Dragunov, i dettagli del nuovo album
Il 26/09/2024, di Andrea Lami.
Dal 2013, nato da una forte simbiosi tra il chitarrista Sébastien e il batterista Tristan, il duo post-metal di Nantes Dragunov si è distinto per un approccio coinvolgente alle proprie composizioni. L’estetica e le atmosfere sono realizzate con sottile intelligenza. Prendendo il nome dal famoso fucile di precisione, i Dragunov hanno dato vita a oscuri e violenti paesaggi sonori strumentali ispirati all’era sovietica. I musicisti rivelano le loro influenze, come Mantar, Russian Circles, Cult Of Luna e Triptykon, fondendo elementi massicci e oscuri, catturando le tensioni emotive. L’esperienza è potente e inquietante.
Il progetto ha pubblicato l’EP “637” nel 2015, rapidamente seguito dall’album di debutto ‘Korolev’ nel 2017 (autoprodotto), un testamento alla conquista dello spazio da parte dell’URSS. Nel 2020, il loro secondo lavoro ‘Arkhipov’ si concentra sul passato marittimo sovietico. È stato registrato e mixato da Raphaël Bovey (Gojira, Dirge, Monkey3). All’inizio del 2023, con il singolo ‘Dunes Of Fear’, i Dragunov hanno partecipato all’EP collaborativo “Synergies” pubblicato dalla band post-hardcore Nord su Klonosphère.
Mascherati sul palco, il duo ha condiviso il palco con Brutus, Ufomammut, Mutoid Man e Psychonaut.
Il loro nuovo album, ‘Vepr’, uscirà in vinile, CD e digitale il 6 dicembre.
Costruito come un tributo alla storia dell’Ucraina, il disco non solo esplora l’orrore della guerra e delle esazioni violente, ma porta anche e soprattutto un messaggio di speranza, evidenziando la Resistenza e la lotta del popolo per la libertà. ‘Vepr’ è stato prodotto da Benoît Roux “Xort” degli Anorexia Nervosa (anche Alcest, Sylvaine…) e registrato nel Drudenhaus Studio di Nantes, in Francia. L’album include un potente featuring con Stefan de Graef, frontman della band belga Psychonau, in “The Great Hour”. Un album che cattura con i suoi paesaggi sonori brutali, oscuri e talvolta industriali.
Tracklist:
1. Makhno
2. Holodomor
3. The Great Hour (feat. Stefan De Graef)
4. Bialowieza
5. Orange (feat. Vincent Barbaud)
6. 2402 – clip out 03/10
7. Alligator
Lineup:
Tristan Monein: batteria
Sébastien Pineau: chitarra