Ravenscry – The Attraction Of Opposites release party
Il 25/05/2014, di Fabio Magliano.
Milano, Route 66. E’ questa la sede designata per tenere a battesimo ‘The Attraction of Opposites’, la nuova fatica discografica dei lombardi Ravenscry uscito lo scorso 27 maggio per la Revalve Records. Una buona occasione per ammirare anche dal vivo la band capitanata dalla bella Giulia Stefani e per testare live i nuovi brani, nati sulle basi di un suggestivo metal melodico dalle forti tinte gothic ma impreziosito spesso e volentieri da influenze sonore forse rischiose ma sicuramente efficaci. Metal Hammer era presente a questa première ed ha avuto modo di approfondire il nuovo lavoro con il gruppo al gran completo. “E’ sempre difficile per noi giudicare il nostro stesso operato – spiegano i cinque componenti del gruppo visibilmente soddisfatti al termine dello show- ma se dobbiamo rintracciare delle differenze sostanziali tra ‘The Attraction of Opposites’ e il nostro primo album possiamo sicuramente affermare che questo disco è più viscerale, più incentrato sul concetto degli opposti. Inoltre, se già in ‘One Way Out’ avevamo seguito tutta la produzione direttamente, con questo nuovo lavoro abbiamo voluto spingerci oltre aprendo il nostro studio e registrando lì tutte le tracce dell’album”. Un album che, appena uscito, è subito stato in grado di riscuotere critiche più che positive e scomodare alcuni paragoni importanti, su tutti quelli con Lacuna Coil ed Evanescence, accostamenti pesanti che paiono però non infastidire i membri del combo lombardo “Come potremmo essere infastiditi dall’essere paragonati a produzioni simili? – affermano – Essere anche solo citati di fianco a nomi del genere ci riempie di soddisfazione, anche se a nostro avviso l’accostamento inizia e finisce con la presenza di una cantante donna; il bello della musica però è che l’ascoltatore sente quello che vuole, è una cosa fantastica e ci piace sempre molto ascoltare ciò che la gente pensa della nostra musica”. Il sound dei Ravenscry, a differenza di quello dei due illustri colleghi, si muove sui binari della sperimentazione, senza paura di azzardare soluzioni sonore inusuali ora al limite del jazz, ora con echi puramente swing “Ci divertiamo tantissimo a sperimentare – continuano – al momento di scrivere nuovi brani si parte da un’idea del singolo per poi improvvisare tutti insieme e vedere dove si arriva. Senza ombra di dubbio è la parte più “vera” dell’essere in un gruppo musicale, suonare qualcosa di completamente sconosciuto e scoprire dove l’insieme ti porta. Le scelte ragionate le lasciamo a tutto ciò che non è prettamente musicale, nella nostra musica non vogliamo porci alcun limite, se ci viene in mente qualcosa di assurdo dobbiamo per forza trovare il modo di farlo, perché ci piace”. Una sperimentazione che, fondendosi con soluzioni melodiche decisamente efficaci, contribuisce a rendere ancor più marcato quel concetto di “opposti che si attraggono” sul quale verte tutto il lavoro “Tutti gli elementi che compongono questo disco sono opposti tra loro – spiegano i membri della band – non abbiamo lasciato fuori nulla, i suoni, i concetti, la tracklist, tutto è incentrato sul concetto di opposto/dualità. Tutto quello che ci sembra totalmente contrapposto, in realtà fa parte di un insieme che coesiste in completa armonia e crea stabilità. Questo aspetto della vita ci affascina e si può rilevare pressoché ovunque nel nostro album. Basti pensare a due brani contrapposti come ‘Alive’ e ‘Noir Desire’, nel primo si parla di una donna che subisce violenze, mentre nel secondo addirittura si parla di un assassino seriale di donne”. Il prossimo passo, sarà la promozione di ‘The Attraction of Opposites’ anche in sede live “Al momento stiamo cercando di organizzare un tour europeo con delle band dalla visibilità maggiore – concludono i musicisti – siamo in piena trattativa e se ci seguirete sui nostri social network ufficiali avrete la possibilità di essere costantemente aggiornati su tutte le nostre attività, sia live che non”