Iron Maiden – From Here To Eternity
Il 12/02/2008, di Fabio Magliano.
La “Maiden Mania” dilaga. La pubblicazione su DVD del leggendario ‘Live After Death’ è stata premiata in tutto il mondo da primi posti nelle chart ufficiali, il Capitano Bruce Dickinson sta pilotando il suo aereo con la band a bordo in ogni angolo del Globo , accolto ovunque da fan in delirio e numeri da record. Ovvero quei numeri fatti registrare dal ‘Somewhere Back In Time’ il tour mondiale che porterà i Bruce Dickinson & Co. ad esibirsi nei prossimi sei mesi davanti ad oltre un milione e mezzo di fan. Fabio Magliano e Enrico De Paola hanno fatto il punto della situazione…
Ed alla fine un’altra tacca, forse la più importante, è stata posta in questa insolita cavalcata a ritroso nel tempo, inaugurata anni addietro dagli inossidabili Iron Maiden che, non paghi dei risultati eccellenti costantemente riscossi dai lavori inediti via via partoriti, hanno intrapreso parallelamente un’azione racchiusa sotto la pittoresca denominazione “The Early Years Project” che porterà il fan a rivivere, su disco ma soprattutto dal vivo, gli anni d’oro della “Vergine di Ferro”. In attesa che la loro esibizione al prossimo Gods Of Metal faccia rivivere ai metalhead più e meno giovani i fasti degli anni Ottanta, con tanto di scenografia egizia direttamente dal “Powerslave Tour”, ecco finalmente a disposizione di tutti gli afecionados della band britannica l’ormai leggendario ‘Live After Death’ ripubblicato su DVD con l’aggiunta, rispetto alla precedente versione uscita su VHS nel 1985, di diverso materiale extra che ci consentirà di avere una fotografia più che dettagliata di una band all’epoca nel pieno del suo “periodo d’oro”. “L’idea di ripubblicare questo lavoro ci è venuta al momento di pianificare tutto il progetto ‘Early Years’ – ha spiegato Bruce Dickinson illustrando la gestazione di questa operazione – ma, se devo essere sincero, nessuno di noi si sarebbe aspettato alla fine di realizzare un lavoro così valido. Quella di ripubblicare vecchi lavori in un momento così delicato della nostra carriera non è stata una decisione semplice, perché quando si ha un disco relativamente fresco appena pubblicato si corre il rischio di andare a sovrapporre le due cose e che le ristampe offuschino l’album di inediti. Fortunatamente ‘A Matter Of Life And Death’ è stato accolto talmente bene da pubblico e critica che ci ha consentito di poter realizzare i nostri progetti in tutta tranquillità”. L’esigenza di riportare alla luce un capitolo importante della storia degli Iron Maiden, poi, va ricercata nella difficile reperibilità del VHS originale, condizione questa che, unita alle sconfinate possibilità oggi offerte dal DVD anche in fatto di inserimento di materiale extra, ha fatto sì che finalmente le sempre maggiori richieste da parte dei fan potessero venire soddisfatte. “Il video originale di ‘Live After Death’ non è stato reperibile per molto tempo, quindi è un bene che siamo riusciti ad ovviare il problema – puntualizza il manager storico della band, Rod Smallwood – Fu uno dei primi concerti filmati interamente dall’avvento delle videocassette e anche degli album dal vivo, che fu registrato in una serata diversa dal film. E’ stato considerato per molto tempo uno dei primi album metal dal vivo e ha venduto milioni di copie da allora. I fan ci hanno pregato di fare questo DVD per così tanto tempo, ma volevamo aspettare finchè fossimo stati in grado di ricreare l’intero tour di accompagnamento e di renderlo parte di una serie di DVD che stiamo mettendo insieme sulla storia della band. E naturalmente ci stiamo assicurando di riuscire a dare ai fan tutto quello che riusciamo a trovare di quel periodo!” Un periodo di incredibile successo per Steve Harris e soci, battezzato dalla pubblicazione di ‘Powerslave’ e suggellato dal ‘World Slavery Tour’, un monumentale tour mondiale passato alla storia come uno dei più imponenti e sfarzosi mai realizzati da una metal band. Per dodici mesi il gruppo toccherà ogni angolo del globo totalizzando alla fine 193 date ripartite in 21 Nazioni tra le quali anche Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria e Jugoslavia (esperienza questa immortalata nel video ‘Behind The Iron Curtain’, documentario dell’esperienza dei Maiden oltre il Muro all’apice della Guerra Fredda, prontamente ripreso come bonus material in questa nuova versione di ‘Live After Death’), il Brasile in occasione del mitico Rock In Rio ’85 davanti a 300.000 persone in delirio (anche l’intero set di quel memorabile evento è entrato a far parte del nuovo DVD) ma soprattutto America e Canada (112 concerti sono stati contati solo in quest’area), esperienza questa culminata con le quattro serate sold-out alla Long Beach Arena in California dalle quali verrà poi tratto ‘Live After Death’. “’Live After Death’ è stato il culmine di un periodo dorato per noi – precisa Dickinson – iniziato con la pubblicazione di ‘Powerslave’ e proseguito con un incredibile tour in ogni angolo del mondo: 12 mesi on the road che ci hanno segnati profondamente, tanto che ogni giorno dovevamo pizzicarci per realizzare che ‘Sì, è tutto vero!’”. Una condizione queste che paradossalmente torna immutata oggi, ad oltre vent’anni di distanza. I Maiden sono infatti una delle poche band che ha saputo attraversare generazioni di metalhead, ha saputo incassare le sconfitte, rialzarsi e ripartire, presentandosi oggi ad un nuovo, entusiasmante tour mondiale sull’onda di concerti in arene rigorosamente sold-out e nuovi dischi in vetta alle chart di tutto il mondo. “E’ fantastico quello che stiamo vivendo – prosegue l’ “Air Raid Siren” – perché paradossalmente solo ora stiamo realizzando ciò che abbiamo fatto nel corso della nostra carriera. Quando abbiamo pubblicato per la prima volta ‘Live After Death’ volevamo porre un sigillo ben definito a quella che era la nostra storia sino a quel momento, dopo tutto il ‘The World Slavery Tour’ si era appena concluso ed aveva portato gli Iron Maiden ad un livello inimmaginabile. Solo una cosa ci sfuggiva all’epoca: noi non avevamo una storia. Io allora avevo registrato solo tre album con la band, i Maiden due di più, ma quello non era nulla. La storia è oggi, perché solo adesso possiamo davvero voltarci indietro e tirare giù le somme di ciò che è stato e di ciò che abbiamo fatto. E mai come oggi un lavoro come ‘Live After Death’ acquista in significato”. Un messaggio, questo, che i fan paiono aver recepito molto bene, visto che a pochi giorni dalla sua pubblicazione ‘Live After Death’ si è issato al primo posto nelle classifiche di Italia, Australia, Gran Bretagna, Francia, Svezia, Spagna, Nuova Zelanda, Danimarca, Finlandia e Germania, al numero 2 in Portogallo, Norvegia e Irlanda e al numero 3 in USA e Canada. Una marcia trionfale che va di pari passo con gli strabilianti dati fatti registrare dal ‘Somewhere Back In Time’ il tour mondiale iniziato a Mumbai, in India, il 1 febbraio scorso, e che porterà i Bruce Dickinson & Co. ad esibirsi nei prossimi sei mesi davanti ad oltre un milione e mezzo di fan (N.B i Maiden stanno girando il globo su un Boeing 757 pilotato dallo stesso Dickinson, alla faccia del fai da te!), contagiati da quella che i media di tutto il mondo hanno prontamente definito una vera e propria “Maiden Mania”. Con buona pace di chi è ancora convinto che l’heavy metal sia un genere in via d’estinzione…