Darkness Is My Canvas, rilasciato il nuovo video ‘Day Zero’

Il 26/07/2024, di .

Darkness Is My Canvas, rilasciato il nuovo video ‘Day Zero’

Il prog rock finlandese Darkness Is My Canvas pubblicherà il suo album di debutto ‘The End Of Times’ nell’ottobre 2024 su Rockshots Records. ‘Day Zero’, l’ultimo singolo estratto dall’album, rivela un nuovo lato della band. Pur conservando tutti gli elementi familiari dei brani precedenti, la band ha spinto la propria creatività melodica al limite, dando vita alla magica ‘Day Zero’. Questa canzone è il settimo capitolo (e settimo brano) dell’album e rappresenta il momento in cui un percorso finisce e si deve prendere la decisione di iniziarne uno nuovo. ‘Day Zero’ parla di ricominciare da capo, da zero.

“Non lo definirei un concept album perché questo universo esiste già dal nostro ultimo EP. Abbiamo raccontato storie dalla prospettiva degli stessi personaggi nelle uscite precedenti”, dice Pete Erkintalo, responsabile della storia e dei testi di Darkness Is My Canvas. “Penso che ‘Day Zero’ sia una canzone bellissima e ricca di sfumature, che permette agli ascoltatori di sentirla dalla propria prospettiva”, continua Pete. Il testo della canzone era in serbo da tempo, parte di altre storie ancora da raccontare”.

La struttura, la voce e le melodie della canzone sono nate in una sera, quando il chitarrista Panu e il cantante Pete erano stanchi di modificare gli arrangiamenti di un’altra canzone. “A volte queste cose nascono così facilmente. Una sera stavamo solo giocherellando con le chitarre e le idee vocali sul divano dello studio, ed è scattata la molla. Poche ore dopo avevamo una canzone quasi finita, con arrangiamenti, melodie e voce praticamente fatti. A volte Pete ha troppe variazioni vocali, ma questa volta l’ho lasciato cantare e me lo sono goduto dalla sala di controllo, pensando: “Sì, è così””, racconta Panu. “Naturalmente, abbiamo realizzato diverse versioni nel nostro stile caratteristico per trovare l’arrangiamento giusto, e abbiamo continuato a modificare i bilanciamenti, i suoni e la finitura generale fino alla fine. Le melodie di chitarra sono arrivate subito dopo la traccia di basso, utilizzando il metodo “direct från hattan”. Solo la sezione dispari nel mezzo della canzone ha avuto bisogno di un po’ di tempo in più. “Mi è venuto in mente per caso un riff di basso in tempo 15/16 e non abbiamo avuto altra scelta che costruirci intorno un assolo. Abbiamo anche provato a fare un assolo di batteria in stile Simon Phillips con il nostro batterista Juza (come la fine di ‘Party In Simon’s Pants’ di Steve Lukather), ma alla fine abbiamo optato per un assolo di chitarra. Probabilmente ne ho suonato circa 50 versioni, lottando con l’indicazione del tempo, ma la versione finale è venuta fuori senza sforzo in una sola ripresa. Il pubblico ha apprezzato molto la canzone dal vivo, ed è divertente da suonare”.

La canzone segue lo stile caratteristico di Darkness Is My Canvas, caratterizzato da melodie forti, storie verosimili e arrangiamenti eccellenti che risuonano con gli ascoltatori. Gli arrangiamenti atmosferici della chitarra di Panu completano la potente performance vocale di Pete, raccontando la storia insieme. Verranno pubblicate altre due versioni del brano: una con un artista indie emergente e un’altra come montaggio radiofonico ridotto.

Tracklist:
1. Wash
2. Rejected
3. Bleed
4. Ink In The Water
5. The Maze
6. The End of Times
7. Day Zero
8. Subliminal
9. These Times
10. Skin & Bones

Line-up:
Pete – Lead Vocals
Panu – Guitars
Fellu – Bass
Guitar Juza – Drums

 

Online:
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