Derelict, pubblica il playthrough vocale di ‘Infinite Dread Vocal Playthrough’
Il 24/07/2024, di Andrea Lami.
Tornati dopo 12 anni di pausa con il loro attesissimo album ‘Versus Entropy’, pubblicato lo scorso giugno, i Derelict di Montreal, Canada, condividono l’ultima interpretazione vocale del frontman Eric Burnet per il brano ‘Infinite Dread’
Burnet commenta il brano: “Infinite Dread parla di come i social media, il ciclo delle notizie e gli algoritmi abbiano preso il sopravvento e monetizzato i nostri tempi di attenzione, creando enormi profitti per le aziende del settore tecnologico e dei media, e un terrore infinito per tutti gli altri. Ho incluso un piccolo accenno a Glen Benton dei Deicide all’inizio del playthrough perché mentre mi preparavo a registrarlo, nei media metal c’era un filmato in cui Glen diceva essenzialmente, in un’intervista, che i musicisti non sembravano più molto metal e indossavano occhiali e cappelli con la montatura nera. Ho pensato che fosse divertente, perché è quello che indosso nella vita di tutti i giorni, ma ho pensato che sarebbe stato altrettanto divertente promuovere una canzone che parla delle stronzate e del caos dei social media commentando un commento casuale fatto da qualcuno in un video, come se fosse importante. Amo Glen, è una mia grande influenza vocale e ho pensato che probabilmente avrebbe capito la battuta. Spero davvero che gli piaccia il mio cappello”.
L’ultimo album dei Derelict, ‘Versus Entropy’, è una testimonianza della sinergia tra Burnet e il chitarrista Max Lussier. Ogni canzone dell’album è uno sforzo congiunto, con il contributo del bassista Sébastien Pittet e del batterista Tommy McKinnon che aggiungono strati di complessità e profondità.
Questo full-length, che si sviluppa in due capitoli distinti, è stato a lungo atteso: le prime quattro canzoni possono essere considerate una pura evoluzione di quanto fatto in ‘Perpetuation’ del 2012. Il disco è poi separato da un pezzo strumentale, ‘Attunement’, che offre una pausa e un ponte verso le ultime quattro tracce che presentano probabilmente le canzoni più brutali, meridionali, thrash e prog death vecchia scuola mai scritte dalla band.
Dal punto di vista dei testi, l’album affronta temi sia globali che personali, dal cambiamento climatico all’ingiustizia sociale, fino all’esplorazione introspettiva dell’identità e delle emozioni. ‘Versus Entropy’ è stato prodotto da Burnet e Lussier, mixato e masterizzato da JF Dagenais (Kataklysm) e l’artwork dell’album è stato realizzato da Cate Francis.
Burnet aggiunge a proposito dell’album: “I fan esistenti dei Derelict riconosceranno subito che siamo noi. Suoniamo un death metal tecnico con molta melodia e voci più intelligibili (per il death metal). Detto questo, con questo album ci siamo permessi di sperimentare ed esplorare. “Perpetuation”, del 2012, era un album a tutto vapore. Non c’era un solo passaggio pulito. Pur essendo molto orgogliosi di quell’album, non volevamo rifarlo. Volevamo un album che colpisse duro, respirasse e finisse prima di essere sopraffatto. Siamo stati fortemente influenzati dalla struttura dell’album “Colored Sands” dei Gorguts, dove hanno inserito un lungo pezzo strumentale come quinta traccia di un album di nove canzoni. Abbiamo deciso di fare qualcosa di simile e con “Attunement” abbiamo scritto la nostra prima canzone strumentale proggy a gruppo completo. Serve come ponte tra le due metà dell’album. Le prime quattro canzoni assomigliano probabilmente ai Derelict che la gente conosce meglio, ma anche all’interno di questi ci sono più dinamiche e variazioni. Dopo Attunement, la seconda metà sperimenta ancora di più. Dans Les Dents è la prima canzone di Max alla voce principale ed è probabilmente la nostra canzone più brutale fino ad oggi. Spectrum sfida le convenzioni con un suono più bluesy/southern metal, ma il testo parla di celebrare le differenze all’interno della mascolinità facendo spazio a tutti i tipi di identità. La canzone Derelict è molto thrashy e anche molto smielata. È un’ode alla storia della band e non mi sono trattenuto sul testo smielato e sentimentale. Infine, The Escapist, anch’essa cantata da Max, è molto old school e progressive. Si sentono sicuramente le influenze dei Death e degli Atheist di Max”.
Tracklist:
1. Versus Entropy – (4:32)
2. Infinite Dread – (4:23)
3. Terminal – (4:02)
4. Workhorse – (3:00)
5. Attunement – (5:05)
6. Dans les Dents – (2:23)
7. Spectrum – (3:59)
8. Derelict – (4:11)
9. The Escapist – (4:15)
Album Length 35:50
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