Out Of This World – The Right Time To Rock!
Il 10/05/2021, di Andrea Lami.
Dopo l’esordio i Kee Of Hearts, band nata dall’unione di Kee Marcello (ex Europe) con Tommy Heart (Fair Warning), ha avuto qualche problema per proseguire la loro attività musicale. Problematiche che ci vengono spiegate nel corso di questa chiacchierata unitamente ad altre curiosità in attesa del nuovo lavoro venga pubblicato e spedito ai partecipanti del crowdfunding e che farà la gioia di chi ha amato certe sonorità anni Ottanta e Novanta.
Bentornati tra le pagine di Metal Hammer. È un piacere per noi, dopo aver ascoltato il vostro nuovo lavoro fare due chiacchiere con voi. Partiamo dall’inizio. Dopo l’uscita di Kee Of Hearts, cosa è successo?
Kee: Ciao! Grazie, è fantastico essere di nuovo qui. La storia di come sono nati i Kee Of Hearts è piuttosto particolare. Ecco come lo ricordo io, Tommy, per favore commenta se tu hai dei ricordi diversi. Sono stato contattato dalla mia etichetta di allora, poco dopo la pubblicazione del mio quinto album da solista, ‘Scaling Up’. Mi hanno chiesto se fossi interessato a suonare su un album solista di Tommy Heart. Amo davvero la voce di Tommy e mi è sembrata una proposta interessante che all’epoca mi calzava a pennello. Solo registrazione le mie chitarre per l’album di Tommy nel mio studio. E quando è venuto fuori il nome del progetto Kee Of Hearts, all’improvviso mi sono trovato in una band con Tommy. Ora, chiunque mi conosca sa che io non entrerei mai in una nuova band senza essere coinvolto nello scrivere e produrre. La cosa grandiosa dei Kee Of Hearts, però, era che io e Tommy ci siamo resi conto di quanto ci divertisse lavorare insieme e abbiamo sentito di dover continuare a farlo.
Tommy: In realtà con me è stato un po’ diverso. Ho incontrato il presidente della casa discografica italiana nel 2005, a un festival in Germania. Che tu ci creda o no, era esattamente lo stesso posto in cui abbiamo registrato nel 2018 – tredici anni dopo – il nostro album live ‘Live From The Heat’. Il posto si chiamava Rockfabrik a Ludwigsburg Germania. Io ero lì solo come ospite per guardare alcune buone band rock. Mi disse che era un grande fan del mio lavoro e del mio modo di cantare da molti anni e che aveva in mente di lavorare con me per un album solista a nome Tommy Heart o forse su un progetto rock melodico per la sua etichetta. Gli ho detto che ero molto lusingato ma ho dovuto rifiutare perché in quel momento storico non ero molto interessato ai progetti o a un album solista.
Finalmente dieci anni dopo quell’idea è diventata realtà, mi ha contattato di nuovo, mi ha detto che tutti i chitarristi lui menzione dieci anni prima erano molto impegnati in quel momento e mi ha proposto il nome di un altro chitarrista famoso: Kee Marcello. Sentire quel nome mi ha reso molto felice, perché prima di tutto tutti ero un grande fan del suo stile e secondo sono rimasto affascinato da tutto il lavoro che ha fatto in passato con gli Europe.
So che avete fatto un solo live in occasione dell’Heat Festival. Ricordo la fantastica location con banchetti e negozi. Un sogno per noi amanti del genere. Come è andata sul palco?
Kee: È stato fantastico! In realtà ci eravamo già incontrati a Göteborg, Svezia, per le prove un paio di giorni prima del volo in Germania per il festival di Ludwigsburg e in quel periodo abbiamo anche trovato il tempo per registrare le tracce di base per le prime tre canzoni degli Out Of This World: ‘In A Million Years’, ‘Twilight’ e ‘Lighting Up My Dark’. Inoltre, è stato registrato il concerto del Heat Festival che è diventato l’album live ‘Live From The Heat’. Quindi quei pochi giorni si sono rivelati molto fruttuosi.
Tommy: È stato magico! E il pubblico è impazzito! Tutti in quella stanza potevano sentire che c’era magia nell’aria. Sono rimasto sbalordito dall’energia che avevamo sul palco, incredibile ma vero, questa è stata la prima volta che che abbiamo suonato insieme. Il nostro primo concerto in assoluto è stato epico, potente e la scaletta era perfetta. Sono felicissimo che abbiamo deciso di registrarlo e ora tutti i nostri fan in tutto il mondo hanno la possibilità di ascoltarlo.
Come è nata l’idea di proseguire i lavori solamente tra voi (Kee & Tommy) cambiando la line-up?
Kee: Sentivo fortemente che avevamo bisogno di Darby Todd nella band. Darby e Ken Sandin sono nella mia band solista da molti anni e sono la mia sezione ritmica preferita. Avevo in testa di cercare un nuovo nome per la band che avesse qualche riferimento, qualche elemento di riconoscimento. Il mio agente britannico mi ha suggerito di chiamare la band Kee Marcello’s Europe. Secondo me sarebbe stato assolutamente ridicolo. Noi non siamo gli Europe, né ci sforziamo di esserlo. Poi, un amico giapponese di Tommy ha suggerito il nome della band Out Of This World e ho pensato che fosse un’idea geniale. Prima di tutto, perché riporta alla mente l’album in cui ho scritto e suonato in passato, ma anche perché descrive molto bene l’energia della band. Questa band è davvero “fuori dal mondo”!
Tommy: Kee aveva una band fantastica ed era la cosa più intelligente potevamo fare. Ken e Darby sono musicisti fantastici, come puoi sentire sull’album. Penso all’energia che liberiamo sul palco o quando suoniamo insieme in studio sia magnifica. È davvero “fuori dal mondo”!
Come sono nate le canzoni di questo nuovo album?
Kee: Le prime tre canzoni le abbiamo finite, registrate e mixate durante le prove per l’Heat Festival. Quello è stato il punto di partenza che ci ha fatto capire come l’album sarebbe suonato. Poi, quando il COVID ha colpito nel 2020, io, come tutti i musicisti, sono stato impossibilitato ad andare in tour. Ovviamente è stato molto strano passare da centinaia di giorni di viaggio all’anno a zero, ma allo stesso tempo ho avuto la possibilità di stare più tempo in studio. Se vogliamo dire così, l’unico lato positivo del COVID, per me, è stato proprio questo: non credo di aver mai vissuto una situazione del genere! Così, ho scritto tutto il materiale per l’album, tranne ‘No Tonight’ che avevo scritto alcuni anni fa con Zinny Zan e Björn Höglund, originariamente destinato ad un disco degli Easy Action.
Su ‘The Warrior’ la canzone finisce con una citazione di un celebre film omonimo. Avete visto il film? Lo apprezzate (io lo considero uno dei film migliori del genere, ndr.). La citazione è un omaggio? Kee: Adoro quel film, penso che piaccia anche a Tommy!
Tommy: Oh sì, sono un grande fan del film cult di Walter Hill dagli anni Ottanta chiamato ‘The Warriors’ (I guerrieri della notte, ndr.). A essere onesti, non ero sicuro che le persone oggi si ricordassero di questo grande film, ma mi sbagliavo. Alcuni anni fa sono volato direttamente a Coney Island per visitare le location originali dei film di questo fantastica pellicola. Mi sono fermato ad ammirare l’incredibile Wonder Wheel di Coney Island. Poi Kee ha scritto questa canzone. Ovviamente, durante la registrazione di ‘The Warrior’ mi è venuto in mente di lasciare che la parola “warrior” alla fine della canzone, suonasse come quella famosa del film. Ho anche registrato il tintinnio delle tre bottiglie di birra ma non ce l’hanno fatta a inserirlo nell’album. È molto difficile inserire in un mix il suono di bicchieri o bottiglie.
Ron Nevison ha mixato l’album e ha speso parole splendide per Kee Marcello. Cosa pensate di lui e del suo lavoro?
Kee: Penso che sia assolutamente fantastico! Ovviamente è uno dei più grandi produttori del genere di sempre, ma oltre al suo incredibile curriculum, è anche estremamente esperto e crea mix magici. È difficile da spiegare, ma quando Ron mixa un album, si sente tutto. La chiarezza e l’incisività dei suoi mix sono abbastanza unici.
Vi chiedo qualche curiosità del tipo se vi conoscevate già personalmente prima di questo incontro e, se sì, dove e come vi siete conosciuti?
Kee: No, non l’abbiamo fatto. La prima volta che ci siamo incontrati di persona è stata al Frontiers Rock Festival di Milano quando io ero nel bill (io ero presente all’incontro, ndr.). L’intesa è stata istantanea! Mi ricordo, Tommy, Ken, Darby e Thomas Ståhl erano seduti nella caffetteria dell’hotel mentre bevevano una tazza di caffè quando sono scoppiato spontaneamente a cantare: “Freude schöne Götterfunken, tochter aus Elysium” e Tommy si è immediatamente unito a me: “Wir betreten feuertrunken Himmlische, Dein Heiligtum”. Ricordo di aver pensato, santo cielo, dobbiamo essere gli unici due rocker su questo pianeta che si sono presi la briga di imparare il testo di ‘Ode To Joy’ dalla nona di Beethoven. Questo è mio fratello!
Tommy: Ho sempre la sensazione di conoscere molto bene Kee. Mi sembra un fratello maggiore.
Per Kee: quali sono le canzoni dei Fair Warning che apprezzi di più?
‘Burning Heart’ e ‘Save Me’.
Tommy: quali sono le canzoni degli Europe che apprezzi di più?
Superstitious’ e ‘Open your heart’.
Ultime domande. L’album uscirà solamente in maniera ufficiale in Giappone, l’alternativa per noi europei è quella di partecipare al crowdfunding nel quale ci sono differenti versioni per tutti i gusti. Chi ha scelto le varie versioni dei package?
Kee: Io, Tommy e Nik Krofta, il nostro manager. Volevamo diversi colori e confezioni per i collezionisti. E ovviamente sia i normali CD che i CD firmati da l’intera band. Il download. Abbiamo provato a offrire più possibilità di scelta.
Avete raggiunto l’obiettivo, quindi a breve partiranno i lavori effettivi con spedizione ecc. ecc. Siete contenti del risultato ottenuto?
Kee: Non ancora, ma questo è ‘just the beginning’! (gioco di parole voluto!). Abbiamo fissato un obiettivo molto basso sulla campagna perché volevamo superarlo di molto. Il nostro manager sta attualmente parlando con le etichette per una versione alternativa dell’album, con differenti tracce bonus, e via dicendo.