Chez Kane – Rocket On The Ages!
Il 01/04/2021, di Gianfranco Monese.
Il dodici marzo scorso è uscito l’omonimo album di debutto di Chez Kane, voce dei Kane’d, la cui qualità e il deciso richiamo a sonorità “eighties” non possono certo lasciare indifferenti fan e stampa, inserendolo tra i debutti più convincenti degli ultimi anni. Con enorme piacere, abbiamo avuto una video intervista con la simpaticissima cantante gallese, la quale ci ha raccontato non solo come sono state nascita ed evoluzione dell’album, ma anche cosa le riserverà il futuro.
Ciao Chez, sentite congratulazioni per il tuo nuovo album di debutto! Quali sono state le prime reazioni, ora che è finalmente uscito?
Grazie, grazie infinite! Le reazioni sono state piuttosto folli! Al momento ho la testa tra le nuvole, perchè ho ricevuto risposte davvero pazzesche. Non so come andrà avanti tutto questo, in quanto ho proposto al giorno d’oggi un ritorno agli anni Ottanta, ma ognuno sta amando l’album quindi si, è tutto piuttosto folle! (ride, ndr.)
Pure io devo dire di amarlo. Questa è la tua prima deviazione dalla band Kane’d, che ricordiamo essere ancora attivissima. Come mai hai preso la decisione di tentare una via solista?
Beh ci sono parecchie band nelle quali singoli musicisti intraprendono, poi, progetti differenti: un esempio potrebbe essere Myles Kennedy, il quale fuori dagli Alter Bridge ha fatto alcuni album con Slash. Un progetto solista è un qualcosa che ho sempre desiderato fare, lavorando nel frattempo e rendendomi conto di cosa ne sarebbe potuto venir fuori. E quando sono arrivata al punto che non sapevo cosa stavo per fare, Danny mi ha scritto! (ride, ndr.) Pazzesco! Dopodichè mi ha offerto questo progetto solista, al quale non potevo certo dire di no: sembrava fatto apposta per me.
Com’è stato lavorare con Danny Rexon nonostante il virus?
Beh, quando mi ha offerto questo progetto il Covid ancora non c’era, ma due mesi dopo purtroppo tutto è cominciato. Non sapevamo veramente se e quando avremmo terminato l’album, ma fortunatamente sono stata in grado di registrare le parti vocali in Galles, mentre Danny componeva i pezzi in Svezia. Poi ci siamo spediti il tutto, in una sorta di “avanti e indietro”; fortunatamente abbiamo portato a termine il compito, nonostante ci siano voluti ben sei mesi! E’ stato un lungo processo, ma alla fine abbiamo visto la luce. (ride, ndr.)
Vorresti introdurre ai lettori di Metal Hammer Italia la tua band, incluso lo special guest che nel disco ha suonato le parti di sassofono in qualche brano?
Dunque, sull’album tutte le tracce sono state suonate da Danny Rexon dei Crazy Lixx, a eccezione delle parti di sassofono. Per quelle, si è appoggiato a Jesse Molloy, il quale ha suonato degli assoli incredibili! Tuttavia, per quando sarà ora di suonare dal vivo ho sempre desiderato suonare con ragazzi giovani che siano veramente interessati nel riproporre questo genere di musica, che abbiano le stesse sensazioni e passioni che ho io. E questo è quello che le audizioni hanno mostrato: ho trovato dei ragazzi davvero fighi. Alla chitarra abbiamo Harry Scott Elliott, che suona anche nei Kane’d ed è una presenza importante per tutto quello che faccio, infatti ha persino registrato alcune parti vocali per questo album. Dopo di lui ho tenuto delle audizioni per un altro chitarrista, e questi alla fine corrisponde alla figura di James Ready. Dopodiché abbiamo Nico Martin al basso e Jay Haines alla batteria, e sono certa che tutti questi ragazzi offriranno qualcosa di veramente speciale a ogni show, sono davvero estasiata e non vedo l’ora che comincino le prove!
Il tuo album di debutto è un “revival” degli anni Ottanta. Perché, secondo te, ci sono ancora molti fan che preferiscono ascoltare e acquistare musica dal passato piuttosto che, diciamo, guardare avanti?
Lascia che ti dica che tutto questo mi da energia, mi potenzia, perché credo che la musica degli anni Ottanta abbia delle belle sensazioni e afferri lo spirito di ognuno di noi. Ovviamente nel corso degli anni l’Heavy Metal è cambiato: ci sono stati gli anni ottanta, poi ci si è spostati verso il Grunge, dopodichè si è tornati prepotentemente e più duramente rispetto a prima. Credo che il Metal sia un genere più sperimentale ed emozionale, che tocchi più emozioni. Sicuramente, soprattutto perché questi sono tempi bui per tutti noi, penso che l’album che ho fatto stia raccogliendo gli spiriti di tutte le persone, riconnettendole a quell’amore per gli anni Ottanta di cui avevano bisogno. Non so come, ma sta funzionando! (ride, ndr.)
Un altro esempio può essere il ritorno del vinile. Chissà perché molte persone preferiscono guardare indietro, agli anni Settanta, Ottanta, Novanta… Forse perché nella musica d’oggi, e parlo di ogni genere musicale, non c’è poi così tanta originalità?
Certo, capisco quello che vuoi dire, c’è una sorta di musica tutta uguale oggigiorno: puoi ascoltare una canzone e renderti conto che è simile a un’altra. Ma non c’è nulla di male in questo: la gente compone musica, e comporre musica rende felici, sia artisti che fan. Nel mio caso, credo che gli anni Ottanta stiano per tornare in voga perché sono stati davvero un bel periodo per tutti, e a maggior ragione oggi necessitiamo proprio di quella positività.
Collegandomi al ritorno del vinile della domanda precedente, ci sarà la possibilità di avere l’album anche in quel formato? Magari un’edizione limitata, e perché no, colorata?
Credo, essendo una new entry presso la casa discografica Frontiers, che giustamente non sapessero come sarebbe andata. Al momento, su social media e quant’altro, abbiamo davvero molte richieste per quel che riguarda un’uscita su vinile, al punto che penso che in futuro la Frontiers farà qualcosa in merito. Quindi si: penso proprio di si. Potrei sbagliarmi, ma penso di si! (ride, ndr.)
Come mai non è stata inserita una ballad all’interno dell’album? Capiamoci: secondo me ‘Chez Kane’ è perfetto così com’ è, ma dato il genere da te proposto, qualcuno potrebbe storcere il naso sul fatto che manchi una ballad.
A essere onesta non te lo so dire. Fondamentalmente, io e Danny abbiamo seguito un processo secondo il quale lui mi spediva le canzoni, io registravo le parti vocali, e quando eravamo contenti di un risultato finale si passava alla canzone successiva. Tutto il materiale che mi ha inviato mi è piaciuto: non c’è stata una sola canzone che non abbia portato a termine, o che per vari motivi “stonasse”, e questo credo in quanto lui conosceva bene la mia voce. Sicuramente nell’album ci sono brani che più si avvicinano a una ballad, pur non essendo “tranquilli”. Con Danny si è deciso che, intanto, per un album di debutto è sufficiente così, ma chi lo sa: potrebbe esserci una grande ballad sul prossimo disco, se lo farò! (ride, ndr.)
A proposito, quali sono i piani per il futuro?
Ehm, vorrei andare on the road ma chiaramente al momento non posso, e questo è veramente frustrante. Adoro esibirmi dal vivo, è la parte del mio lavoro che preferisco, e non poterlo fare mi sta uccidendo. Ovviamente i progetti sono questi: finire on the road, promuovere l’album e poi, chi lo sa, magari farne un altro.
Bene, ora prova a immaginare: presto uscirà il sequel del musical ‘Rock Of Ages’, e il regista viene da te a supplicarti di dargli un brano, un solo brano, da ‘Chez Kane’, che chiaramente verrà incluso nel film: quale scegli e perché?
Ooh (ride, ndr.)! Ok, credo che sceglierei ‘Rocket On The Radio’, in quanto è divertente, “estiva”, e credo possa funzionare molto bene! (ride, ndr.)
Ti ho fatto questa domanda perché credo che il tuo album calzi a pennello in un musical come quello…
Yeah, possiamo cambiare titolo alla canzone e chiamarla ‘Rocket On The Ages’! (ride, ndr.) Ecco fatto, mi piace!
Se avessi la possibilità di tornare con il tuo gruppo negli anni Ottanta, con quale band ti piacerebbe andare in tour?
Mi piacerebbe molto andare in tour, e spero possa accadere un giorno, con i Def Leppard.
Solo i Def Leppard?
Be’, no, no, ce ne sono molti, ma i Def Leppard sarebbero sicuramente uno di quelli. Oltre a loro ovviamente le Vixen, perchè quelle ragazze spaccano, poi Whitesnake, Robin Beck… Ce ne sono troppi, talmente tanti che potrei andare avanti ancora per molto… (ride, ndr.)
Bene Chez, l’intervista è giunta al termine: ringraziandoti per la tua disponibilità, se c’è qualcosa che vuoi dire ai lettori di Metal Hammer Italia, questa è la tua opportunità!
Ok, voglio ringraziare enormemente ognuno di voi, le risposte positive arrivatemi dall’Italia da quando l’album è uscito sono state finora davvero incredibili. Siete fantastici, grazie per aver acquistato il CD, e se volete tenervi in contatto con la sottoscritta, non dimenticatevi di scrivermi e lasciare commenti sui miei profili social. Spero di venire in Italia a esibirmi per tutti voi il più presto possibile: sarebbe fantastico! Grazie veramente ancora a tutti!