Sorcerer – I segreti dello Stregone
Il 29/06/2020, di Dan.
La nuova uscita ‘Lamenting the Innocence’ è un disco ricco di passaggi originali e interessanti per un’opera complessivamente molto ispirata, profonda che conferma l’ottimo stato di forma dei doomster svedesi, ne parliamo meglio con il frontman della band Anders Engberg.
Ciao Anders, innanzitutto grazie della tua disponibilità. I Sorcerer sono nati ufficialmente alla fine degli anni Ottanta, ma è stato solo nel 2015 che è uscito il vostro primo album. ‘Lamenting The Innocent’ è il terzo disco negli ultimi 5 anni. Che è successo?
Il primo demo tape uscì nell’89, quindi immagino sia quella la nascita dei Sorcerer. Lo stregone “morì” poco dopo l’uscita del secondo demo per diversi motivi. Johnny Hagel si è unito a Tiamat e io mi sono unito ai Lion, volevamo fare qualcos’altro. Nel 2010 abbiamo ricevuto una richiesta dal festival Hammer Of Doom per fare un reunion show e abbiamo messo insieme una band di bravi musicisti solo per quello show. Il successo di quel concerto ci ha lasciato senza fiato e abbiamo detto di sì a partecipare all’Up The Hammers in Grecia poco dopo, che è diventato anche quello un grande successo. All’aeroporto di ritorno in Svezia abbiamo deciso di realizzare un album, che è diventato ‘In The Shadow Of The Inverted Cross’. Dopo aver ricevuto molti elogi della stampa per quell’album, siamo usciti con ‘The crowning of the fire king’ che è stato pubblicato nel 2017 con una risposta ancora maggiore, abbiamo battuto il ferro finché era caldo e continuato….eccoci qui con ‘Lamenting Of The Innocent’.
Il nuovo album è epico ma allo stesso tempo è più melodico dei precedenti. Come confronteresti ‘In The Shadow of The Inverted Cross’ e ‘The Crowning Of The Fire King’ con il vostro ultimo lavoro?
C’è una progressione da ‘The Shadow Of The Inverted Cross’ a ‘The Crowning Of The Fire King’ in cui abbiamo inizialmente sentito che il suono doveva essere sulla scia di quello che ti aspetteresti da una band che è stata ferma per vent’anni fino a un suono più moderno e con una scrittura di canzoni più complessa. ‘Lamenting’ è forse più melodico e più complesso, ma penso che si adatti bene al concept dell’album. Per quanto riguarda il suono, volevamo un mix dei due primi album: una forte e pomposa batteria con chitarre pesanti e un grande feeling per tutto l’intero album.
Justin Biggs è il nuovo innesto al basso, c’è anche il ritorno dell’ex batterista Richard Evensand. In che modo hanno influenzato la realizzazione di ‘Lamenting the Innocent’?
Justin è stato coinvolto nella stesura della canzoni e nei testi e anche alcuni growls sull’album. La batteria di Ricky è eccezionale e sottolinea davvero come suoniamo dal vivo e sull’album. Grandi ragazzi entrambi.
Parliamo un po’ più in profondità delle nuove tracce. Apprezzo molto i brani ‘Where The Spirit Die’ e ‘Age Of Damned’, puoi dirci di più su queste canzoni? Quali sono le tue preferite e perché?
‘Where Spirits Die’ è una traccia doom tradizionale per le mie orecchie e il testo è scritto da me e Justin. La canzone è un’ode a tutte le vittime delle inquisizione avvenute nel XVI secolo. ‘Age Of Damned’ riguarda invece il tempo, le minacce e gli orrori che hanno avuto luogo. Entrambe le canzoni sono un punto di vista di uno spettatore che riflette su ciò che sta succedendo. La mia canzone preferita è difficile da dire, ne ho diverse a seconda del mio umore. ‘Age Of Damned’ , ‘Lamenting’ e ‘The Hammer Of Witches’ per citarne alcune, ma adoro davvero tutte le canzoni.
Johan Langquist dei Candlemass è ospite in ‘Deliverance’, come è nata questa collaborazione?
Conosco Johan da più di trent’anni, ho suonato nella mia prima band con suo fratello. Era un idolo all’inizio per me e il primo album dei Candlemass è una pietra miliare nel genere doom. Quando abbiamo scritto ‘Deliverance’ ho pensato che sarebbe stata una grande canzone per un duetto e Johan è stato il primo a cui ho pensato. L’ho incontrato al matrimonio di suo fratello e gli ho chiesto se voleva farlo e lui ha detto subito di sì. Ha anche realizzato il video per la canzone. Grande ragazzo e amico.
Siete svedesi. Siete di Stoccolma. Suonate Doom Metal. Johan Langquist ha cantato con voi. Esiste il rischio che i Sorcerer possano essere considerati troppo influenzati dai Candlemass?
All’inizio nelle nostre cassette demo siamo stati paragonati a Candlemass ed è vero che volevamo seguire le loro orme. Oggi penso che ci siamo separati da quel tipo di doom tradizionale. Guardiamo più al metal e all’hard rock che al doom epico, vogliamo ancora suonare pezzi epici e lenti, ma penso anche che molte persone sentano che oggi abbiamo anche tante altre influenze nella nostra musica.
Ovviamente Doom Metal non è solo una musica lenta con testi oscuri, ma è qualcosa di più collegato alle anima, una sorta di sentimento complesso e intimo. Cosa significa per te suonare Doom Metal? Qual è la caratteristica più importante di questo genere?
So che siamo considerati una band doom metal. E usiamo quel genere nelle nostre dichiarazioni, ma cosa è doom metal o epic doom metal? Abbiamo la nostra etichetta la Royal Epic Doom, forse è quello che suoniamo? Non lo so davvero. Facciamo solo musica che vogliamo suonare e speriamo che gli ascoltatori possano relazionarsi a questo, se siamo doom, metal o hard rock, per me non importa finché le persone lo adorano.
Parlando della situazione di pandemia in Europa, di solito guardiamo alla Svezia come un modello di welfare in cui tutto è sotto controllo e onestamente è stato strano vedere che il Governo svedese abbia avuto un approccio diverso – con le relative conseguenze – rispetto alla maggior parte dei paesi europei in cui le Autorità hanno deciso di applicare il ‘lockdown’. Cosa ne pensi? Come hai vissuto e stai vivendo questa pandemia?
Beh, prima di tutto in questo momento non c’è un giusto o uno sbagliato nel modo in cui le cose vengono gestite e penso che verranno analizzate e discusse e come ci si può proteggere nel migliore dei modi dopo che tutto questo sia finito. Speriamo di sviluppare un vaccino per fermare questo tipo di epidemie in futuro. La Svezia ha preso una strada diversa ma in generale la gente qui ha fiducia nel Governo e sa che prende decisioni che fanno bene ai suoi cittadini. Non sono un esperto, ma guardando le persone che sono morte per questa malattia è difficile proteggersi. Vivo la mia vita non molto diversamente da quello che facevo prima, vado a lavorare, vado a comprare generi alimentari, mi muovo nella società ma con una mentalità diversa. Mi lavo spesso le mani, utilizzo la disinfezione e cerco di mantenere le distanze, evitando grandi folle e restando a casa se mi sento male. Uso il buon senso e ascolto le raccomandazioni del Governo.
Il virus ha distrutto completamente la musica dal vivo per questa stagione. I Sorcerer, come molte altre band, hanno deciso di suonare un concerto in streaming. Com’è andata? Hai sentito anche dei concerti in drive-in? Suoneresti in una situazione del genere?
Abbiamo organizzato una release party, non è stato come un evento dal vivo, abbiamo suonato alcune canzoni acustiche e ci siamo divertiti un po’. Stiamo cercando di organizzare un concerto in autunno, ma non è stato ancora fissato nulla, quindi tieni gli occhi aperti per ulteriori informazioni al più presto. i Drive In non è un qualcosa su cui mi concentrerei, sembra un po “funny” per me, ma è solo la mia opinione. Abbiamo programmato molti spettacoli per il 2020, tutti sono stati rinviati al prossimo anno, quindi nulla è andato perduto. Speriamo di aggiungere altri spettacoli al 2021. Solo il futuro può dirlo.
Ultima domanda. Che dire del futuro, dovremmo aspettare un nuovo album tra un paio d’anni?
Un nuovo album uscirà sicuramente, per quanto riguarda quando non posso dirlo in questo momento ma sarei sorpreso se ci impiegassimo più di due anni. Per quanto riguarda gli spettacoli, come ho detto, proveremo a suonare il più possibile quando sarà il momento.
Grazie mille per il tuo tempo! Non vediamo l’ora di vederti in Italia. Ciao!
Ciao ragazzi!