Ken Mary, pubblicato ‘The Neil Peart Experiment’
Il 23/12/2024, di Andrea Lami.
“I batteristi sono una razza strana. Marciano al loro ritmo. Ho lavorato con molti batteristi; alcuni si sono rilassati, mentre altri hanno guidato la band come un camionista impazzito per la benzedrina. Ken Mary poteva essere qualsiasi cosa volessi. È uno dei musicisti più versatili con cui abbia mai lavorato. In studio o nell’arena, Ken è la scelta migliore, un futuro candidato alla Hall of Fame dei batteristi!”. Alice Cooper
Il batterista Ken Mary ha lavorato come session player e live player con una lista di artisti che comincia a sembrare un who’s who del metal e del rock, tra cui icone come Flotsam and Jetsam, Accept, Alice Cooper, House of Lords, Bonfire, Impelliterri, Don Dokken e Fifth Angel, solo per citarne alcuni.
Ora Ken ha rivelato un nuovo progetto, intitolato ‘The Neil Peart Experiment’. Chiunque conosca Ken è consapevole della sua venerazione per le capacità compositive di Neil Peart, così come della sua affermazione che gli piacerebbe duplicare il drumming di Peart, almeno in senso tecnico, in un brano dei Rush. Ebbene, uno degli amici batteristi di Ken lo ha sfidato a fare proprio questo. In qualità di esperto musicista di sessione, Ken poteva rimuovere la traccia di batteria di Neil Peart da un brano dei Rush e sostituire le parti di Neil quasi nota per nota? Quanto poteva avvicinarsi alle registrazioni originali in termini di suono e performance? Ma ecco le regole aggiuntive che l’amico gli ha dato: Ken doveva registrare le canzoni in un unico passaggio, senza editing o campionamenti, né aggiustamenti di alcun tipo. E ricordate che le canzoni originali non erano registrate su una traccia click, quindi il tempo a volte andava alla deriva.
L’amico di Ken gli chiedeva essenzialmente di rimuovere le “fondamenta della casa” e di sostituirle, dato che tutte le altre tracce (voce, basso, chitarra e tastiere) erano state registrate dopo la batteria. Non è stato affatto un compito facile, ma essendo Ken Mary un batterista versatile, talentuoso ed esperto, ha superato questa sfida a pieni voti! Guardate la straordinaria performance di Ken Mary in ‘The Neil Peart Experiment’ e decidete voi stessi se questo è “il tributo definitivo a Neil”.
Ken commenta: “Questo esperimento è stato più difficile di quanto immaginassi. Ho dovuto imparare i fills e i grooves esattamente come Neil li suonava nelle registrazioni originali, dato che li ha cambiati leggermente nel corso degli anni. Ho dovuto provare le canzoni in modo che sembrassero naturali, e sapere dove la band si impennava o si ritirava a volte, in modo da potermi agganciare alle chitarre e al basso esistenti. E non hanno usato una click track! Se qualcun altro vuole provare questo esperimento, lo faccia pure, lol. Ma ricordate le regole! Ho il mio video GoPro e l’audio per dimostrare che tutto questo è stato fatto in un unico passaggio, senza modifiche o miglioramenti. Spero che Neil sarebbe stato contento di questo “esperimento” e del fatto che un altro artista si sia sforzato di registrare queste canzoni e di ottenerle nel modo più preciso possibile, usando i metodi originali da lui utilizzati. Forse il regalo più grande che ho ricevuto in tutto questo processo è stata la sensazione di avvicinarmi un po’ di più a Neil Peart come artista, e di rubare un breve scorcio al momento di queste registrazioni”.
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