Ginkgo Dawn Shock – L’abbagliante luce interiore

Il 28/05/2019, di .

Ginkgo Dawn Shock – L’abbagliante luce interiore

Tra le uscite più attese dal sottoscritto in questa prima metà del 2019 c’era sicuramente il nuovo album dei Ginkgo Dawn Shock, band che, mi si conceda la frase fatta, ho visto crescere. Sin da giovanissimi questi pugliesi hanno dimostrato di avere capacità tecniche e idee invidiabili, per questo era elevato il rischio che fallissero la prova del nove per un eccesso di autocompiacimento. Con i piedi ben saldi per terra è sicuramente più semplice prendere la rincorsa per spiccare un salto, di questo ne sono consapevoli anche Alessandro e Giordano, i due membri del gruppo che hanno accettato di scambiare due chiacchiere con noi di Metal Hammer Italia. 

Benvenuti su Metal Hammer Italia, complimenti per il vostro nuovo lavoro ‘Inward | Flare’, album che ha mantenuto fede all’aspettative, non proprio basse, che circondavano il vostro nome. Avete iniziato giovanissimi e, soprattutto qui in Puglia, avete raccolto un grande seguito da subito e la nomea di ragazzi prodigio. Questa situazione in qualche modo vi è pesata o è stata uno stimolo nella scrittura del vostro nuovo disco?
Ciao Giuseppe! Prima di tutto grazie a te e a tutto lo staff Metal Hammer. Siamo lusingati di essere accolti con una presentazione così bella e, proprio per rispondere alla tua domanda, ti diciamo che  stata dura ma al contempo stimolante, infatti ciò che ci premeva era creare un disco che potesse appassionarci al massimo durante l’ascolto e nell’esecuzione dal vivo.

Prima ho citato l’attaccamento del pubblico alla vostra band, al release party si sono presentate quasi 300 persone e nel booklet c’è il nutrito elenco di sostenitori che vi hanno finanziato tramite crowfounding. Però, nonostante tutto, ‘Inward | Flare’ è uscito come disco autoprodotto: scelta voluta o anche un band seguita come la vostra incontra difficoltà a trovare un’etichetta nell’asfittico mercato italiano?
Di etichette nel panorama italiano ce ne sono tante, di etichette oneste molte meno. Non è stata una scelta voluta, è stata una scelta necessaria.

Come sono nati i brani?
Sono nati dopo tanto tempo di incubazione di idee che volevamo a tutti i costi esternare dopo il primo disco.

Quali sono gli elementi che non possono mai mancare in un pezzo dei GDS e quali sono, invece, le novità introdotte con ‘Inward | Flare’?
Sicuramente in un pezzo dei GDS non deve mancare istintività, autenticità e ratio. E devono assolutamente mancare i compromessi fini a sé stessi.  ‘Inward | Flare’ porta con sé un bagaglio di influenze che hanno cercato di indirizzare il sound generale su più fronti allontanandosi dai classici punti di riferimento del genere, come i Tool, presenti in dosi massicce nel primo disco.

Dalla prima song della track list è stato tratto un video. Come mai avete scelto proprio quel brano? E come è nata l’idea alla base della clip?
‘Sadcasm’ è un brano che riassume in  cinque minuti molto del nostro sound; in più è un brano diretto e frenetico che sembra violentare l’ascoltatore e sono queste le caratteristiche per le quali abbiamo pensato che sarebbe stata una buona idea girarci un video altrettanto sporco!

Quali pezzi del nuovo disco proporrete dal vivo?
Sicuramente la triade iniziale del disco (‘Sadcasm’, ‘Klys’, ‘Mankerat’) più ‘Yedinyy’, ‘Solar’ e ‘Allistee’.

Dal vivo i brani presentano particolari difficoltà esecutive?
Più del primo disco, per certo.

Dal punto di vista dei concerti come siete messi? Avete in programma un tour?
Si, sono in programma uscite al nord Italia e aperture a gruppi stranieri di calibro internazionale.

Da sempre curate l’aspetto visivo, chi si è occupato dell’artwork del CD?
L’illustrazione dell’uomo in fiamme è stata realizzata a pastelli tondi da Vincenzo Amato, mentre la grafica è stata curata da Ivan Losapio.

Credete che in un secondo momento pubblicherete anche la versione in vinile di ‘Inward | Flare’?
Si spera di si!

A voi la conclusione…
Ancora grazie Giuseppe sia per l’interessante intervista che per la oculata recensione. Vogliamo ringraziare tutti coloro che ci stanno supportando in questo momento e salutare il nostro caro amico Sebastiano Duro di Villa Droppa (RO) che ci sta aiutando non poco ma non dopo.

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