Andy Martongelli – Una Spirale Di Emozioni
Il 12/09/2014, di Stefano Giorgianni.
Trentacinque anni e vent’anni di carriera, pochi nel mondo possono vantare tale proporzione. Andrea Martongelli è sicuramente, ed in maniera legittima, uno dei membri appartenenti a questo ristretto circolo di professionisti della musica. Un percorso principiato in adolescenza, con la band che tuttora dirige, gli Arthemis, passando per l’esperienza inglese con i Powerquest, fino ad esprimersi come solista nelle più importanti manifestazioni musicali del globo. L’artista veronese è attualmente una delle figure maggiormente di spicco ed apprezzate del panorama chitarristico internazionale, endorser di alcuni fra i più rilevanti marchi del pianeta, portabandiera del metallo italiano dalle coste atlantiche a quelle pacifiche. Dopo tutti questi anni e successi ottenuti, Andrea ha deciso di suggellare il ventesimo anniversario dall’inizio del lungo cammino metallico con un disco in cui potesse manifestare tutto il suo genio, l’idea di musica che conserva gelosamente nella mente e nel cuore. Metal Hammer si è recato nel Diablo Studio di Legnago (VR) per regalarvi un’anteprima esclusiva del solo-album del chitarrista italiano, in uscita il prossimo Novembre. Una release molto personale, colma di influenze musicali, metal ma non solo, con diversi ospiti di calibro internazionale, una lavorazione studiata nei minimi dettagli e con un tour promozionale già delineato. Ci accoglie il padrone di casa, sorridente ed ospitale come sempre, nel suo regno gremito di strumenti, testate, casse, ma soprattutto di memorabilia inerente a tutti i supereroi fumettistici e cinematografici della storia. Il disco è in fase di ultimazione, manca di qualche piccolo dettaglio, tuttavia, a due mesi dall’uscita ufficiale, l’attesa è già ai massimi livelli, con grande sorpresa di Andrea Martongelli: “Non mi sarei mai aspettato che un mio disco solista potesse causare una tale fibrillazione nell’ambiente musicale, soprattutto fuori dal mondo della sei corde – afferma l’artista- “avrò la possibilità di presentare l’album alla Gran Guardia di Verona (edificio storico situato di fronte all’Arena romana nella centrale Piazza Bra, sede di mostre e convegni internazionali, ndr) “e di compiere un tour, già completamente schedulato, con Marty Friedman, oltre a delle date promozionali con Ola Englund”. Iniziando l’ascolto, l’artista ci spiega come è nata l’idea della release: “”Durante i molti tour con gli Arthemis e le altre band mi è stato chiesto diverse volte un disco solista, partendo dai marchi di endorsement, passando per le riviste specializzate, fino ai miei colleghi. Tuttavia, a causa dei molti impegni con il gruppo non sono mai riuscito a dedicarmici completamente. Il mio pensiero era quello di concepire un album in cui potessi dare il 100%, non il 70 o il 50. Non condivido uscite e video dove si vedono che le note sono un riempimento ad un buco d’idea, nonostante stimi moltissimo o addirittura adori certi stili e chitarristi, bisogna essere al top e mettere tutti se stessi nella musica…” – aggiungendo poi sulla tipologia del disco- “”Ho tentato di creare una release adatta a tutti, non solo ai chitarristi. La musica strumentale è universale, può esser ascoltata senza vincoli, da quindicenni o settantenni. È in aggiunta molto particolare, perché mette il musicista a nudo, a svelarsi come un libro aperto all’ascoltatore, cogliendo l’intimità dell’artista con lo strumento.” Un significato speciale è assegnato pure al titolo: “”‘Spiral Motion’ sta a simboleggiare un movimento a spirale, il vortice evolutivo della vita e in questo caso della musica. Ho iniziato da ragazzino con la musicassetta di ‘Kill ‘Em All’ e si è aperto un mondo che è in continuo cambiamento, in costante trasformazione, come una spirale. All’interno di questa evoluzione sono racchiusi un sacco di generi musicali, mischiati e fusi nella mia idea di musica. Durante il songwriting mi sono lasciato andare, senza riferimenti, scardinando le esclusioni. In mia opinione la musica è come una torta che va mangiata interamente, con ingordigia. Troverete metal, blues, rock, fusion, classica, tutto ciò che mi stimola. Noterete diversi stili, a volte la chitarra sembrerà un violino, altre uno strumento strano che mi è stato magari suggerito da un genere particolare al di fuori di qualsiasi aspettativa. ‘Spiral Motion’ rappresenta me stesso, un invito universale alla musica.” Un disco che scava dunque nell’intimo dell’artista, in un susseguirsi di generi disparati, che la maggior parte delle volte non hanno nulla in comune fra loro, ma con alla base un concetto personificante l’amore verso la Musica di Andrea Martongelli. Molte le guest stars coinvolte: “Da Michael Angelo Batio, Dave Reffett, Alex Stornello, fino a Dave Martone, Corrado Rontani alla batteria, al basso l’australiano Brendan Farrugia e tanti altri…”. Infine ci viene anticipato qualche dettaglio sulla promozione: “Dopo la già citata presentazione alla Gran Guardia di Verona, ci saranno delle date con Marty Friedman che toccheranno gran parte dell’Italia, oltre a molte mie clinics di chitarra, qualche concerto con Ola Englund ed inoltre sto cercando di progettare un tour dove portare l’intero disco in sede live.” L’attesa per ‘Spiral Motion’ è ancora un po’ lunga, ma Metal Hammer non mancherà di aggiornarvi con gustose novità. Restate sintonizzati perché Andrea Martongelli non ha ancora finito di stupire!