Royal Guard – State Tutti In Guardia
Il 02/11/2017, di Andrea Lami.
Esordio discografico per i Royal Guard, provenienti da Ravenna e con una grossa voglia di far del rock’n’roll insieme a tutti noi. Facciamo due chiacchiere con Mattia, bassista della band, per approfondire un po’ il discorso relativo all’album appena pubblicato.
Come è nata la vostra formazione?
La band è nata all’incirca 4 anni fa, dopo svariati cambi di formazione siamo partiti subito con una buona attività live, abbiamo girato parecchio per circa due anni, dopodiché abbiamo incominciato a scrivere ulteriore materiale ed è iniziata la fase di pre-produzione del disco che ci ha portato all’entrata in studio e alla registrazione del nostro primo disco.
Quali sono le vostre principali influenze musicali?
Principalmente Hard Rock: Guns n’Roses, Motley Crue, Judas Priest, ma anche band più moderne come Hardcore Superstar ed Airbourne.
Chi scrive i brani e le melodie sulle quali lavorare?
I brani nascono principalmente da un riff di chitarra che sviluppiamo tutti insieme, mentre le linee vocali e i testi vengono dal nostro cantante Dave.
Siete soddisfatti del vostro album o, riascoltandolo, avreste voluto migliorare ancora qualche cosa?
Il nostro album rispecchia a pieno quello che siamo, non c’è stata molta post produzione: diretto e aggressivo, siamo molto soddisfatti!
Qual è l’obiettivo che vi siete posti prima di incidere l’album e ora che l’album è fuori qual è l’obiettivo dell’album?
Il nostro obiettivo è sempre stato quello di buttare giù dei riff e di scrivere pezzi che ci facessero muovere ed agitare sul palco, per poi trasmettere queste emozioni nei live e sul nostro disco! Spero che almeno un po’ ci stiamo riuscendo.
Da dove nasce il nome della band e che significato ha?
Volevamo un nome importante, che rimanesse ben impresso. Be’, ’Guardia Reale’ ci sembrava adatto e devo dire che non suona affatto male.
Una curiosità: come mai avete cambiato così tanti loghi?
Abbiamo cambiato tanti loghi perché sinceramente non ci ha mai convinto nessuno in particolare. Dopo vari disegni si è deciso di puntare su una scritta diretta e senza troppi ricami attorno e questa ci è piaciuta subito.
Preferite l’attività live oppure quella di composizione/registrazione?
Suonare live, divertirsi sul palco è sicuramente l’aspetto più divertente nel far parte di una band, ma lavorare sui tuoi brani dentro lo studio e starsene isolati da tutti e tutto è qualcosa di molto affascinante.
Avete un’intensa attività live, visti i tempi, complimenti, avete idee particolari da sviluppare per le date di promozione del nuovo album?
Per i concerti vorremmo toccare regioni dove non siamo ancora stati e indubbiamente ci piacerebbe uscire dai confini nazionali ma, sappiamo che non sarà facile, anche perché non vorremmo suonare all’estero tanto per fare i fighi, ma perché ci farebbe aumentare l’esperienza e ci aiuterebbe a crescere come band.
Come siete entrati in contatto con la Sliptrick Record?
Conoscevamo la Sliptrick Records già sul web e sapevamo che entrare nel loro rooster poteva essere un’ottima opportunità per promuovere il nostro album. Dopo aver firmato ci siamo subito messi al lavoro!