chains.
Bene Mariangela, l’intervista è terminata: ringraziandoti nuovamente per la tua disponibilità, se hai qualcosa da aggiungere per i lettori di Metal Hammer Italia, quest’ultimo spazio è tutto tuo!
Non vengo in Italia da quasi tre anni, quindi non vedo l’ora di tornare! Grazie mille per il supporto, e per aver avuto il tempo di leggere quest’intervista! Un ciaone a tutti!!!