Republica – Brutti, sporchi…e cattivi
Il 28/11/2017, di Andrea Schwarz.
Da non confondersi con l’omonima band inglese tecno pop con un buon successo commerciale a metà anni novanta e con un album fresco di stampa, i Republica sono una band assolutamente sconosciuta in Europa ma conosciuti in Sud America grazie a ben quattro album e numerose partecipazioni al Rock In Rio nel loro natio Brasile.
“Qual’è stato il vostro percorso artistico fino ad oggi, qui in Europa siete dei perfetti sconosciuti mentre in Sud America il vostro nome è abbastanza conosciuto…
“È una coincidenza il fatto che abbiamo pubblicato in Brasile il nostro debutto nel 1996 quando la band inglese si affacciava sul mercato discografico. Nel 2012 è cominciata una nuova fase pensando di voler cercare riscontri al di fuori del nostro Paese natio ingaggiando quindi Leo Beling alla voce con il quale si cominciò a scrivere in inglese invece che in portoghese. La scelta portò alla pubblicazione nel 2013 di ‘Point Of No Return’ che ci diede una notevole spinta suonando in tutto il Sud America con bands del calibro di Deep Purple, Megadeth, Pearl Jam, Kiss e molti altri. Ed ora si tratta di fare un altro passettino in avanti, puntare all’internazionalizzazione della band alla quale si è lavoranto duramente negli ultimi due anni ingaggiando per questo ‘Brutal & Beautiful’ con Matt Wallace, un produttore con molta esperienza alle spalle.”
“Come mai la scelta di Wallace e non altri produttori di altrettanta provata capacità?
“Matt Wallace è un produttore di successo, credevamo e crediamo che le nostre canzoni abbiano proprio bisogno di una figura con tanta esperienza sulle spalle come pochi altri possiedono. E poi per poterci evolvere e far maturare il nostro processo creativo Matt è stato assolutamente fondamentale, in studio è un maestro come ingegnere del suono e come produttore senza contare le sue grandi qualità umane. Non potevamo fare scelta migliore.”
Ascoltando il disco il tocco di Wallace salta subito all’orecchio così come sembra che sia diventato il sesto membro del gruppo curiosando i vari teaser delle recording sessions che avete caricato sui vostri canali ufficiali. Possiamo considerare Wallace come il sesto membro della band?
“O sì, Matt è certamente un membro aggiunto dei Republica! Senza il suo apporto ‘Brutal & Beautiful’ non suonerebbe così, abbiamo lavorato veramente insieme come una squadra nell’intero processo, fin dalla pre-produzione che è stato un periodo molto intenso. L’intensità e la profondità che egli richiede in ogni fase di produzione del disco fa la differenza, è meticoloso nella cura dei testi fino al singolo suono del crash, è quel valore aggiunto che adoriamo in lui.”
Lo stile del disco non si discosta più di tanto rispetto a quanto avete già fatto in passato, una delle maggiori differenze riguardano i suoni, la produzione è più potente e gli arrangiamenti sono più maturi, intensi e curati maggiormente…
“Sono d’accordo, un’evoluzione ed una rivoluzione allo stesso tempo del nostro stile, a vederlo oggi penso che sia qualcosa che possa avvicinare la gente ed i nostri fans di lunga data nuovamente alla band. Ogni canzone ha la propria personalità, ‘Brutal & Beautiful’ è un album intenso ed allo stesso tempo avvolgente e melodico.”
A sentire queste parole viene da pensare che non sia stato facile lavorare al disco, un album che ha rappresentato una sfida in un momento cruciale della vostra carriera…
“La determinazione e la dedizione che abbiamo tutti quanti messo nella lavorazione di questo disco è stata la parte più difficile ma anche la sfida più grande. Abbiamo passato un anno a scrivere queste canzoni, altri sei mesi nel perfezionare quelle idee con Matt Wallace, tantissime ore chiusi in uno studio provando, scrivendo, producendo…stando insieme come una famiglia. Questo presuppone una forza ed una dedizione non da poco per mantenere alte le motivazioni ogni singolo giorno.”
Dal vivo avete partecipato a grandi eventi come il Rock in Rio ed il Lollapalooza, a breve vi aspetta nuovamente il Rock In Rio, quasi come se l’ambiente dei grandi happening vi esaltino maggiormente rispetto ai piccoli club…è così?
“Amiamo suonare live e non vediamo l’ora di tornare on the road, di restituire tutta l’energia accumulata negli ultimi mesi. Non importa se le situazioni possano essere i grandi festival o piccoli clubs, noi siamo sempre noi stessi indipendentemente dal contesto. Il nostro obiettivo primario è quello di far conoscere al maggior numero di persone possibili ‘Brutal & Beautiful’, il resto non conta!”