White Empress – Erased and Rewritten
Il 12/09/2014, di Andrea Vignati.
In contemporanea con il progetto Devilment che vede coinvolto Dani Filth, anche un altro personaggio il cui nome è indissolubilmente legato ai Cradle Of Filth esce con un progetto tutto nuovo. Si tratta del chitarrista Paul Allender, oggi alle prese con i White Empress
Se per Dani Filth i Devilment rimangono uno stuzzicante diversivo dall’attività della sua band principale, per Paul Allender, che dei Cradle Of Filth è stato chitarrista e membro fondatore, dopo aver lasciato la causa dei vampiri britannici creare una nuova band era divenuta una vera esigenza. Un progetto che si è concretizzato con i White Empress, una super band che debutterà il prossimo 29 settembre su Peaceville Records con l’album ‘Rise Of The Empress’. Attorno alla figura di Paul Allender, ruotano nomi di spicco nel panorama metal mondiale, dalla cantante dei Luna Mortis Mary Zimmer al tastierista dei Damnation Angels Will Graney, passando per la bassista dei Coal Chamber Chela Harper, dal chitarrista dei The Awakening Jeremy Kohnmann e dal batterista degli Ugly Kid Joe Zac Morris. E poi ovviamente lei, l’ “Imperatrice Bianca”, figura “mitologica” ma che in seno alla band recita un ruolo di primaria importanza “E’ la figura attorno alla quale ruota tutto il concept della band – spiega Paul Allender – è un’entità superiore, che guida gli eserciti, invade edannienta.E’una regina guerriera che vuole ampliare il suo dominio su tutto il mondo, è un essere immortale, magnifica e letale. Tutto, nell’idea della band, ruota attorno a lei, dalla copertina al concept del disco ai video… E’ una vera potenza che tutto vede e che nessuno può fottere… Anche perchè bisogna entrare nell’ottica che, alla fine, che ci piaccia o no, saranno le donne ad avere il controllo totale sulla Terra…”. Poi un passo indietro e uno sguardo alle ragioni che hanno portato alla nascita di questa nuova band “Ero stufo delle cose che continuavano ad uscire sul mercato discografico, solita merda… solita scena… – spiega – per questo ho iniziato ad avvertire il bisogno di fare qualcosa di diverso, di guardare un po’ più in là…Così circa due anni fa, dopo l’uscita dell’ultimo album dei Cradle Of Filth, ho iniziato a tirare giù un po’ di materiale e i riff che venivano fuori erano maledettamente oscuri, contorti…Roba che mi esaltava, perchè mi rendevo conto che non erano quelle formule ripetute all’infinito nei dischi moderni, è materiale fresco, decisamente originale. Mi sono quindi messo a cercare un cantante e dopo diverse audizioni è arrivata Mary Zimmer, poi è stata la volta di Chela Harper e di Will Graney. E’ stato più complicato trovare il batterista ma fortunatamente anch’esso è arrivato con Zac Morris. Lavorare con loro è stato decisamente stimolante, il nuovo materiale è pura dinamite…pesante, oscuro, fottutamente bello”. Un lavoro esaltante che ha consentito all’ex chitarrista dei Cradle Of Filth di realizzare il suo quadro musicale “Nei White Empress ho potuto mettere tutti gli elementi che più mi entusiasmavano della musica che ho sempre amato – conclude – Mi è sempre piaciuto un determinato tipo di band, in questo progetto ho voluto prendere gli aspetti migliori del loro sound e convogliarli in un unico progetto…Il risultato è musica dura, super groove, che sono certo non deluderà i miei fan”.