Gojira, accusati di satanismo per la performance alle Olimpiadi di Parigi 2024
Il 30/07/2024, di Melissa Ghezzo.
Joseph Duplantier dei francesi Gojira ha difeso la sua band dalle accuse di “perpetuare il satanismo” con la loro esibizione alla cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di venerdì sera (26 luglio).
I Gojira hanno eseguito a sorpresa ‘Ah! Ça Ira’, una canzone popolare durante la Rivoluzione francese, insieme alla cantante lirica Marina Viotti e ad alcune figure decapitate che rappresentavano la regina Maria Antonietta uccisa.
Ma l’esibizione infuocata ha fatto arrabbiare alcuni cristiani online, che l’hanno subito bollata come “satanica”. Anche il controverso social media influencer Andrew Tate ha accusato l’Occidente di “adorare il diavolo”
Pubblicando una clip dell’esibizione dei Gojira, Tate ha scritto: “I satanisti controllano l’occidente e vi mostrano che adorano il diavolo. Non è una teoria della cospirazione. Ve lo mostrano letteralmente. Siete ciechi?”.
In una nuova intervista Duplantier ha risposto alle critiche di Tate, secondo cui la performance dei Gojira sarebbe stata “satanica”: “Non è niente di tutto questo. È storia francese. È il fascino francese, sai, persone decapitate, vino rosso e sangue dappertutto – è romantico, è normale. Non c’è nulla di satanico. [Ride] “La Francia è un Paese che ha operato una separazione tra Stato e religione durante la rivoluzione. Ed è una cosa molto importante, molto cara alle fondamenta della Francia repubblicana. Noi la chiamiamo “laïcité”. È quando lo Stato non è più religioso, quindi è libero in termini di espressione e simbolismo. Si tratta di storia e di fatti. Non guardiamo troppo da vicino al simbolismo in termini di religione”.
Riguardo a chi ha scelto la canzone ‘Ah! Ça Ira’ per i Gojira, Joseph ha detto: “Non siamo stati affatto noi. È stato il team di giovani, compositori e designer a decidere l’intero tema. Eravamo all’oscuro dell’intera cerimonia; eravamo concentrati solo su quella foto e su quel momento di Maria Antonietta. Non sapevamo come sarebbe stato l’aspetto o come si sarebbe inserito in un’intera performance. Non sapevo che ci sarebbero state Lady Gaga o Celine Dion. Eravamo nella fiducia del Comitato Olimpico e non potevamo dire ai nostri collaboratori che avremmo fatto questa cosa. Non sapevamo assolutamente cosa sarebbe successo. Ci siamo confrontati con il compositore della cerimonia olimpica, Victor le Masne. Ci ha dato un tempo e una linea guida. E poi abbiamo fatto le nostre cose”.