Feldspar, fuori il video singolo ‘18 Karat’
Il 31/07/2024, di Andrea Lami.
Come annunciato nelle ultime settimane, i Feldspar, nuova hardcore band romana in cui, tra gli altri, militano ex e attuali membri di Growing Concern e Undertakers, pubblicheranno il debut album ‘Old City New Ruins’ il 30 settembre 2024 su Time To Kill Records.
’18 Karat‘ è un pezzo energico che gioca sugli stereotipi del successo, l’effimera ricerca di esso e le deviazioni legate alla ricerca di visibilità e approvazione personale, ricercata dieci, cento volte al giorno. Quello che vediamo fare spesso sui social, e non solo: progettare la propria vita come una fiaba e presentarla nell’arena pubblica per valutare quanto consenso sociale riceviamo.
La canzone non manca di ironia, come sottolineato dal frontman Riccardo Zamurri: “Vogliamo criticare coloro che ricorrono a filtri infiniti, sia metaforicamente che letteralmente, i filtri delle piattaforme social che impongono standard irraggiungibili, realtà fantasiose e successo. Quanta miseria umana c’è in tutto questo? Ma allo stesso tempo, quanta commedia involontaria produce?”.
Musicalmente, , ’18 Karat’ è un tributo moderno a un certo stile di hardcore punk. È diretta, orecchiabile, comunitaria, veloce e tagliente, con un ritornello che non lascia scampo: “he’s a ticking time-bomb, tik-tok tik-tok”.
‘Old City New Ruins‘ si riferisce nel titolo a Roma, la città dove è basata la band. Si raccontano le macerie contemporanee della capitale ma è soltanto un pretesto per esporre le complessità del vivere quotidiano che è comune alle società occidentali e alle sue grandi città in primis.
Il disco si sviluppa episodio dopo episodio come esigenza per raccontare rabbie e frustrazioni ma anche gli antidoti ad essi, Non mancano riferimenti sociali così come riflessioni intime e persino indagini recondite sulle psicosi degli ultimi e gli abbandonati. Racconta la forza del collettivo, espressa musicalmente da una coralità che è nel midollo della band.
“Old City New Ruins’ è un disco hardcore sui generis, ispirato sia dalle correnti emergenti del genere – come Comeback kid, Turnstile, Trapped Under Ice – sia dalla tradizione heavy europea e nord-europea – Kvelertak, Turbonegro – fino a arrivare al pantheon delle influenze dei Feldspar: Nirvana, Motorhead, Gorilla Biscuits, Slayer e tutto quello che è passato nel mezzo.
L’album è fatto di undici pezzi: episodi più bellicosi si alternano a momenti catartici, esplosioni di energia si accompagnano a slogan senza tempo, brani per la festa e brani per la guerra, momenti per ragionare e altri per denunciare. Tutto questo si mescola nei dieci pezzi che precedono la strumentale che dà il titolo all’album, che è anche l’ultimo del disco, una sorta di ballad ‘Carpenteriana’ che è la colonna sonora per visualizzare le meravigliose e inquietanti rovine di cui i Feldspar parlano.
Tracklist:
1. What Makes Us Stay?
2. Cobblestones
3. Dead Friends Still Alive
4. 18 Karat
5. Your Resistance Is Not Only Futile But Also Pathetic
6. The Jester’s Revolt
7. Scalp Is An Ashtray
8. All Quiet (Huff And Puff)
9. Beach Bums Of Santa
10. God Is Fired
11. Old City New Ruins
Line-up:
Riccardo Zamurri – Vocals
Anna Pasolini – Vocals
Stefano Casanica – Guitar
Andrew Mecoli – Guitar
Manlio Massimetti – Bass
Luca Micheli – Drums
Online:
FELDSPAR
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Time To Kill Records
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