Mondoscuro – The Destruction Of Anger
Il 02/11/2016, di Fabio Magliano.
Cadaveria e Necrodeath, ovvero due delle realtà estreme più influenti sul suolo italico. Dal loro incontro nasce oggi il progetto Mondoscuro, ovvero rabbia primordiale racchiusa in sei tracce disturbanti.
Quelli di Necrodeath e Cadaveria sono due percorsi stilistici che, negli anni sono andati più volte sfiorandosi, già solo per la militanza di Flegias e GL in entambe le realtà. Ecco quindi che il progetto Mondoscuro, che oggi unisce sotto un unico tetto le due band, appare quasi come una tappa obbligata, con la produzione di un mini-CD che non solo fa interagire le due band, ma ne rende reciproco tributo.
Quando è nata l’idea di fare incontrare le due band e dare vita al nuovo progetto?
“(Flegias) E’ bene sapere che sia io che GL (Peter Dayton) e Dick Laurent, lavoriamo con tutte e due i gruppi ricoprendo anche ruoli diversi. Tutto risale a qualche anno fa, quando pensavamo di riunire in un unico concerto tutte le band che ruotavano attorno ai CADAVERIA e ai Necrodeath, ovvero DyNAbyte, Raza de Odio, e gli stessi CADAVERIA e Necrodeath ovviamente. Poi, alla fine, si è concluso con un nulla di fatto e il pensiero di fare qualcosa in comune è rimasto nel cassetto. Dopo l’uscita dello split Bulldozer e Death SS che ci ha dato lo spunto, abbiamo ripreso il progetto in mano cercando di dare vita ad un nuovo capitolo della serie “Mondo” dopo il precedente avvenuto con gli Schizo. Abbiamo altresì cercato di non fare la stessa cosa ma di mettere ingredienti diversi.”
Su che basi avete iniziato a lavorare ai Mondoscuro?
“(Flegias) Siamo partiti con l’intento di realizzare un solo inedito a sei mani coinvolgendo tutti i musicisti che compongono le due bands e di inserire una cover a testa dell’altro gruppo. Da lì il discorso si è poi ampliato visto che le idee erano come al solito tante. Abbiamo quindi aggiunto un altro inedito (così da avere le caratteristiche di entrambe le bands) e due cover di gruppi estranei a noi scelti in autonomia. Una volta stabiliti i contenuti ci siamo chiusi nei due studi che di solito ci accolgono ovvero i Musicart e i Rrooaarr Sound studios dove abbiamo fatto la spola per poter dar vita a qualcosa di differente ma che risultasse amalgamato.”
Con quale criterio Cadaveria hai scelto di rendere tributo ai Necrodeath con Mater Tenebrarum?
“(Cadaveria) E’ una delle canzoni storiche e più rappresentative dei Necrodeath, quella che non mancano mai di fare ai concerti e che in parte già conoscevo proprio perché ai loro concerti l’ho ascoltata tante volte. La scelta è venuta quasi da sé e si è concretizzata quando Flegias ha avuto l’efficace l’intuizione di aggiungervi come outro il tema di Inferno di Dario Argento, originariamente composto da Keith Emerson. La discografia dei CADAVERIA è caratterizzata da numerosi riferimenti al mondo cinematografico, Argento stesso è da sempre fonte di grande ispirazione per noi. Con l’idea di aggiungere quell’outro la cover mi è parsa completa ed appropriata e la necessità di aggiungere delle voci liriche per ricalcare l’originale apriva la possibilità a nuove sfide e nuove collaborazioni, cosa per me molto stimolante. In effetti sono molto soddisfatta del risultato finale.”
E perchè, Necrodeath, scegliere Spell?
“(Flegias) Un po’ per lo stesso motivo. Spell è una delle canzoni più conosciute dei CADAVERIA, basti fare una ricerca su YouTube e vedere quante visualizzazioni ha. La complessità strutturale di quel pezzo ha messo a dura prova la stesura in chiave Necrodeath, soprattutto per il cantato così diverso dal mio stile. Anche in questo caso il risultato mi ha soddisfatto pienamente e oggi sono veramente orgoglioso di ascoltarlo.”
A parte alcuni membri in comune, cosa pensate leghi, da un punto di vista musicale e concettuale, i Necrodeath e Cadaveria?
“(Cadaveria) Le due band hanno sempre percorso strade parallele senza mai incontrarsi o influenzarsi a vicenda. Tutte e due hanno una loro storia e una loro identità precise, quindi direi che stilisticamente e musicalmente siamo ben distanti l’una dall’altra e questo per noi è un plus che ha reso la creazione di Mondoscuro ancora più intrigante e singolare. Concettualmente posso dire che entrambe le band interpretano lo spirito heavy metal in maniera genuina e personale. Ci accomuna quindi la passione, che persiste vera e concreta anche dopo tanti anni.”
Potete presentarci Rise Above e Dominion Of Pain?
“(Cadaveria) La musica di Rise Above è stata scritta da Peso, Pier e GL, vede ospite Dick Laurent, chitarrista dei CADAVERIA, il testo è interpretato da me e Flegias ed è stato scritto da me apposta per quella musica già in ottica di duetto, nel senso che ho definito a priori quali sarebbero state le parti di Flegias e le mie. Il testo è stato concepito come un dialogo, i personaggi interpretati da me e Flegias sono un’anima e il suo spirito guida, che sprona l’anima ad elevarsi al di sopra di una realtà disgregata e al di sopra delle effimere illusioni. E’ un inno alla concretezza e alla liberta, di stampo prettamente thrash, insolitamente farcito di gothic con qualche clean vocals e in cui, grazie all’escamotage del botta e risposta, sia Flegias che io manteniamo le nostre identità vocali già ben note al nostro pubblico. Dominion of Pain è invece un pezzo dal riffing black metal ad opera di Dick Laurent e in un certo senso è la prosecuzione di quanto proposto in Silence, ultimo album dei CADAVERIA. Sul finale l’atmosfera si fa più pesante con l’inserimento di un bridge decisamente doom. Pier è ospite nella seconda parte dell’assolo e il cantato è affidato a Flegias e alla sottoscritta. Il testo che ho scritto è molto intimista e conclude come dicevo una parabola di auto analisi cominciata in Silence e in parte in Horror Metal. Diciamo che con Dominion of Pain ho smesso di andare dallo strizza cervelli grazie ad una raggiunta consapevolezza e maturità.”
Come è nata la collaborazione con Lindsay Schoolcraft?
“(Cadaveria) E’ nata per caso perché i Cradle of Filth hanno indetto una sorta di concorso tra le band dei vari paesi europei per scegliere le band che avrebbero aperto il loro tour e noi siamo stati scelti per le tre date italiane dello scorso novembre. All’epoca avevamo già chiare e le idee per Mondoscuro e stavamo cercando un soprano per la parte di Inferno. Così nel backstage della data romana abbiamo proposto a Lindsay di collaborare al pezzo, lei lo ha ascoltato e ne è rimasta entusiasta. Concluso il tour mi sono sentita più volte con lei per concretizzare la cosa e in effetti la corrispondenza ha avuto buon esito.”
L’artwork del disco è terribilmente bello. Potete parlarcene?
“(Cadaveria) Sono contenta che ti piaccia. E’ già accaduto che alcune nostre scelte dividessero il pubblico e qualcuno ha trovato questa copertina addirittura oltraggiosa e indecente. La cosa mi diverte e mi rende ancor più fiera delle nostre scelte. Riuscire a sconvolgere nel mondo metal di oggi è già un pregio, o almeno io la penso così. A parte queste considerazioni, l’artwork ha una sua storia. Dopo varie congetture preliminari si era pensato che il nostro mondo oscuro dovesse essere rappresentato dal pancione di una suora incinta. La pelle semitrasparente avrebbe rivelato tutto l’orrore di questo mondo. Ma i bozzetti che abbiamo fatto realizzare da alcuni artisti non ci convincevano del tutto, finchè non ci siamo imbattuti in Paolo Perrotta Mazza, artista italo venezuelano sconosciuto ai più. Ci sono piaciuti subito il suo coraggio e la sua attitudine al concept esplicito. Inoltre è una persona molto umile e disponibile e anche questo ha contribuito a convincerci. Così la suora è ora una madre martire mutilata e il pancione è già parto e aborto allo stesso tempo. Nascita e morte unite in Mondoscuro.”
Pensate che possa avere un futuro magari anche a livello live questo progetto?
“(Flegias) Abbiamo fatto solo uno special show in occasione del Metalitalia festival e dell’uscita del CD. Ripetere questa bellissima esperienza sarà difficile se non impossibile. Scambiandoci i ruoli non è facile anche a livello fisico riproporre una data simile e lo stress accumulato è stato tanto. Anche lo sforzo di un promoter sarebbe troppo impegnativo per portare due bands così per un unico concerto. Riproporre ciò che abbiamo creato per quell’evento lo vedo come un’ipotesi più che remota. Stiamo però pensando di proporre qualche estratto nei singoli live delle rispettive bands, quindi non vi resta che venire ai nostri concerti e continuare a supportarci.”