Starset – Molto Più Di Una Band
Il 12/06/2017, di Angela Volpe.
Dustin Bates ci parla della missione degli Starset, che va ben oltre il semplice intrattenimento. Il tema in oggetto è il nuovo disco, intitolato ‘Vessels’.
Reduci dal successo del debut album “Transmissions” pubblicato nel 2014, gli americani Starset presentano il loro secondo lavoro per Razor & Tie, “Vessels”. La loro proposta musicale è un evocativo cinematic rock, ispirato da un concept che richiama lo spazio profondo. Quindici tracce di effetti imperiosi e melodie, qualche parte vocale in screaming e outro strumentali. E fin qui, tutto nella norma, se non fosse per quel misterioso retroscena che racconta il cantante e fondatore Dustin Bates. Egli sostiene di essere stato contattato da tale Dr. Aston Wise, presidente dell’associazione Starset Society, che gli avrebbe proposto di fondare una band per divulgare il messaggio della società. Bates, ingegnere elettronico specializzato in robotica, sostiene e crede nel valore di quanto promosso dalla Starset Society: “Si tratta di pubblicizzare scoperte scientifiche che sono state messe a tacere e mettere in guardia la gente contro i pericoli che possono derivare dall’invadente presenza della tecnologia nella vita quotidiana.” L’intenzione è quella di trasmettere questo messaggio al maggior numero di persone possibili e visto il successo del primo album degli Starset, l’obiettivo è stato centrato. In considerazione di questo successo, ci si aspettava che il secondo album arrivasse prima, ma Bates dice che quel periodo di tre anni è stato ben impiegato. “Siamo stati occupati in due tournee in Europa e negli States; nel frattempo proseguiva il songwriting, ho scritto più di una ventina di canzoni, tra queste abbiamo scelto quelle da includere nell’album. E poi siamo stati impegnati a sviluppare e promuovere i progetti della Starset Society.”
Il sound e la proposta della band non hanno subito grandi mutamenti in questi anni, ma Bates sottolinea che “Transmissions era un album più atmosferico, mentre Vessels è più diretto e con maggiori effetti orchestrali, più esplicitamente cinematografici. Il primo narrava una partenza, il secondo è un viaggio.” Con un’affermazione quasi spiazzante: “I due album sono diversi perchè il film al quale si riferiscono è cambiato,” Bates invita considerare i loro album non come fine a se stessi, ma come colonne sonore del messaggio che vogliono promuovere.
Dalle parole di Dustin sembra che Starset band e Starset Society siano quasi inscindibili, due parti che vivono di vita propria ma strettamente connesse.
Infatti, la pubblicazione dell’album “Transmissions” è stata abbinata a una graphic novel prodotta dalla Starset Society, intitolata “The Prox Transmission”. La graphic novel dedicata a “Vessels” sarà prodotta nientemeno che dalla Marvel. “Abbiamo visto i primi schizzi degli artisti della Marvel e ne siamo veramente entusiasti. Non posso anticipare molto, se non che la graphic novel si baserà su quanto promosso dalla Starset Society. L’uscita nei cinema è prevista indicativamente per l’autunno del 2017”.
L’amore di Dustin per la scienza traspare senza esitazione, retaggio del precedente lavoro che ha svolto fino a quando gli è stato possibile. Sembra quasi che il successo nel campo musicale sia stato inaspettato. “Non ho alle spalle studi musicali professionali, sono un autodidatta, suonavo in alcune rock band al college ma senza pretese.” Da ingegnere elettronico a rock star, con la volontà aggiuntiva di comunicare con il pubblico in modo trasversale.
C’è una sorta di aspetto filantropico in tutto questo, in quanto l’intento della Starset Society è quello di sensibilizzare la popolazione su alcune tematiche e gli Starset ne sono il principale mezzo di divulgazione: “Ci auguriamo di riuscire ad espandere il più possibile il messaggio della Starset Society, attraverso la graphic novel e i nostri album.”
La band sarà impegnata in un lungo tour negli States e anche se al momento non è ancora stato pianificato un tour che coinvolgerà l’Italia, Dustin spera di ripetere al più presto l’esperienza all’Alcatraz lo scorso giugno, quando aprirono il concerto dei Breaking Benjamin. Gli Starset hanno studiato per i loro live una scenografia letteralmente spaziale, con caschi da astronauti illuminati di luci blu e altri effetti visivi che accompagnano i loro brani. Non ci è dato sapere quali saranno le nuove scenografie per il tour di “Vessels”, ma senza dubbio l’impatto visivo sarà pari alle loro composizioni: da cinema. Nel caso degli Starset, dunque, oltre che “buon ascolto”, si può dire “buona visione”.