DragonForce – Are You Ready For The Power Of ‘Maximum Overload’?
Il 14/08/2014, di Elisa Penati.
L’estate 2014 porterà una buona dose di power in stile DragonForce che, in agosto, presenteranno il loro sesto album al quale seguirà un tour nel quale presenteranno ufficialmente il nuovo acquisto nella line up della band inglese.
Era il 1999 ed in Inghilterra una nuova band faceva il suo ingresso nel panorama metal del tempo.
Il tratto distintivo che la caratterizzava era semplice: prendere gli stilemi del power, farli propri ed aggiungere quanta più possibile velocità alle ritmiche.
Fu così che nacquero i DragonForce, che negli anni, album dopo album, attirarono masse di fan sempre più numerose che, apprezzando il mix perfetto tra aperture melodiche e estrema velocità ritmica, iniziarono a riconoscerli come fautori di quello che la stessa band ha definito extreme power metal.
Sono passati quindici anni dal quel lontano 1999 ed il 2014 vede arrivare la sesta release della band dei due chitarristi Herman Lee e Sam Totman che in un afoso martedì di inizio giugno arrivano a Milano per incontrare, insieme alla recentissima new entry Gee Anzalone, i fan italiani in un meet & greet esclusivo, organizzato presso Bode Music Gear.
L’atmosfera è rilassata e nonostante la stanchezza che si intravede appena nelle occhiaie, dovuta numerosi viaggi che li hanno portati in pochi giorni tra Inghilterra, Svezia ed Italia, i tre musicisti hanno voglia di raccontare. Sì, perchè ormai i lavori per ‘Maximum Overload’ sono terminati e non manca che aspettarne l’uscia ufficiale, fissata il prossimo 18 agosto.
“‘Maximum Overload’ è il nostro sesto album e siamo assolutamenti soddisfatti del lavoro fatto!” è Sam Totman a rompere il ghiaccio e a presentare con entusiasmo il nuovo lavoro.
“”E’ un disco innovativo che però rimane fortemente fedele allo stile dei DragonForce. L’obbiettivo non era intraprendere una strada diversa, quanto continuare sul percorso che avevamo inziato con il precedente ‘The Power Within’, disco che ha segnato l’esordio di Marc come singer dopo la dipartita di ZP Threat. Tutti noi siamo convinti che chi apprezza le sonorità dei DragonForce non resterà indifferente davanti a questo nuovo album, perchè ritroverà tutto il nostro sound in dieci brani nei quali abbiamo cercato di inserire soluzioni innovative sempre però in pieno stile DragonForce.”
Lo della band è ben chiaro fin dal primo istante in cui si prende tra le mani il CD che presenta un titolo ed un artwork che vanno dritti al punto, come spiega Herman Lee: “”‘Maximum Overload’ descrive due aspetti diversi: da una parte è la sintesi perfetta che presenta la vera essenza della musica contenuta in questo album, un uragano sonoro che colpisce l’ascoltatore come un ciclone disumano. Dall’altra indica invece la mole di informazioni dalla quale ogni giorno siamo costantemente bombardati attraverso le nuove tecnologie che scambiano miriadi di dati in nanosecondi. L’immagine che abbiamo scelto descrive benissimo il processo a cui il nostro cervello è sottoposto, un maximum overload… che non sempre è un sovraccarico positivo… o almeno, quando si tratta di musica positivo lo è certamente!”.
Rimanendo sul discorso musicale Sam interviene precisando: “”Questo album non è un concept. Gli argomenti affrontati sono diversi. Come per i dischi precedenti, anche per questo abbiamo seguito il medesimo percorso creativo: prima ci siamo concetrati sulla musica, quindi abbiamo lavorato alla stesura di ogni strumento e poi, quando il pezzo era pronto, sentendolo suonare ci siamo fatti ispirare per il testo. Il ritmo, la velocità, le aperture melodiche, sono tutti elementi che concorrono in maniera diversa ma ugualmente importante a suggerire l’argomento e le parole. Quello che ci piace è che si crea un feeling perfetto tra note e parole. Faccio un esempio, ‘The Sun Is Dead’ è un brano che parla della fine del mondo, se si tolgono le parole e si ascolta solo la melodia, ci si rende conto che evoca realmente una sensazione di catastrofe e devastazione. Insomma, come sempre abbiamo lasciato libera la fantasia!” Sam ed Herman si scambiano un’occhiata complice, perchè i retroscena di ‘Maximum Overload’ sono ancora nemrosi e quindi il raccondo procede.
“”Una delle maggiori novità” continua Herman “E’ stata che, a differenza dei precedenti album, nei quali era Sam a scrivere le prime idee e poi portarle a noi, in questo abbiamo lavorato insieme come una vera squadra. Ognuno di noi ha messo sul tavolo le idee e queste poi si sono fuse perfettamente in musica. Il costante confronto è stato l’elemento chiave che più di ogni altro ha contribuito a rendere questo disco un buon lavoro. Lo si può capire da come suona: ognuno di noi è in perfetta sintonia con la sua parte e con quellla degli altri.”
La conversazione prosegue mentre Sam ed Herman ripercorrono le tappe fondamentali di ‘Maximum Overload’ ed il discorso giunge alla collaborazione con Jens Bogren, produttore svedese che tra le numerose collaborazioni vanta nomi come Opeth, Kreator, Amon Amarth e Devin Townsend, con il quale i DragonForce hanno lavorato per le registrazioni e la produzione.
“”Il nome di Jens era già stato fatto nel 2008 per il mixaggio di ‘Ultra Beatdown’, ma poi non si è concluso nulla. Questa volta invece, fin da subito eravamo dell’idea che per la produzione dell’album servisse un cambiamento ed il suo nome è stato fatto subito. Lavorare con Jens è stato assolutamente positivo, si è lasciato ispirare dalla nostra musica ed anche con lui il confronto è stato costante ed utile per raggiungere il risultato che ci eravamo prefissati. E’ un grandissimo professionista, con le idee molto chiare e spesso gli scambi di opinione ci hanno portati a trovare soluzioni alle quali non avevamo inizialmente pensato ma che ogni volta si rivelavano perfette. Ascoltando ‘Maximum Overload’ ci si accorge che il sound è più moderno e la produzione decisamente più prog.”
Il nome di Jens Bogren non è il solo tra gli special thanks del disco. Accanto al suo c’è quello di Mat Haefy, frontman dei Trivium, che compare come guest nel brano ‘Defenders’ “”Conosciamo Mat da molto tempo” racconta Sam, “Lo abbiamo incontrato la prima volta nel 2006 e poi nel 2012 quando eravamo in tour negli Stati uniti con i Trivium. La scelta di averlo come ospite è stata un passaggio naturale, nel senso che è successo esattamente quello che accade normalmente durante la stesura di un brano: abbiamo scritto la musica, poi è arrivato il testo ed alla fine abbiamo pensato che per questo brano poteva essere una buona idea avere uno special guest. La scelta non è stata difficile, cercavamo una persona che avesse le sue caratteristiche vocali ed uno stile molto versatile che si adattasse perfettamente al brano. Il suo nome è stato il primo ed unico. La scelta, a nostro parere, è stata quella giusta, siamo estremamente soddisfatti del risultato finale di Defenders.”
Registrare in Svezia con Jen Bogren, Mat Haefy come special guest ed infine scorrendo le tracce si giunge a ‘Ring Of Fire’ noto pezzo di Johnny Cash che i DragonForce presentano come cover in chiusura dell’album.
Quando si tocca l’argomento Herman ride ed esclama: “”Con ‘Ring Of Fire’ abbiamo semplicemente dimostrato che quanto abbiamo detto in passato non significa nulla!”
Alla fragorosa risata si aggiunge anche Sam Totman, che però prontamente precisa: “”E’ vero, non abbiamo mai amato le cover, piuttosto preferivamo inserire bonus track, ritenedo che fosse una cosa decisamente più originale. Il fatto però è che non c’è nulla di assoluto ed è lecito cambiare idea: lo dimostra la decisione di inserire questa cover, il brano di Johnny Cash alla fine si presta perfettamente per la chiusura dell’album. Lo abbiamo quindi rifatto secondo lo stile DragonForce ed alla fine tutti noi eravamo convinti che questa fosse la perfetta chiusura!”.
I due anni trascorsi tra ‘The Power Within’ e ‘Maximum Overload’ sono stati intesi ed hanno portato, oltre al nuovo album, anche un importante cambio nella line up. Dave Mackintosh, batterista della band dal 2004, ha infatti annunciato, in accordo con i compagni, il suo addio dietro alle pelli della band inglese. Al suo posto i DragonForce hanno assoldato il torinese Gee Anzalone, che poco prima delle ultime battute in chiusura all’intervista si unisce a Sam ed Herman proprio metre il discorso verte sul suo arrivo in line up.
“”Non ci sono stati problemi di nessun tipo con Dave” precisano i due chitarristi “Semplicemnte ha deciso che era giunto il momento di abbandonare questo genere per dedicarsi a quello che realmente voleva suonare. La separazione è avvenuta in perfetta armonia, anche perchè crediamo che sia normale e lecito modificare i propri gusti nel tempo. Auguriamo a Dave tutto il meglio perchè è un grande musicista oltre che amico e con noi è stato estremamente corretto. La sua decisione è stata ragionata e con noi ha portato a termine ogni impegno preso, permettendoci anche di trovare nei tempi giusti il nuovo batterista che esordirà nel tour di promozione del disco.”
La presentazione è quindi ufficiale e Gee ci tiene a precisare: “”Sono estremamente felice di poter far parte di questa band, è un piacere poter condividere questa nuova avventura con persone che stimo professionalmente ed umanamente, perchè con i DragonForce posso dire di sentirmi in famiglia!”.
L’atmosfera che si respira dunque è piena di energia e sia Sam che Herman, che Gee sembrano contare i minuti che li separano dal 18 agosto quando finalmente uscirà il disco, desiderosi di vedere quali saranno le reazioni dei fan che incontreranno nel loro tour che partirà in settembre proprio dall’Inghilterra.
“”Siamo Contenti, carichi e scoppiamo dalla voglia di suonare, quindi che dire ancora, i DragonForce ci sono!!!”
Così Sam saluta e non resta dunque che aspettare che l’estate faccia il suo corso e porti con sè quel Maximum Overload di power che i DragonForce hanno preparato.