Hammerfall – The New (r)Evolution Era
Il 06/09/2014, di Elisa Penati.
Il 2014 è l’anno degli HammerFall? E’ naturale domandarselo, soprattutto dopo l’annuncio che la band aveva fatto di concedersi un anno sabbatico, definito break creativo, giunto alla vigilia del quindicesimo anniversario di una carriera votata all’heavy e coronato dalla pubblicazione di ‘Gates Of Dalhalla’, live dvd registrato nella coreografica cornice dell’anfiteatro svedese di Rattvik. Il 2013 li aveva visti fermarsi a riflettere su otto album che dal 1997 avevano scandito i passaggi fondamentali della loro storia e raccogliere le idee per qualcosa di grande, che avrebbe dovuto sancire l’inizio di una nuova era. E così qualcosa ha pian piano iniziato a prendere forma per poi concretizzarsi in un nuovo disco. E’ Oscar Dronjack, storico chitarrista della band, a raccontare, non senza emozione, come siano trascorsi gli ultimi due anni e lo fa con una piacevole pacatezza ed un concreto entusiasmo. “Festeggiare quindici anni di carriera è stato un traguardo importante, ci ha fatto pensare a tutto ciò che avevamo realizzato, all’affetto dei fan che ci hanno sempre sostenuti permettendoci di andare avanti a fare quello che più di tutti amiamo, suonare. La voglia di fare qualcosa che ricordasse questo particolare momento era comune e la registrazione del dvd è stata una scelta naturale, perchè crediamo che nulla più di un live possa catturare il ricordo di questo compleanno condiviso con chi ci supporta e come noi ama la musica.” Chiudere con un grande concerto un periodo e concedersi un momento di stop è stata, secondo Oscar, “La scelta migliore che potessimo fare. In quell’anno abbiamo ripreso in mano tutto il nostro materiale, riscoprendo anche quello che, per varie ragioni, avevamo accantonato. Ci siamo concentrati sul nostro sound senza pensieri ed in questa atmosfera le idee hanno iniziato a nascere”. Alla fine del 2013 gli HammerFall sono tornati in studio e nei mesi il nuovo disco ha preso corpo. Una forma che guarda fortemente al passato, in particolare al 1997 ed al suo ‘Glory To The Brave’, album che ha sbattuto in faccia alla band un successo che andava ben al di là di qualsiasi aspettativa. “Tornare alle origini è stato un passo importante, tutti noi concordavamo che il nuovo disco avrebbe dovuto riprendere quelle sonorità e rivisitarle in chiave moderna, mettendo così in gioco il nostro bagaglio musicale e l’esperienza maturata in quindici anni. Non posso dire che il nuovo album sia stato un qualcosa di estremamente ragionato, nè tanto meno che sia stato scritto di getto. Piuttosto credo che abbiamo intrapreso un percorso comune che dalle radici ci ha portato al presente permettendoci di essere innovativi ma fedeli a noi stessi”. Questa riflessione di Oscar si concretizza in un titolo che offre una duplice lettura. ‘(r)Evolution’. “L’idea” spiega Oscar “Mi è stata suggerita dal titolo di un film, il seguito de ‘Il Pianeta delle Scimmie’, che in Svezia è stato presentato come ‘Apornas Planet: (r)Evolution’. La scelta grafica mi ha colpito ed ho voluto riprenderla per avere due parole importanti fuse insieme. Revolution ha un senso generale, lo si può intendere come la rivoluzione che il metal ha portato con sè, attirando chi ne ha saputo cogliere i valori e le idee. Evolution invece è riferito agli HammerFall, all’evoluzione che il nostro sound ha subito. All’evoluzione generale se ne aggiunge una particolare, quella del nuovo disco che, riprendendo il passato, ha voluto evolvere la sua essenza in undici brani”. Il ritorno al passato è l’elemento cardine del nuovo album: sonorità che guardano all’epicità di ‘Glory To The Brave’, cover art affidato nuovamente ad Andreas Marschall, artista che ha curato la grafica delle prime tre copertine ed il ritorno di Fredrick Nordstorm, che aveva già lavorato nei primi due album, come produttore. “Non avremmo mai fatto ‘(r)Evolution’ senza Fredrick” precisa Oscar “Gli HammerFall non sarebbero tornati alle origini senza il suo contributo che ha aggiunto alla produzione quell’energia e quella potenza tanto care ai primi due dischi e che in quest’ultimo esplodono traccia dopo traccia. All’ottimo lavoro di Fredrick si è aggiunto anche quello che James Michael ha fatto con Joacim per la registrazione delle linee vocali”. Joacim Cans è infatti tornato negli Stati Uniti come per il precedente ‘Infected’ per lavorare con un musicista con il quale “Ha creato un ottimo feeling. Tra tutte, la voce è la parte più delicata e noi volevamo che quella di Joacim potesse essere valorizzata in tutte le sue particolarità e, visto l’ottimo lavoro svolto da James e la sintonia che si era creata la decisione è stata semplice. Personalmente ritengo che James sia stato impeccabile e lo stesso Joacim è soddisfatto”. Anticipato dal singolo ‘Bushido’ ritenuto dagli HammerFall uno dei migliori brani mai scritti dalla band, ‘(r)Evolution’ fa il suo ingresso sulla scena il 29 agosto. Tra queste due date però c’è stato un altro importante appuntamento che ha portato gli HammerFall sul palco del Wacken, nell’edizione del suo venticinquesimo anniversario. “Essere presenti in una data così importante è per noi un onore. Ricordo la nostra prima volta su quel palco: era il 1997 ed avevamo appena esordito con ‘Glory To The Brave’. Non sapevamo cosa aspettarci, ma poi, dopo aver iniziato a suonare l’affetto del pubblico ci ha riempiti di energia ed è stata una delle esperienze più belle che abbiamo vissuto. Credo che ognuno di noi si porterà sempre nel cuore quel concerto!”. L’estate 2014 è dunque un momento intenso per gli Hammerfall che ritornano sulla scena pronti ad inaugurare un altro capitolo della propria storia: un album nuovo e tanta voglia di heavy metal. Come saranno i prossimi quindici anni della band? “Proprio non lo posso immaginare” risponde Oscar “Quello che è certo è che le soddisfazioni sono già state tante ed ognuno di noi è grato per tutto quello che insieme abbiamo potuto realizzare. Il futuro ce lo prendiamo come arriva, il presente sarà sicuramente ‘(r)Evolution’!”.