Forever Still – L’Ardore Della Danimarca
Il 18/10/2016, di Angela Volpe.
“Le nostre origini ci caratterizzano, ci rendono unici e inevitabilmente influenzano la musica che si crea. In Danimarca piove e fa freddo, ecco da dove vengono gli elementi più cupi del nostro sound.”
I Forever Still sono una giovane band che ha recentemente firmato con Nuclear Blast, sono capitanati dalla voce femminile di Maja Partsch , che ci ha spiegato innanzitutto il significato del nome che hanno scelto: “Forever Still fa riferimento alla sensazione di essere bloccati in un luogo opprimente e buio, guardando gli altri progredire e vivere le loro vite, temendo di rimanere fermi per sempre. C’è comunque il rovescio della medaglia, la possibilità di trasformare quello stato di immobilità in uno stato di pace e tranquillità.”
Maja e Mikkel Haastrup hanno scritto nel 2013 i brani del primo EP “Breaking Free”, ma il primo full lenght album, “Tied Down” è stato pubblicato nel 2016. “Quando abbiamo iniziato a comporre abbiamo subito capito che sarebbe stato diverso dai precedenti lavori. Volevamo raccontare la storia di una persona afflitta da depressione e ansia, che riesce a ritrovare la speranza e a liberarsi della negatività. Partendo da questa idea abbiamo voluto che i suoni dell’album fossero, diciamo, spezzati, per questo abbiamo scelto di registrare su apparecchiature analogiche.” Il contenuto dei testi trae quindi origine da sentimenti profondi che riguardano anche personalmente i membri del gruppo. I Forever Still hanno investito molto di se stessi in “Tied Down”, come conferma Maja: “Siamo davvero soddisfatti ed entusiasti del percorso che faremo con questo album, è esattamente come volevamo che fosse. Anche se potessi, non cambierei nulla.” Quando si pensa al disco di debutto inevitabilmente viene da chiedersi come si siano svolte le registrazioni, che possono essere molto impegnative specialmente per chi è alle prime armi. “È stata davvero dura! Fortunatamente Mikkel è un tecnico del suono e questo ci ha dato la possibilità di avere il controllo completo del nostro tempo e delle registrazioni. Siamo stati liberi di tornare in studio ogni volta che volevamo modificare qualcosa. La sfida è stata quella di capire quando era pronto per essere pubblicato, ma il bello di essere autonomi è che solo tu puoi decidere quando sei soddisfatto.” Approcciarsi all’ambiente musicale è certamente entusiasmante ma richiede anche molto duro lavoro per potersi distinguere dalle altre band. “La nostra sfida più grande è quella di riuscire a organizzarsi per fare tutto: scrivere, registrare, fare i video, le foto della band e tutto quanto sia necessario per la promozione. Ci sono molte idee che vogliamo realizzare, ma nel frattempo dobbiamo anche lavorare sodo.” I Forever Still sono di origine danese, Maja ci spiega come questo abbia inciso o influenzato la loro arte: “Sono assolutamente convinta che siamo tutti un prodotto del nostro ambiente. Le nostre origini ci caratterizzano, ci rendono unici e influenzano sicuramente la musica che si crea. A volte si può indovinare la provenienza di una band ascoltandone il suono. In Danimarca piove e fa freddo, i giorni sono bui e questo viene rappresentato negli elementi più pesanti e deprimenti del nostro sound. Inoltre, passare molto tempo in ambienti chiusi dà anche l’occasione di rimanere da soli con la propria creatività.” Nonostante questo, i Forever Still non si sentono affatto penalizzati per la loro origine. “L’Europa è un grande mondo quando si tratta di musica e tour, molte band Europee sono divenute celebri nel resto del mondo. L’essenziale è il duro lavoro, la tenacia e scrivere grandi canzoni.” A onor del vero c’è da dire che il genere proposto dai Forever Still è sulla piazza da anni e il loro compito ora è quello di emergere e farsi notare rispetto a chi fa lo stesso genere musicale, magari da molti più anni, ma la cantante non sembra preoccupata di questo: “La nostra musica è il prodotto delle nostre esperienze personali e di come le abbiamo vissute. Quando è questa la fonte di ispirazione sei destinato a fare qualcosa di diverso da tutti gli altri, dal momento che ogni esperienza è unica per ogni individuo. Le band che inseguono l’obiettivo di scrivere una hit anziché fare musica che abbia significato e anima creano prodotti sterili, senza emozioni. Non è quello che noi vogliamo fare. Vogliamo esprimere onestamente le nostre emozioni.”