Temperance – Tra Le Stelle Con Nolan
Il 22/05/2018, di Marco Giono.
A pochi giorni dall’uscita del nuovo album intitolato ‘Of Jupiter And Moons’ abbiamo avuto l’oppurtunità di intervistare il bassista Luca Negro, membro dei Temperance sin dagli esordi. Ovviamente c’è tanto da raccontare, non solo perché il nuovo album è davvero splendido, ma per approfondire i cambi di line-up che hanno dato via ad un nuovo corso riservando non poche sorprese ai fan.
Ho avuto da subito la sensazione che il titolo del nuovo album ‘Of Jupiter and Moons’ in qualche modo sia un riflesso del mood dell’album, note più potenti e luminose, voci che che esplodono in melodie cangianti. Adesso che è passato del tempo da quando lo avete registrato e pubblicato che sensazioni hai della nuova musica? Lo consideri molto diverso dall’album precedente?
Luca Negro: Le sensazioni sono assolutamente positive, sin dalla prima singola nota suonata in studio durante le riprese sonore, fino al momento in cui per la prima volta abbiamo ascoltato, veramente emozionati, la prima versione del master. Sarebbe scontato risponderti di sì argomentando soltanto il cambio di line up avvenuto all’interno della band. C’è molto di più, ritengo che “Of Jupiter And Moons” faccia parte di un processo evolutivo per il quale, per moltissimi aspetti se vogliam fare un confronto con gli album precedenti, il suo parente più prossimo potrebbe essere rappresentato non tanto dal suo predecessore ‘The Earth Embraces Us All’, ma piuttosto dal nostro secondo album ‘Limitless’. Ed è proprio “senza limiti” che si è sviluppato il songwriting di ‘Of Jupiter And Moons’, con la volontà di andare a creare nuova musica, ricercando il modo di migliore di trasmettere vigore sonoro e allo stesso tempo freschezza all’interno delle melodie. In più, ‘Of Jupiter And Moons’ rappresenta la nostra prima collaborazione con Jacob Hansen che all’interno degli Hansen Studios, che ha curato, oltre ad alcune riprese strumentali, anche e soprattutto la produzione nei momenti di mixaggio e mastering, fase che è stata fondamentale per ottenere esattamente il risultato, il prodotto che volevamo e avevamo in testa fin da subito. In lui, in Jacob intendo, abbiamo creduto fin da subito, anzi è stata la prima scelta, il desiderio che avevamo, l’idea di rendere le sonorità più adulte, più mature.
Gli arrangiamenti, le orchestrazioni e le parti vocali rivelano una cura del dettaglio notevole. È cambio qualcosa dal punto di vista produttivo e compositivo visto anche il cambio di line-up? Hanno contribuito anche i nuovi membri al nuovo album?
Luca Negro: Il processo produttivo e compositivo hanno avuto un iter e una vita propri rispetto al cambio di line up. Sicuramente il cambiamento ha determinato un risultato strabiliante, e ognuno ha contribuito con la propria impronta e personalità musicale. Questo emerge concretamente ascoltando le voci di Michele e Alessia e il groove di Alfonso. Ma il merito e la cura dei dettagli vanno attribuiti in parte maggiore a Marco. Credo che questa sia stata per lui la prova più alta delle sue abilità musicali.
Vi sono stati brani che vi hanno impegnato di più sia a livello produttivo che compositivo? E se hai uno a cui sei più legato?
Luca Negro: Sono personalmente ed emotivamente legato al brano ‘Empires & Men’, la ballata del disco, perché mi riporta ad un momento particolare del mia vita, questa canzone mi riconnette a quel momento.
Le parti vocali impressionano davvero per forza e per affiatamento che trovano una perfetta corrispondenza nella musica. Come siete arrivati a scegliere Alessia Scolletti e Michele Guaitoli? E come vi siete trovati a lavorare assieme?
Luca Negro: Con Alessia e Michele siamo in strettissimi rapporti da parecchi anni. Con Michele in particolare abbiamo avuto l’occasione di condividere il palco in molte occasione, oltre al fatto che entrambi sono già presenti nel ruolo di coristi all’interno del nostro Dvd live ‘Maschere’, forse era un segno del destino…
Ma nella realtà dei fatti, Alessia si era già fatta notare per la abilità vocale sostituendo egregiamente Chiara durante l’autunno scorso nelle ultime date di supporto alla pubblicazione del nostro Dvd live. Il tutto si è però realmente concretizzato mentre eravamo ormai da qualche giorno presso gli Hansen Studios, e abbiamo ricevuto una loro demo contenente alcune versioni di alcuni brani vecchi, e ragazzi vi assicuro che è stato incredibile… Da qui puoi immaginare poi come è sono andate le cose successivamente!
Da dove viene il titolo ‘Jupiter And Moons’ e in che modo si lega ai testi?
Luca Negro: Una cosa che negli anni ha toccato, appassionato e segnato, credo tutti i membri sia i nuovi che noi meno nuovi, sia il film ‘Interstellar’ di Christopher Nolan. Mi piace pensare che ci siano all’interno del nostro album moltissimi richiami a questa pellicola (oltre al tema dello spazio dato anche dal titolo…), in modo più assoluto nel mood e nell’atmosfera che le sonorità creano.
Spero intanto di poter assistere al più presto ad un vostro concerto, ma sarei curioso di sapere se con la nuova formazione cambia qualcosa dal punto di vista del set-list e dell’impatto live?
Immagino che i vostri programmi per l’immediato futuro siano legati principalmente all’attività live. Avete in serbo qualche cosa di speciale? Festival o altro?
Luca Negro: Sono convinto che le sede più adatta alla nostra musica sia il palcoscenico, e con la nuova formazione lo è diventata ancora di più, il fatto di avere tre voci (Alessia, Michele e Marco) dà molto risalto alle linee melodiche, mentre ci piace avere iniziato a variare spesso sulla set list nella scelta dei brani, per poter dare sempre qualcosa di diverso allo show. Abbiamo appena concluso la prima serie di date in UK, Francia, Belgio e in Italia dove si è creata una alchimia unica tra di noi, e questo mi fa pensare che i Temperance stiano vivendo in questa fase il loro momento migliore.
Abbiamo a calendario moltissime date, un altro tour in programma per quest’autunno assieme a Serenity e Visions Of Atlantis, e in particolare ti segnalo che il 24 Giugno saremo assieme a Rhapsody Of Fire, Trick Or Treat e Frozen Crown al Druso di Bergamo, un evento assolutamente da non perdere.
In tal senso ci sono band straniere con cui ritieni di avere un’affinità musicale o comunque anche solo della stima con cui ti piacerebbe suonare?
Luca Negro: Prima di essere un musicista sono un appassionato di musica, in particolare sto seguendo molto da vicino la scena che si sta muovendo con Tesseract, Animals As Leader, Plini, etc. e anche se si tratta di generi poco affini al nostro ti confesso che la mia impressione è che il loro lavoro con il quale smuovono un foltissimo pubblico nel mondo e soprattutto il feedback che stanno ricevendo è molto potente, soprattutto in un momento in cui la realtà, la “salute” dell’ambiente musicale non è buonissimo, anzi…