A.M.E.N., firmano per My Kingdom Music

Il 23/07/2024, di .

A.M.E.N., firmano per My Kingdom Music

Gli A.M.E.N. hanno firmato un contratto discografico con My Kingdom Music per quello che potremmo definire il nuovo corso della band. La creatura che sta per essere partorita si chiama ‘Argento’ ed uscirà il prossimo 22 Novembre e si preannuncia come un lavoro estremamente intimo, avanguardistico e slegato dagli schemi classici del sentire moderno.
Vittorio Sabelli (Dawn Of A Dark Age, Notturno, Incantvm) ed Erba Del Diavolo de Il Ponte Del Diavolo, cuori, menti ed anime della band, hanno impresso una svolta stilistica al progetto davvero incredibile creando un’opera col cuore rivolto al passato, che muove tra musica classica e Jazz, ma che va ad esplorare Blues, Dark, Doom e contaminazioni musicali che si sviluppano in ambiti ‘noir’ e psicologici.

Queste le parole di Vittorio che ci permettono di entrare nelle viscere di ‘Argento’ e del suo progetto: “Il secondo capitolo A.M.E.N. nasce e si evolve da un preludio di J.S. Bach, un preludio di Re minore, che questa volta non sconfina negli ambiti Grindcore, Brutal Death Metal e Free Jazz che avevano caratterizzato ‘The Book of Lies – Liber I’, ma va a scoprire meandri molto più intimi, introspettivi e primordiali dell’animo umano.
I vari episodi dell’album rendono omaggio al ‘Re’ dell’horror italiano, ovvero Dario Argento, in quanto i cinque brani che lo compongono sono ispirati ad altrettanti film del regista italiano”.

Quello che stiamo per presentarvi si preannuncia come un unicum nel panorama musicale attuale, un album capace di passare da partiture tipicamente Jazz e Blues, a momenti di puro Dark Doom nello stile dei primi Ulver, il tutto con la voce di Erba Del Diavolo che fa da protagonista, decantando e regalando melodie con un’interpretazione che muove dalle grandi cantanti jazz del passato per ancorarsi al presente col suo timbro e le sue sfumature uniche.

Aspettatevi quindi un album che sembra registrato in un fumoso club Jazz di New Orleans e che vi mostra che quando la musica estrema incontra la musica cosiddetta “colta” il risultato è inaspettatamente sublime.