Atlantic Tides- Partiamo da noi
Il 15/12/2016, di Angela Volpe.
Debutto interessante per la band milanese con Scarlet Records con l’album omonimo “Atlantic Tides”
Presentiamo gli Atlantic Tides, band milanese, formatasi nel 2010, che propone il primo full lenght album per Scarlet Records, intitolato con il nome del gruppo. “Da quando abbiamo iniziato a suonare assieme non abbiamo mai smesso di ricercare nuovi sound e sonorità e in questo disco per la prima volta sentiamo di aver fatto un passo avanti verso quello che possiamo iniziare a definire come il nostro sound, quindi abbiamo scelto di dare al disco lo stesso nostro nome”. La band ha alle spalle un Ep interessante, contenente un brano meritevole di menzione, ‘Seven Stories’, al quale tuttora la band rimane molto affezionata. “È stato il nostro primo videoclip e il brano che forse è arrivato di più alle persone che ci seguono”. Un valido lavoro precedente che ha condotto gli Atlantic Tides a scrivere i nuovi brani e che è stato utile anche come banco di prova. Per la produzione, la band ha deciso di mantenere le collaborazioni già collaudate: “Questo è il secondo lavoro che produciamo assieme a Francesco “Frank” Altare (Mellowtoy, Brain Distiller Corporation) per cui molti aspetti critici della fase di registrazione li avevamo già vissuti nell’esperienza precedente. Il lavoro fatto in studio per questo disco, invece, per quanto lungo e organizzato in tre studi di registrazione diversi, è stato molto stimolante ed utile per la band.”
Ci si chiede sempre cosa cambi tra un disco e l’altro, alcune band fanno di tutto per cambiare e mostrarsi in nuove vesti, altre invece tengono ben salde le proprie peculiarità; per gli Atlantic Tides la creazione dell’album sembra stato un processo spontaneo. “Rispetto al precedente Ep il processo di songwriting non è cambiato molto, sicuramente questa volta, avendo fatto frutto degli insegnamenti di Frank, siamo arrivati più preparati in studio per cui ci siamo potuti concentrare più sugli arrangiamenti che sulle strutture dei brani. Crediamo che sia un’ evoluzione di quello che abbiamo fatto e suonato fino a ora. Sicuramente non è il nostro stadio finale ma siamo contenti del percorso che ha intrapreso il nostro sound.”
La proposta musicale degli Atlantic Tides rientra nel rock melodico, ma presenta sfaccettature e sfumature di non semplice categorizzazione, e la band ne è consapevole. “Questo è sicuramente un’arma a doppio taglio! Per fortuna al momento il riscontro è più positivo che negativo, adesso siamo curiosi di ricevere qualche feedback anche dall’estero.”
E proprio all’estero è rivolto lo sguardo e il futuro della band: “Cantando in inglese è inevitabile che gran parte di quello che facciamo è orientato ad un panorama internazionale, per cui probabilmente siamo anche più adatti che al mercato italiano!” Determinata e forte anche la volontà del quartetto milanese di esportare la propria musica live fuori dai confini nazionali: “Non abbiamo ancora avuto la possibilità di suonare all’estero, quindi l’Europa, l’America, l’Africa…qualunque meta va bene perché forse l’unico vero scopo della musica è suonarla, quindi suoniamola.”
La musica va suonata sì, ma introdursi in questo mondo non è una passeggiata, una band emergente deve affrontare e saper gestire parecchi ostacoli. “La sfida più impegnativa è sicuramente quella di riuscire a far arrivare alle persone che ci ascoltano la nostra musica così come la sentiamo noi, riuscendo magari a emergere dal mare di band validissime con cui ci confrontiamo ogni giorno.”
Anche perchè, diciamolo, vivere di musica è quasi un’utopia in questo periodo storico, ma la passione è ciò che sorregge sempre un musicista, e gli Atlantic Tides ne sono consci. “La musica non è il nostro lavoro a tempo pieno, ma le nostre teste e i nostri cuori si impegnano come se lo fosse. Sono diversi anni che tutti noi suoniamo e lavoriamo quindi siamo riusciti al momento a gestire le due diverse realtà.”
E l’augurio che non si può non fare a chi si affaccia a questo mondo, è che il sogno diventi la realtà.